SIRACUSA (greco Συρακούσαι; lat. Syracusae; A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Giuseppe CULTRERA
Giuseppe AGNELLO
Guido LIBERTINI
Giuseppe PALADINO
Giovanni PEREZ
Secondina Lorenzina CESANO
Attilio [...] MORI
Città e porto della Sicilia orientale, capoluogo di provincia e sede vescovile. Dell'antica e cospicua città, centro principale della civiltà e della potenza greca nella Sicilia, Siracusa, decaduta dopo la conquista romana e ridotta nel ...
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JAEGER, Eduard
Giuseppe Ovio
Oftalmologo, nato nel 1818 a Vienna, dove morì il 5 luglio 1884; successe a F. Arlt nella direzione della clinica oculistica di Vienna, dove era pure stato il padre Friedrich. [...] Pubblicò nel 1860 le prime tavole visive (Schriftskalen) ottime per allora, sebbene non ancora basate sulla grandezza dell'angolo visivo, e un ottimo atlante di oftalmoscopia, ancora oggi molto apprezzato. ...
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MAZZONI, Iacopo
Giuseppe Toffanin
Nacque a Cesena nel 1548 e vi morì nel 1598. Studiò a Bologna e a Padova: fu professore di filosofia negli studî di Macerata e di Pisa e, infine, alla Sapienza di Roma. [...] Tardo erede del sogno ficiniano d'una universale conciliazione dell'antica sapienza in servigio della fede, s'informò però sempre alle direttive della riforma cattolica con molta superficialità.
Più noto ...
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MED esh-SHERIF Morì il 17 marzo 1933 a Medina (Arabia). Dopo la partenza dall'Anatolia (1924) era andato in Siria. Espulso nel 1925, si era recato in Arabia, soggiornando nell'‛Asīr, nel Yemen, alla Mecca [...] e in ultimo a Medina. Aveva fatto parlare di sé tra il 1924 e il 1926 per presunte aspirazioni al califfato. Da notizie apparse nella stampa araba in occasione della sua morte, risulta ch'era nato a el-Giaghbūb ...
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MARANGELLI, Giuseppe
Alberto Manzi
Comico, nato nel 1810 a Napoli, dove morì nel 1880. Nel popolare teatro San Carlino sostenne, per molti anni, la maschera di Tartaglia con successo pieno e continuato. [...] La sua comicita naturale, lo spirito spontaneo e vivace nei soggetti, la mimica espressiva e varia rompevano gaiamente quella tal monotonia dell'immutabile "tic" proprio di questa maschera; e, oltre al ...
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Nacque a Noisy-sur-Oise nel 1823, morì a Parigi nel 1886, dopo essere stato professore di epigrafia e antichità romane al Collège de France, e membro, dal 1875, della Académie des inscriptions et belles-lettres. [...] Tra le sue opere principali di storia e geografia del mondo classico, e soprattutto sulla Gallia, sono da ricordare l'edizione della Tabula Peutingeriana (1869-76), Les Antonins d'après les documents épigraphiques ...
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Nacque a Philadelphia il 17 aprile 1841, morì nel novembre 1897. Nel 1865 fu nominato professore di anatomia comparata e di zoologia all'università di Philadelphia, nel 1867 professore di anatomia e chirurgia, [...] e nel 1870 chirurgo all'ospedale di Philadelphia. Le sue pubblicazioni riguardano principalmente argomenti di anatomia e di anatomia patologica. Ricorderemo: Outlines of Comparative Anatomy and medical ...
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Fratello di Cesare, nacque a Brivio (Como) nel 1810, morì a Monza nel 1877. Insegnò, ai tempi dell'Austria, in istituti privati a Como e a Milano, e poi storia e geografia nel R. Conservatorio di musica [...] a Milano. La sua attività fu tutta in opere e pubblicazioni educative. Fondatore d'un periodico, L'Educatore italiano, pubblicò sparsamente e raccolse (Milano 1838) Racconti, di carattere storico-divulgativo, ...
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Nacque a Livorno il 29 dicembre 1818, morì a Firenze il 25 novembre 1885. Laureatosi in medicina preferì all'esercizio della professione gli studî filosofici e quelli musicali. Compose alcune opere: Romilda [...] ed Ezzelino (1840); Enrico Oward (1847) e fondò a Firenze il giornale Armonia (1856) e poi, nel 1861, Il Boccherini. Provvisto di largo censo, si fece fervido propagatore della cultura musicale con concorsi ...
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MASTRIANI, Francesco
Romanziere, nato il 23 novembre I819 a Napoli, dove morì il gennaio 1891. Insegnante di lingue moderne, impiegato alle dogane, dal 1875 assiduo appendicista del quotidiano Roma, [...] il M. visse una vita di miseria, sebbene i suoi romanzi incontrassero largo favore in tutto il Mezzogiorno. In alcuni di essi c'è aria di sentimentalità, come nella fortunata Cieca di Sorrento; altri sono ...
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dulce et decorum est pro patria mori
(lat. «è dolce e bello morire per la patria»). – Noto verso delle Odi di Orazio (III, 2, 13), spesso citato per risvegliare l’amor di patria o per esaltare il sacrificio di chi per la patria ha dato la...