SAVERIO Maria Bianchi, beato
Nato ad Arpino il 2 dicembre 1743, morì a Napoli il 31 gennaio 1815. Nel 1762 entrò fra i barnabiti, e fu ordinato sacerdote a Napoli nel 1767; dapprima insegnò nei collegi [...] della sua congregazione, poi si dedicò totalmente al ministero sacerdotale tenendo continui corsi di missione in tutto il Napoletano, ove esercitò la più larga influenza sul popolo. Amico di S. Alfonso ...
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Nacque a Malgrate presso Lecco nel 1827, morì a Torino il 5 gennaio 1893. Laureatosi ingegnere presso l'università di Pisa, si perfezionò nella meccanica e nella metallurgia alla Scuola centrale di arti [...] e manifatture di Parigi. Collaborò alla costruzione della ferrovia da Parigi a Mulhouse, poi rivolse ogni sua attività allo studio della trazione funicolare sulle forti pendenze. Un primo tipo di funicolare, ...
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Scultore. Nacque nel 1736 e morì nel 1796. Fu scolaro a Roma dei torinesi fratelli Collino. Sue opere principali: il bassorilievo marmoreo, a lunetta, nel duomo di Carignano, con S. Remigio inginocchiato [...] dinnanzi a Cristo e a S. Giovanni; dieci bassorilievi con scene della vita di S. Filippo Neri, per la chiesa di S. Filippo a Torino. Altri suoi lavori sono nei castelli reali di Stupinigi e di Moncalieri, ...
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Nato a Bologna intorno al 1520; morì dopo il 1576. Fu del patriziato ed eletto gonfaloniere nel 1556, appartenne ad accademie e fu amico dei migliori letterati del tempo, quali Bernardo Tasso, il Sigonio, [...] il Giraldi e altri. Oltre a rime varie e a capitoli, compose due poemi: Il Costante, edito a Venezia, in 8 canti, nel 1565, e a Bologna, in 16 canti, nel 1566, e di cui restarono inediti gli ultimi 4 canti, ...
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Ebanista. Nacque ad Amiens nel 1685, morì a Parigi nel 1768. È considerato da alcuni come il creatore dello stile detto "Luigi XV"; forse ne fu solo il divulgatore in Francia; in ogni modo ne è l'espressione [...] stessa, non foss'altro per avere adattato il "barocco" al gusto francese. Eseguì personalmente i suoi mobili e i suoi bronzi. Il suo stile evitò l'eccesso di barocchismo, se anche si compiacque nelle curve; ...
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Comune della provincia di Firenze; il centro capoluogo è situato a 34 km. a sud di detta città, lungo la via nazionale per Siena, su di un'altura a 373 m. s. m., a 7 km. dalla riva destra dell'Elsa. Il paese è ricordato come un forte castello, cresciuto in importanza dopo la distruzione di Semifonte (1202) che sorgeva a 3 km. ad O. Oggi è un piccolo centro agricolo, di 587 ab., mentre il vasto comune ...
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Nacque a Napoli, probabilmente nel 1475, e morì a Napoli dopo il 1540; fu sepolto nella chiesa di S. Giovanni Maggiore in un tumulo da lui stesso preparato. Scarse sono le notizie sulla sua vita. Studiò [...] diritto e lettere classiche; si diede a viaggi, si fermò qualche tempo a Roma e quindi tornò a Napoli, dove indossò l'abito ecclesiastico e godé anche di un benefizio. Ebbe fama di verseggiatore fecondo ...
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TERRACINA, Laura
Giulio Reichenbach
Poetessa, nata nel 1519 a Napoli, dove morì intorno al 1577. Uscita da una grande famiglia napoletana, fattasi ben presto conoscere con le sue rime, fu lodata e accarezzata [...] dai più noti letterati del tempo, fra gli altri da L. Tansillo e da L. Domenichi, il quale anzi curò la prima edizione dei suoi versi (Venezia 1548).
A questa prima raccolta altre otto ne seguirono, giacché ...
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Nacque a Ferrol nel 1820 e morì nel 1893. Donna di tendenze umanitarie e di molteplice attività, si conquistò larga fama con i suoi numerosissimi scritti. Nell'opera La beneficencia, la filantropía y la [...] caridad (premiata nel 1861 dalla R. Accademia spagnuola di scienze morali) esalta il concetto di assistenza sociale come dovere di fronte a quello della carità. Sono stati da lei trattati soggetti penali ...
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Nacque a Venezia il 13 ottobre 1772, morì a Sambughè (Treviso) il 20 ottobre 1832. Costretto sino ai trent'anni agli affari dell'ufficio paterno, cominciò presto a scriver satire, tra gli stravizi e le [...] perdite di gioco. Figure notissime del tempo rivivono nei suoi versi spesso osceni, ma robusti, fluidi, armoniosi. Famosa l'ode al prefetto Galvagna, patriottica e coraggiosa, sullo stato miserando di ...
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dulce et decorum est pro patria mori
(lat. «è dolce e bello morire per la patria»). – Noto verso delle Odi di Orazio (III, 2, 13), spesso citato per risvegliare l’amor di patria o per esaltare il sacrificio di chi per la patria ha dato la...