(gr. Γηρυών) Nella mitologia greca, figlio di Crisaore e della oceanina Calliroe. Esiodo lo definisce ‘tricefalo’; per la tradizione poetica e iconografica vulgata è provvisto anche di tre busti, riuniti [...] nel bacino. Custodiva nell’isola di Eritea alcune giovenche, che Eracle venne a prendere per incarico di Euristeo. Morì nel tentativo di opporsi a Eracle, che già gli aveva ucciso il cane Ortro e il pastore Euritione, custodi delle giovenche. Di ...
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Archeologo, erudito e rimatore (Brescia 1570 - ivi 1630). Illustrò le iscrizioni di Brescia nell'opera Memorie Bresciane (1616), sulla cui attendibilità per quanto riguarda la parte antica sono stati avanzati [...] serî dubbî, e raccolse interessanti notizie negli Elogi historici di Bresciani illustri (1620); come rimatore fu tra i più artificiosi. Morì durante l'epidemia di peste descritta da Manzoni. ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] altri convittori illustri: i figli di Poggio e i figli del conte Angelo di San Vitale. L'anno seguente si sposò il figlio Girolamo, che morì poco dopo, fra l'agosto 1458 e la fine del 1460.
Le ultime lettere del G. a noi note sono quella del 25 apr ...
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Poeta (Verona 1808 - Bardolino sul Garda 1858); ammiratore del Byron e imitatore dell'Hugo, il B. trasfuse nei suoi versi (raccolti in Poesie, 1874, e preceduti da un'introduzione del figlio Vittorio) [...] la sua disperazione romantica, addolcita in malinconia. Postumi furono pubbl., a cura di G. Biadego, Favole ed Epigrammi (1890). Morì suicida. ...
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MEHUS, Lorenzo
Guido Mazzoni
Bibliografo e letterato, nato a Firenze, ignorasi in quale anno, dalla famiglia di Livio Mehus, pittore nato nel 1630 a Oudenaarde (nelle Fiandre) e morto nel 1691 a Firenze, [...] dove si era trasferito e dove aveva goduto la protezione dei granduchi; Lorenzo vi morì assai vecchio, secondo alcuni nel 1791, secondo altri, meglio, nel 1802. Non se ne rintracciano cenni biografici, salvo che per avere egli appartenuto a diverse ...
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PEA, Enrico
Giona Tuccini
PEA, Enrico. – Secondogenito di Mattia, marmista, e di Giuseppa Gasperetti, nacque a Seravezza (Lucca) il 29 ottobre 1881.
I primi anni della vita di Pea furono segnati da [...] Lucca, Lerici e Sarzana, ritirandosi infine nella sua casa di Forte dei Marmi dove, tre mesi dopo la scomparsa della moglie, morì, affetto da turbercolosi, l’11 agosto 1958.
Opere. Oltre a quelle citate, Parole di scimmie e di poeti (commedia, in Il ...
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(gr. Μαχάων) Mitico figlio di Asclepio, fratello di Podalirio con il quale portò a Troia 30 vascelli dalle città tessaliche di Tricca, Itome, Ecalia. Medico insigne, guarì la ferita di Telefo, di Menelao [...] ferito da Pandaro, ma fu ferito egli stesso da Paride. La guarigione più celebre fu quella di Filottete. Morì ucciso da Euripilo, figlio di Telefo, o da Pentesilea. ...
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Poeta, uomo politico e militare inglese (Penshurst, Kent, 1554 - Arnhem, Olanda, 1586). Prima per istruzione, poi con incarichi diplomatici, fece molti viaggi in Europa. Soggiornò in Italia (1573-74); [...] a Londra s'incontrò (1584) con G. Bruno che gli dedicò Lo spaccio della bestia trionfante e Gli eroici furori; morì combattendo contro gli Spagnoli nei Paesi Bassi. Le opere furono pubblicate tutte dopo la sua morte. The apologie for poetrie, difesa ...
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Poeta tedesco (Kaiserswerth, Düsseldorf, 1591 - Treviri 1635); gesuita, prete nel 1622, prof. di filosofia e teologia morale e predicatore del duomo di Paderborn, passò quindi (1627) a Würzburg e, in seguito, [...] a Magonza, non ottenne dai superiori il permesso di partire missionario. Assegnato alla sede di Treviri nel 1633, vi morì di peste contratta assistendo i soldati che ne erano stati colpiti durante una delle fasi della guerra dei Trent'anni. Oltre un ...
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Scrittore russo (Naumovo Počinok, Kostroma, 1893 - Volchov 1942). Nel romanzo Golod (1922; trad. it. La fame, 1929), descrisse, con accenti d'intensa drammaticità e in forma di diario, la vita degli operai [...] affamati nella Pietrogrado rivoluzionaria. Nel successivo Natal´ja Tarpova (1927-29) trattò dei problemi sociali e morali di un kolchoz sovietico. Morì al fronte. ...
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dulce et decorum est pro patria mori
(lat. «è dolce e bello morire per la patria»). – Noto verso delle Odi di Orazio (III, 2, 13), spesso citato per risvegliare l’amor di patria o per esaltare il sacrificio di chi per la patria ha dato la...