Attore e capocomico (San Casciano in Val di Pesa 1768 - Firenze 1838). Grande interprete di Alfieri, predilesse una recitazione nobile, un po' troppo magniloquente. Insegnante d'arte scenica all'Accademia di belle arti di Firenze, pubblicò le celebri Lezioni di declamazione d'arte drammatica (1832). Autore di commedie e di un saggio su Napoleone, lasciò anche un voluminoso libro di ricordi (Vittorio ...
Leggi Tutto
Attrice (Firenze 1801 - ivi 1854). Studiò all'Accademia di belle arti di Firenze con A. Morrocchesi e, quindicenne, entrò nella compagnia Zannoni e Pinotti a Palermo, dove conobbe Ferdinando Pelzet (n. [...] Firenze 1791 - m. 1885), che sposò. Prima attrice a Roma nella compagnia Vestri e Belli-Blanes, nel 1818 con la Compagnia naz. toscana e in seguito in numerose compagnie primarie. L'aspetto imperioso, ...
Leggi Tutto
SIGNORINI PELZET, Maddalena
Francesca Brancaleoni
– Nacque a Firenze il 21 febbraio 1801 da Gaetano Signorini, beccaio, e da Porzia Piccardi.
Dodicenne entrò nella scuola di declamazione di Antonio [...] Morrocchesi, presso l’Accademia di belle arti di Firenze, e venne formata alla recitazione in linea con i criteri neoclassici di nobiltà e misura divulgati dal maestro.
All’età di quindici anni, appena terminata l’Accademia, esordì come prima attrice ...
Leggi Tutto
Attore e capocomico (Rifredi, Firenze, 1751 - Firenze 1832); dapprima orologiaio, recitò poi (1776) nella compagnia di G. Frilli, indi in quella di P. Andolfati a Napoli; tornato in patria, dal 1791 fu [...] di una compagnia che recitava al teatro di Borgognissanti; pur rappresentando anche tragedie (fu socio nel 1798 di A. Morrocchesi), fu specialmente noto come attore comico e come autore di una ventina di commediole, di soggetto tratto da novelle e ...
Leggi Tutto
SANTONI, Carolina
Alberto Manzi
Attrice, nata a Livorno nel 1808, morta a Madrid nel febbraio del 1878. Dotata di una buona voce di soprano, si provò sulla scena lirica. Ma le sue attitudini drammatiche, [...] anche dal Guerrazzi, ebbero il sopravvento. La S. frequentò a Firenze nell'Accademia delle belle arti la scuola del Morrocchesi. Scritturata a vent'anni come prima attrice assoluta da Zocchi, ebbe subito successo. Dopo un triennio passò con Lipparini ...
Leggi Tutto
Famiglia di attori dei secc. 18º-19º. Domenico (1681-1746 circa) recitò le parti di innamorato, con il nome di Odoardo, nel 1735 nella compagnia del granduca di Toscana; dei suoi figli, Tommaso fu un apprezzato [...] , moglie di F. Arisi, fu con il marito nelle compagnie di F. Paganini, G. Pellandi (1797-98) e A. Morrocchesi (1802); Giuseppe, caratterista nelle compagnie di F. Menichelli (1796-97), L. Perotti (1807), F. Toffoloni (1821), Gaetana Goldoni (1825 ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Diretto interlocutore del drammaturgo è da sempre l’attore. Definitosi come figura [...] dalle scene nel 1811 per ricoprire la cattedra di declamazione presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, Morrocchesi si accinge a riformare il pensiero teatrale italiano sforzandosi di fornire agli attori una cultura degna della poesia alfieriana ...
Leggi Tutto
Capocomico e attore nato a Torino nel 1771, presumibilmente da una famiglia di comici, perché il fratello, Giovanni, fu quasi sempre in compagnia con lui, l'altro fratello Paolo fu capocomico e gli elenchi [...] manuale: Primi erudimenti dell'arte drammatica, che risente dell'arte ansimante di quel periodo, benché si stacchi assai dalla plastica del Morrocchesi.
Cognata e discepola del B. fu Anna Maria Bazzi, anch'essa rinomata attrice, di rara versatilità. ...
Leggi Tutto
MARCHIONNI, Carlotta
Alessandra Favino
Nacque a Pescia, presso Lucca, il 14 giugno 1796 da Angelo e da Elisabetta Baldesi.
Il padre Angelo, nato a Firenze intorno alla metà del Settecento in una famiglia [...] Ferri, per la quale negli ultimi anni del secolo recitò, in Oreste, in Virginia e nel Saul al fianco di A. Morrocchesi. Nel 1807 ricoprì il ruolo di "madre nobile" nella compagnia Pani, iniziando probabilmente da allora a trasmettere quello di prima ...
Leggi Tutto
Il grammelot è un linguaggio scenico che non si fonda sull’articolazione in parole, ma riproduce alcune proprietà del sistema fonetico di una determinata lingua o varietà, come l’intonazione, il ritmo, [...] una mano insieme a un’espressione cupa, protendendo l’altra per allontanare ciò che si teme, significa «orrore» (Morrocchesi 1832: tav. IX). Inoltre, il complesso mimico-gestuale realizzato dall’attore può comunicare al pubblico quale sia la lingua ...
Leggi Tutto