BIDERI (Bidera), Giovanni Emanuele
Sisto Sallusti
Di origine albanese, nacque a Palazzo Adriano (Palermo) il 4 ott. 1784 da umili genitori. Nel 1799 fu inviato in seminario, a Palermo, donde fuggì, [...] ,e del teatro, in due volumi, che precedette di quattro anni le Lezioni di declamazione ed arte teatrale di A. Morrocchesi; come queste, essa risulta improntata ad un freddo decoro neoclassico: V. Monti, e soprattutto V. Alfieri, vi sono considerati ...
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MORELLI, Alamanno
Teresa Megale
MORELLI, Alamanno. – Nacque a Brescia il 12 giugno 1812 da Antonio e da Adelaide Salsilli, coppia di attori veneziani specializzata nel teatro goldoniano.
Attore egli [...] 1850 risale lo sperimentale e personalissimo Amleto, portato in scena nella traduzione di Carlo Rusconi. Dopo quello di Antonio Morrocchesi del 1791, l’Amleto di Morelli può considerarsi una sorta di ‘incunabolo’ recitativo, al quale fecero seguito ...
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teatro
Giovanni Antonucci
La fortuna dell'opera dantesca e dello stesso personaggio di D. in teatro è fenomeno tipicamente ottocentesco, generato dalla più ampia riscoperta dei valori morali e civili [...] e inseriti nelle più improbabili situazioni. Altrettanto caotico e romanzesco è il Dante in Ravenna di Antonio Morrocchesi (Firenze 1822), celebre attore tragico e maestro di declamazione, dramma che, secondo Cesare Levi, " si salva soltanto ...
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Nell'antichità greco-romana. - Gli attori del teatro greco non furono mai in numero superiore a tre. L'introduzione del primo attore viene dalla tradizione attribuita a Tespi: con questa introduzione il [...] in Francia al Talma, in Germania alla scuola di Weimar diretta da Goethe, in Italia all'alfieriano Morrocchesi: sebbene contemporaneamente infierisse la moda francese dei melodrammi avventurosi, farraginosi e assurdi, ma che offrivano pretesti ...
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