ATTENDOLO, Giovan Battista
Claudio Mutini
Nacque da famiglia nobile a Capua intorno al 1536.
Il padre, Ambrosio, fu ingegnere militare e svolse in patria un'intensa e proficua attività dal 1546 al 1570; [...] della madre, Vittoria, si sa soltanto che morì nel 1561 lasciando, oltre l'A., altri due figli: Gaspare e Prisco. Cultori di poesia e letterati d'una certa ambizione, entrambi collaborarono alla maggiore fortuna dei fratero, il primo curando l' ...
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CAPOZZI, Francesco
Stefano Giornetti
Nato a Lugo (Ravenna) il 4 ott. 1812 da Lorenzo e da Lucrezia Gaiani, fin dall'adolescenza mostrò inclinazione e interesse per la poesia, studiando e imitando le [...] prime cariche civili, e a stabilirsi a Firenze con la figlia primogenita per curarne l'educazione e per trovare un po' di pace.
Morì nella città natale il 9 agosto del 1886.
Iniziò l'attività letteraria con Inno a Dio, di genere epico, in terza rima ...
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Re (m. 43 d. C.) dei Catuvellauni, in Britannia: estese il suo dominio sui Trinovanti e trasferì la capitale da Verulamio a Camulodunum (Colchester). Dapprima amico di Roma, capeggiò poi una rivolta contro [...] cui l'imperatore Claudio inviò una spedizione comandata da Aulo Plauzio, ma morì prima che Plauzio sbarcasse in Britannia.
Alla sua figura è liberamente ispirato il lavoro teatrale Cymbeline, King of Britain (1609-10; Cimbellino) di W. Shakespeare. ...
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Poeta francese (Montpellier 1745 - Parigi 1794). Autore di versi elegiaci e didascalici, è noto soprattutto per l'ambizioso poema in 12 canti Les mois (1778), il cui insuccesso compromise la sua carriera [...] letteraria. Di idee illuministe, accolse con favore la rivoluzione ma, rimasto fedele alla monarchia, morì sulla ghigliottina. ...
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GIANELLI, Giulio
Carlo D'Alessio
Nacque a Torino il 7 ott. 1879 da Pietro, ingegnere, e da Gennarina Bauducco. Due anni dopo il padre emigrò per ragioni di lavoro in Argentina, dove presto scomparve [...] brevissima tregua, perché il 18 maggio fu costretto a un nuovo ricovero per una delicata operazione renale che non ebbe successo.
Morì a Roma il 27 giugno 1914.
Fonti e Bibl.: G. Gianelli, Poesie, a cura di O. Castellino, Torino 1934 (contiene, pp ...
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Poeta arabo preislamico (m. Angora 550 circa), della tribù dei Kinda. Condusse una vita avventurosa (da cui il soprannome di "re errante"), cercando invano di recuperare il regno che i suoi avi avevano [...] fondato nel Naǵd e di vendicare l'uccisione di suo padre, Ḥugr; morì di ritorno dalla corte bizantina. È considerato il fondatore della poesia classica, qasida; il suo diwān, tra cui è la celeberrima Mu῾allaqa con la descrizione del destriero, ...
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FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figlio di Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] . Si sa che in occasione della peste scoppiata nell'estate del 1427 si rifugiò con tutta la famiglia del Foscari a Murano, dove Giovanni morì per il contagio. A metà del 1429 il F. lasciò Venezia e si recò a Pavia, dove incontrò il Panormita, che gli ...
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Pseudonimo dello scrittore tedesco Kurt Bartel (Garnsdorf, presso Chemnitz, 1914 - Francoforte sul Meno 1967). Emigrato per motivi politici dal 1933 al 1946, si stabilì poi nella Repubblica Democratica [...] Tedesca, ove, pur in parziale opposizione alla linea ufficiale della politica culturale, fu uno degli scrittori più influenti. Morì nel corso di un giro di conferenze. Ha lasciato drammi e composizioni poetiche: Gedicht vom Menschen (1949); Gedichte ...
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(gr. Πανδίων) Re attico, quinto della serie mitica, figlio di Erittonio e di Prassitea, padre di due maschi, Eretteo e Bute, e di due femmine, Procne e Filomela; per avere aiuti nella lotta contro i Tebani [...] di Labdaco, diede Procne in moglie al re tracio Tereo; morì poi di dolore per le sciagure delle sue figlie (➔ Filomela).
Il pronipote, anch’egli di nome Pandione, figlio di Cecrope II, fu l’ottavo re attico della serie mitica. Sotto il suo regno ...
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Poeta lettone (Cēsis, Vidzeme, 1867 - Liepa 1892), collaboratore del giornale Jaunā strāva ("Corrente nuova"), traduttore di Orazio e autore di versi rivoluzionarî che circolarono manoscritti fino al 1900, [...] quando furono stampati per la prima volta a Londra. Spirito pieno di contraddizioni, pessimista ed epicureo, dalla salute minata (morì di tubercolosi), V. eccelse nella poesia lirica, influenzando le generazioni di poeti successivi. ...
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dulce et decorum est pro patria mori
(lat. «è dolce e bello morire per la patria»). – Noto verso delle Odi di Orazio (III, 2, 13), spesso citato per risvegliare l’amor di patria o per esaltare il sacrificio di chi per la patria ha dato la...