Poeta messicano (n. Saltillo 1849 - m. 1873). Morì suicida. I suoi versi (pubblicati postumi con il titolo di Poesías) sono l'espressione fervidamente romantica di un acuto disagio interiore. Molto popolari [...] le sue poesie Ante un cadáver e Nocturno a Rosario ...
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Poeta italiano (n. Figline Valdarno 1889 - m. 1917). Morì nell'Egeo per il siluramento di un trasporto di truppe italiane diretto a Salonicco. Il suo nome è particolarmente legato alla Sagra di Santa Gorizia [...] (post., 1917), poemetto che rievoca, nel tono di un'epica popolareggiante, l'attesa dei fanti italiani davanti a Gorizia, la battaglia e la conquista della città (8 agosto 1916). Precedentemente L. aveva ...
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Verseggiatore (m. 1083). Canonico e maestro nella scuola vescovile, morì nel chiostro di s. Magno, dopo essere stato espulso dalla città insieme al vescovo Wigoldo del partito imperiale. Compose un poema [...] didattico, Planctus Evae, in 2300 esametri leonini, nel quale il racconto biblico della creazione è ampliato con interpretazioni allegoriche e mistiche, con digressioni teologiche e anche allusioni a fatti ...
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Grammatico romano, forse di Preneste, vissuto nel periodo augusteo (morì sotto Tiberio). Famoso maestro di grammatica, curò l'educazione dei nipoti di Augusto, Gaio e Lucio. Della sua vasta opera glossografica, [...] De verborum significatione, si ha un compendio lacunoso, in 20 libri, di Sesto Pompeo Festo. Si hanno frammenti dei Fasti Praenestini, calendario inciso in marmo ed esposto nel foro di Preneste. Altre ...
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(gr. Κάνωπος)
Mitologia
Mitico pilota della nave di Menelao; morì quando Menelao di ritorno da Troia andò in Egitto e fu sepolto nel luogo del delta del Nilo dove poi sorse la città omonima.
Astronomia
Stella [...] principale della costellazione della Nave di Argo (α Argus). Dopo Sirio, è la stella più brillante del cielo, con grandezza apparente 0,86, tipo spettrale F0, distanza 100 anni luce, luminosità assoluta ...
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Poeta (Monreale 1543 - Palermo 1593). Ebbe vita tempestosa e morì in carcere. Prigioniero dei pirati algerini, pare avesse come compagno di sventura Cervantes, che a ogni modo lo conobbe e gli dedicò alcune [...] ottave. Scrisse eleganti epigrammi latini e prose volgari, ma gli diedero maggior fama le improvvisazioni in dialetto siciliano. Lasciò, tra l'altro, 290 strambotti in lode della sua donna, la Celia; tre ...
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Poeta ungherese (Budapest 1909 - Abda 1944). Di famiglia ebraica, morì fucilato in un campo di concentramento nazista. Saggista e traduttore, R. eccelle soprattutto come poeta lirico, paesaggista e poeta [...] d'amore: Pogány köszöntö ("Saluto pagano", 1930); Újmódi pásztorok éneke ("Canto di pastori di nuova moda", 1931); Lábadozó szél ("Vento convalescente", 1933); Újhold ("Novilunio", 1935); Járkálj csak, ...
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ALFARANO, Tiberio
José Ruysschaert
Nato a Gerace (Reggio Calabria), morì a Roma nel 1596. Stabilitosi a Roma probabilmente nel 1544, l'A. fu nominato chierico beneficiato della basilica di S. Pietro [...] nel 1567. Dal 1582 al 1586 fu a Perugia, dove conseguì, il 18 ott. 1586, la laurea utriusque iuris.
L'A. è noto, soprattutto, per la sua De Basilicae Vaticanae antiquissima et nova structura:terminata ...
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Poeta (Barcellona 1805 - Valenza 1849); appartenne all'ordine degli Scolopî; morì pazzo. Oltre a versi d'ispirazione religiosa scrisse soprattutto poesie profane animate da languida sensualità: La sílfide [...] del acueducto (1837), Poesías (3 voll., 1840). Le Poesías caballerescas y orientales (1840) risentono delle Orientales di V. Hugo ...
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dulce et decorum est pro patria mori
(lat. «è dolce e bello morire per la patria»). – Noto verso delle Odi di Orazio (III, 2, 13), spesso citato per risvegliare l’amor di patria o per esaltare il sacrificio di chi per la patria ha dato la...