WILLIRAM
Vittorio Santoli
Ecclesiastico tedesco. Discendente da illustre famiglia francone, entrò nel 1020 nel monastero di Fulda, diresse la scuola conventuale di S. Michele a Bamberga, divenne nel [...] 1048 abate del modesto convento di Ebersberg nella Baviera superiore, dove morì nel 1085.
Il suo nome è affidato alla traduzione e al commento del Canti dei Cantici (1065 circa). L'opera è ordinata come un trittico: a lato della versione della ...
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AURIEMMA, Tommaso
Alberto Merola
Nacque a Napoli nel 1614. Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1632 e insegnò alcuni anni lettere e teologia morale; si dedicò poi alla predicazione che svolse specialmente [...] tra i contadini e la plebe napoletana. Morì a Napoli il 26 nov. 1671.
Lasciò alcune opere agiografiche, ascetiche e morali che ebbero grande fortuna, fornirono spunti e suggestioni anche a s. Alfonso M. de Liguori e furono varie volte ristampate: ...
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(ebr. Ăḥazyāh[ū], gr. ᾿Οχοζ[ε]ίας) Re di Giuda. Figlio di Ioram, governò sotto l’influenza della madre Atalia (842 a.C.) e perseguì una politica paganeggiante. Alleato del re d’Israele Ioram nella guerra [...] contro Damasco, fu ferito da Iehu e morì a Megiddo. ...
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Arcivescovo di Milano (m. Legnano 1263); capeggiando la nobiltà milanese, tentò (1256) d'imporsi alla parte popolare; ma questa, guidata da Martino della Torre, ebbe il sopravvento, nonostante l'appoggio [...] di Varese a L., che, coi nobili cacciati, si rifugiò a Legnano, dove morì. ...
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Abate di Farfa (inizî sec. 10º); dubbia è la notizia del Chronicon Farfense, secondo la quale egli sarebbe stato nipote del re Ugo di Provenza. Energico e abile, seppe dare al suo monastero una grande [...] potenza economica e farne un notevole centro culturale. Morì (936) avvelenato da Campone, nobile reatino, educato nel monastero e smanioso di impadronirsi delle ricchezze di Farfa. ...
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Appartenenti all’Ordine della Beata Maria Vergine della Mercede per il riscatto degli schiavi, fondato nel 1218 a Barcellona da s. Pietro Nolasco con l’aiuto di Giacomo I re d’Aragona allo scopo di liberare [...] i prigionieri cristiani caduti in potere dei Mori. L’ordine ha anche vari rami femminili. ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] (per il biografo il ruolo di chierico di Camera sarebbe poi risultato vacante per la morte, nel 1645, di Labia, che morì in realtà nel 1649). Non solo lo scambio di ufficio dovette avvenire dopo una trattativa privata solo legittimata da Innocenzo X ...
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DEL PO, Pietro
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Palermo probabilmente nel 1616 da Francesco Iacopo e Francesca lo Po (Prota Giurleo, 1955, p.259); fu pittore e incisore. Nel 1637, nella parrocchia [...] Novelli, Palermo 1940, tav. LXVII).
Questa data esclude un ipotetico alunnato presso il Domenichino a Napoli visto che questi morì nel 1641, né esiste alcuna documentazione su un suo viaggio a Napoli prima di tale data (Prosperi Valenti Rodinò, 1981 ...
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(lat. Tages) Fanciullo d’origine divina (in alcune fonti detto figlio del Genio e nipote di Giove) che, secondo una tarda tradizione latina, balzato su dal solco tracciato da un contadino nell’agro di [...] Tarquinia, insegnò agli Etruschi l’arte divinatoria; scomparve (o morì) nello stesso giorno. I suoi insegnamenti, raccolti da Tarconte, costituirono il nucleo dei libri etruschi sulla divinazione (libri tagetici o haruspicini). ...
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GENGA SERMATTEI, Gabriele della
Carlo M. Fiorentino
Nacque ad Assisi il 4 dic. 1801 dal conte Filippo della Genga, fratello di Annibale, il futuro Leone XII, e dalla marchesa Marianna Confidati Sermattei. [...] e il 13 ottobre 1860 segretario dei Brevi. Fu, inoltre, protettore dei conventuali (14 sett. 1852) e dei cappuccini (7 dic. 1860).
Morì a Roma il 10 febbr. 1861 in seguito a un violento attacco di apoplessia. Il papa in persona assistette ai suoi ...
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dulce et decorum est pro patria mori
(lat. «è dolce e bello morire per la patria»). – Noto verso delle Odi di Orazio (III, 2, 13), spesso citato per risvegliare l’amor di patria o per esaltare il sacrificio di chi per la patria ha dato la...