Nata a Lisbona nel 1503 da re Emanuele di Portogallo e da Maria di Castiglia, figlia di Ferdinando il Cattolico e d'Isabella, sposò nel 1526 il cugino Carlo V. Dal matrimonio nacquero Filippo, il futuro [...] II, e gl'infanti don Giovanni, don Ferdinando e donna Maria. Politicamente, sebbene avesse di nome la reggenza in Spagna nell'assenza di Carlo V, cioè per lunghissimi periodi, non ebbe parte importante negli eventi di quel tempo. Morì nel 1539. ...
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Alessandro VI papa. - La vita e il papato di A. furono improntati alla dissolutezza, all'accumulo delle richezze e al nepotismo, e per questo venne duramente attaccato da G. Savonarola. Fu però anche [...] lega con Venezia, Milano, Spagna e Impero (1495). Ma invano cercò (1496-97) di domare i riottosi baroni romani morì improvvisamente (non, come si disse, per veleno). Contemporaneamente, la costruzione politica di A. e di Cesare crollava. Ebbe fama di ...
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Nacque ad Ajaccio il 15 ag. 1769, morì a Longwood, nell'isola di S. Elena, il 5 maggio 1821; figlio di Carlo e Letizia Ramolino. Collegiale ad Autun, Brienne, Parigi, fu poi luogotenente d'artiglieria [...] (bandito il 21 nov. 1806), e con la formazione del granducato di Varsavia (al re di Sassonia) e del regno di Vestfalia (al fratello Girolamo). Messo in sospetto dall'atteggiamento della Spagna, la occupa (dal maggio 1808) e ne nomina re il fratello ...
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Generale e uomo politico romano (n. 106 - m. 48 a. C.). A 17 anni partecipò col padre, il console Gn. Pompeo Strabone, alla guerra sociale, dalla parte di Silla, contro Mario e Cinna. Nell'81 trionfò a [...] morì. Fu quindi mandato con imperio proconsolare (non avendo egli ricoperto ancora alcuna magistratura) in Spagna, poi la Spagna per mezzo di legati, restando a Roma. La morte di Crasso (53) ruppe l'equilibrio politico e lasciò l'uno di fronte all' ...
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Figlio (Pau 1553 - Parigi 1610) di Antonio di Borbone e di Giovanna d'Albret. Salito al trono (1589), dovette abiurare, ma concesse, con l'editto di Nantes (1598), libertà di coscienza e di culto agli [...] al trono. Padrone di Parigi nel 1594, costretta in tre anni di guerra (1595-97) la Spagna alla pace di Vervins (1598), riconquistò classi sociali dominanti per il rigido sistema fiscale. Morì accoltellato da F. Ravaillac, un fanatico cattolico. ...
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Uomo politico (Cava de' Tirreni 1567 - Port Mahon 1647). Discendente di una famiglia di setaioli. A Napoli, durante il periodo di governo del viceré duca d'Osuna (1619-20), ricoprì l'incarico di "eletto" [...] Spagnoli, cercò di realizzare l'antico progetto di riforma. Dopo aver coordinato le prime fasi della rivolta, sopraffatto dagli eventi, G. fu costretto a lasciare di nuovo Napoli (1647). Fatto di nuovo prigioniero, morì nel viaggio verso la Spagna. ...
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Figlio (1661-1700) di Filippo IV e di Marianna d'Austria, debole di salute, succedette al padre (1665). La madre, reggente, affidò il governo al gesuita J. E. Nidhard, provocando l'opposizione di don Giovanni [...] San Bartolomé de Villasierra, Don José stesso e, dopo la sua morte, il duca di Medinaceli. C. sposò Maria Luisa d'Orléans e, in seconde nozze, Maria Anna di Neuburg, che dominò il marito. Morì senza eredi nominando successore Filippo d'Angiò, nipote ...
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Primogenito (Torino 1751 - Roma 1819) di Vittorio Amedeo III e di Maria Antonia Ferdinanda di Borbone-Spagna, educato dal barnabita, poi cardinale, Giacinto Gerdil, successe il 14 ott. 1796 al padre in [...] della Francia rivoluzionaria. Costretto ad abdicare il 6 dic. 1798 dal generale francese E. Grouchy, riparò in Sardegna; fallita nel 1799 ogni speranza di restaurazione, si ritirò a Roma ove il 4 giugno 1802, dopo la morte della moglie Maria Clotilde ...
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Gesuita (Firenze 1703 - Roma 1775). Preposito generale della Compagnia di Gesù (1758), dovette assistere impotente alla cacciata dei gesuiti dal Portogallo (1759), dalla Francia (1763), dalla Spagna (1767), [...] infine alla soppressione della Compagnia (1773); in quello stesso anno fu imprigionato in Castel S. Angelo e processato sotto l'accusa di aver trafugato all'estero beni dell'ordine; pur non essendo stato provato nulla a suo carico, morì in prigione. ...
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Cardinale, nato a Sora il 30 ottobre 1538 da Camillo Barone (questo il cognome prima che Cesare lo latinizzasse in Baronius) e Porzia Febonia. Conseguì la laurea in giurisprudenza a Roma il 20 maggio 1561 [...] (fino a 32 voti), e senza dubbio sarebbe stato eletto se contro di lui la Spagna non avesse posto l'"esclusione". Già dalla gioventù rovinato nello stomaco per il soverchio lavoro di tavolino, morì il 30 giugno 1607. È sepolto in Santa Maria in Valli ...
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cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...
moresco
morésco agg. [dallo spagn. morisco, der. di moro «moro1»] (pl. m. -chi). – Dei Mori, cioè dei musulmani che, a partire dall’anno 711, occuparono la maggior parte della penisola iberica, rimanendovi fino al 1492: il capo pescatore era...