BONIFACIO, Dragonetto
Claudio Mutini
Nacque nei primissimi anni del sec. XVI da Roberto e da Lucrezia Cicara, primogenito di altri quattro figli, tra cui era Giovanni Bernardino, il celebre scrittore [...] quella in volgare in cui si distinse, fra i rimatori napoletani, per un buon numero di sonetti, canzoni e madrigali. Morì giovanissimo, forse nel 1526. L'indicazione è fornita da A. Terminio (Apologia dei tre seggi illustri di Napoli, Venezia 1581 ...
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Plauto
Marco Cipriani
Il principe romano della risata
Vissuto tra il 3° e il 2° secolo a.C., il commediografo Plauto è uno dei primi e più importanti autori della letteratura latina. Egli prese a modello [...] : nacque a Sarsina in Umbria, probabilmente prima del 250 a.C. e iniziò la carriera teatrale come attore a Roma, dove morì nel 184 a.C. Scrisse numerose commedie e divenne ben presto l’autore più apprezzato dal pubblico romano.
Per comporre le sue ...
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DE NOBILI, Giulio
Flavio De Bernardinis
Nacque a Firenze il 30 apr. 1537 da Antonio Maria d'Alessandro, di famiglia patrizia, che ricoprì importanti incarichi al servizio dei Medici, e da Ludovica di [...] in onore di Cosimo I. Dopo la morte del padre, fece parte del Senato dei quarantotto e condusse vita pubblica degna e stimata. Morì a Firenze il 28 marzo 1612.
Dei figli, Ottavia venne a mancargli il 22 ag. 1581, un'altra sposò Piero di Gio. Maria ...
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ANGELINI-ROTA, Antonio
Piero Pieri
Nato a Canepina (Viterbo) il 26 genn. 1809, entrò a sedici anni nel noviziato della Compagnia di Gesù a Roma.
Compiuti gli studi letterari e filosofici, divenne rapidamente [...] nuovo ordinamento dell'istituto divenuto Università Gregoriana; dal 1853, per circa un decennio, vi insegnò anche sacra liturgia.
Morì a Roma il 12 ott. 1892.
Le sue Lezioni di eloquenza sacra, pubblicate postume (Roma 1893), rappresentano soltanto ...
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Scrittore e patriota (Gavorrano, Grosseto, 1834 - Livorno 1894), mazziniano, preparò una rivolta in Toscana nel 1857, che fallì e costò al B. due arresti e un anno di prigionia. Nel 1859 entrò nell'esercito [...] sul Messaggero e sul Telegrafo dal 1886 (raccolta poi in volume nel 1902), lasciò i ricordi dell'impresa; essa, insieme con le Noterelle dell'Abba, è la più vivace e limpida rievocazione della spedizione garibaldina. Morì assassinato da un anarchico. ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] (fuoco, acqua, vento). Tra gli esseri umani: uomini, donne, bambini, re, cavalieri, monaci, pellegrini, santi, selvaggi, mori ecc. Tra gli animali: quadrupedi (leone, leopardo, cervo, bue, elefante, orso, toro, vacca, bufalo, cane, capra, pecora ...
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Poeta greco (570 circa - 485 a. C.). Della sua produzione poetica ci sono giunti solo frammenti, sufficienti però per apprezzare la pensosa grazia delle elegie, la forza dei giambi, l'esaltazione dell'eros [...] . Ucciso Ipparco dai tirannicidi (514), A. abbandonò Atene e passò, sembra, in Tessaglia presso gli Alevadi. Secondo la tradizione morì a 85 anni soffocato da un acino d'uva.
Opere
Le sue poesie furono dagli antichi distribuite in 5 libri: tre di ...
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Poeta greco (sec. 7º-6º a. C.) di Mitilene, nell'isola di Lesbo. Fu, insieme a Saffo, sua conterranea e contemporanea, il rappresentante della "lirica eolica".
Vita
Di famiglia aristocratica, partecipò [...] e che egli considerava un traditore. Ma Pittaco, confermato il proprio potere, richiamò i fuorusciti e tra questi anche A., che morì in patria in tarda età.
Opere
La poesia di A., che pur conosce gli abbandoni dell'ebbrezza e dell'amore, nasce ...
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Poeta (Firenze intorno al 1258 - ivi 1300). Di famiglia guelfa (dice Giovanni Villani che era una "delle più possenti case di genti, di possessione e di avere in Firenze"), figlio di Cavalcante, fu promesso [...] , in seguito a tumulti, fu esiliato a Sarzana con gli altri capi delle due fazioni. Ammalatosi e richiamato in patria, morì alla fine di agosto. Spirito aristocratico, abile dialettico ("cortese e ardito, ma sdegnoso e solitario e intento allo studio ...
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Pensatore e poeta (Gorizia 1887 - ivi 1910). Nel 1905 si recò a Firenze, dove, iscrittosi alla facoltà di lettere e filosofia, dimorò fino al 1909. Concepì la vita come eroica espressione di una volontà [...] lirico e alla prosa il verso (Dialogo della salute, poesie, lettere, ecc.), rispecchiano il travaglio del suo pensiero. Morì suicida. Nel 1958 è stata pubblicata un'edizione completa delle sue Opere, frutto dell'accresciuto interesse intorno alla sua ...
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dulce et decorum est pro patria mori
(lat. «è dolce e bello morire per la patria»). – Noto verso delle Odi di Orazio (III, 2, 13), spesso citato per risvegliare l’amor di patria o per esaltare il sacrificio di chi per la patria ha dato la...