GRANDI, Giovanni Girolamo (Gian Girolamo, Girolamo)
Michele Di Monte
Figlio del lapicida vicentino Giammatteo e di Eva Brunello, nacque a Padova, dove il padre si era trasferito da qualche anno, nel [...] sua bottega, se non proprio alla sua mano, vengono generalmente attribuiti vari oggetti - campanelli da tavolo, secchielli, picchiotti, mortai, placchette per legature - prodotti per l'entourage del cardinale Cles e oggi conservati in larga parte al ...
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Vedi TERRA SIGILLATA dell'anno: 1966 - 1973
TERRA SIGILLATA
H. Comfort
Il termine "terra sigillata", che non risale ad alcuna fonte antica, viene usato da molti archeologi per indicare una varietà di [...] e coppe, in grande varietà ed evoluzione di sagome; appaiono a volte anche brocche e calamai, nella produzione seriore anche mortai e, molto raramente, lucerne.
Alcune di queste forme sono di regola lisce, o al massimo decorate con piccole palmette ...
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Il Rinascimento. Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Paolo Galluzzi
Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Nell'immagine convenzionale del Rinascimento [...] studi di armi e di strumenti di offesa, in parte derivati da Valturio ("farò bombarde ‒ aveva scritto al Moro ‒ mortai e passavolanti di bellissime e utili forme fora del comune uso"). Tali studi risultano interessanti per lo sforzo d'incrementare il ...
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BEARZI, Bruno
Eve Borsook
Figlio di Giuseppe e di Teresa Cirio, nacque a Palmanova in provincia di Udine il 19 nov. 1894.
Dopo aver compiuto gli studi superiori al Convitto nazionale di Belluno (istituto [...] pp. 45-56; Ferri battuti e bronzi, in Civiltà delle arti minori in Toscana, Firenze 1973, pp. 161-168; Tecnologia del bronzo, in Antichi mortai da farmacia, a cura di G. Lise, Milano 1975, pp. 67-80; La tecnica della scultura nel Vasari, in Il Vasari ...
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DE MARIA
Francesca Lodi
Famiglia di fonditori di campane attivi nel Vicentino tra XVII e la prima metà del XIX secolo. Solo di alcuni rappresentanti della famiglia è possibile individuare e fissare [...] . Morì a Vicenza nel 1854.
A completare il quadro dell'opera dei fonditori vicentini, va ricordato che essi produssero anche mortai da farmacia. Un bell'esemplare è conservato in una collezione privata di Vicenza e proviene dalla farmacia Pizzati di ...
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ARTUQIDI
M. Bernardini
Dinastia turcomanna che governò, tra la fine del sec. 11° e gli inizi del 15°, il Diyār Bakr, regione corrispondente al bacino superiore del Tigri; dalla metà del sec. 13° il [...] con teste di uomini e di draghi (Erginsöy, 1980, p. 211; Anadolu Medeniyetleri, 1983, p. 68, nr. D 125). Numerosi mortai artuqidi, prodotti tra il sec. 12° e il 13°, formano un gruppo omogeneo: tra questi, tre esemplari conservati a Istanbul (Türk ve ...
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MADRID
A. Franco Mata
(arabo Majrīṭ)
Città capitale della Spagna e capoluogo della provincia omonima, nella regione della Castiglia Nuova, M. sorge sulla meseta alle pendici meridionali della Sierra [...] di Manises, come vasi, piatti e bracieri; oggetti figurati in bronzo dei secc. 13°-14°, come candelieri, acquamanili di Dinant, mortai e piccoli bracieri di Granada. Una superba lampada da moschea in vetro smaltato, eseguita nel 1300 ca. al Cairo ...
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Almoravidi
G. Ventrone Vassallo
Intorno alla metà del sec. 11°, un capo dei Ṣanhāja, nomadi berberi del Sahara, detti anche Mulaththamūn dal lithām, il velo che copriva i loro volti, dopo aver approfondito [...] 'Iran orientale, gli acquamanili ornitomorfi, come è evidente negli esempi di Parigi (Louvre) e di Cagliari (Pinacoteca Naz.), i mortai cilindrici ad alette e infine alcune lucerne dal corpo globulare su alto piede con canale sporgente e squadrato e ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] tipi di bagnomaria, distillatori anche a diversi piani per la distillazione in contemporanea di liquidi diversi, mortai, crogioli, sublimatori, anche molto sofisticati, dispositivi complessi per la purificazione di sostanze fusibili. L'arrivo dell ...
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LAMPADA e LAMPADARIO
M. Bernardini
Il termine l. indica tutti i manufatti - a uno o più lumi - destinati alla diffusione di luce artificiale; il loro raggruppamento costituisce il lampadario.Per il [...] quella di una lucerna - la cui tipologia è ampiamente diffusa dall'Iran all'Egitto e che sono stati anche identificati quali mortai per cosmetici (Melikian-Chirvani, 1982, p. 51, nr. 13, n. 1; Allan, 1982, p. 37) - possano essere confusi con delle l ...
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obice
òbice s. m. [dal ted. Haubitze, che è dal boemo houfnice «fionda»]. – 1. a. ant. Pezzo d’artiglieria alquanto grosso e corto (calibro medio 165 mm, lunghezza della canna fra 3 e 6 calibri), montato su affusto a ruota come i cannoni,...
retrocarica
retrocàrica s. f. [comp. di retro- e carica]. – Modo di caricamento delle armi da fuoco (armi a retrocarica) consistente nell’introduzione del proietto e della carica dalla parte posteriore (culatta) anziché dalla parte anteriore...