Sul versante italiano, la comunità alloglotta francoprovenzale interessa tre regioni, la Valle d’Aosta e il Piemonte, provincia di Torino (cfr. fig. 1), e la Puglia (due comuni in provincia di Foggia), [...] bassa Valle e [ãbroˈkalːə] nella zona intermedia.
Sul versante piemontese, è da notare la compresenza di aspetti morfologici che rispecchiano tratti propri del francoprovenzale ed elementi peculiari, perlomeno nel territorio al di qua delle Alpi, che ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] contrappunto e dell’armonia» (Stammerjohann et. al. 2008).
Più rari sono i casi di prestiti di elementi morfologici, limitati alla morfologia derivazionale. Fra i suffissi entrati in passato in italiano da altre lingue si possono ricordare -ingo (con ...
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La lingua della scienza è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti nell’ambito della ricerca scientifica e della sua diffusione nella società. [...] derivati, gli acronimi e le sigle e le denominazioni eponime vi sono molte forme comuni, a parte eventuali adattamenti fono-morfologici, a tutte le lingue di cultura o che derivano da una forma corrispondente in una lingua diversa dall’italiano.
Il ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] . 283-303.
Mioni, Alberto M. (1990), “Fece splash e, gluglu, affondò”. L’ideofono come parte del discorso, in Parallela 4. Morfologia. Atti del V incontro italo-austriaco della Società di Linguistica Italiana (Bergamo, 2-4 ottobre 1989), a cura di M ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] populistiche di chi vorrebbe ridurre la lingua della letteratura alla medietà dell’uso quotidiano.
Sinonimi, varianti fonetiche e morfologiche sono una ricchezza per lo scrittore, non un limite, come invece sostenevano altri, tra cui ➔ Italo Calvino ...
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La definizione di gallo-italico, riferita tradizionalmente a un gruppo di dialetti settentrionali (piemontese, lombardo, ligure ed emiliano e romagnolo), è utilizzata anche per indicare nel loro insieme [...] bl-, fl-, secondo modelli condivisi dai dialetti meridionali e dal ligure ma non da altri dialetti settentrionali) e della morfologia (desinenze dell’infinito in -é e il tipo somo per la prima persona plurale dell’indicativo presente di essere) che ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] 1968), Roma, Accademia Nazionale dei Lincei, pp. 57-72.
Manni, Paola (1979), Ricerche sui tratti fonetici e morfologici del fiorentino quattrocentesco, «Studi di grammatica italiana» 8, pp. 115-171.
Mercuri, Simona (2007), Appunti sulla lingua ...
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Antropologia
Processo di adozione e assimilazione di un dato elemento culturale, proprio di un gruppo etnico, da parte di una popolazione limitrofa alla prima, o in contatto indiretto con essa; per estensione, [...] indigena (es., in it. treno da train); un prestito lessicale mediato è il calco (➔). Ma possono riceversi anche prestiti morfologici (il suffisso latino volgare -issa, da cui il nostro -essa in badessa ecc., dal gr. -ισσα), sintattici (ital. al ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Lo studio della lingua: l'unificazione della scrittura e i dizionari
Françoise Bottéro
Lo studio della lingua: l'unificazione della scrittura e i dizionari
Per [...] agli altri, oppure possiedano un unico nome (gli animali selvatici e quelli domestici) e allora si è ricorso a criteri morfologici. Così, nella sezione 16, dedicata agli animali acquatici, si trovano prima di tutto sei nomi di pesci formati da un ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] )
Ancora più frequente è l’uso del participio passato, che segnala anche il genere, oltre al numero, infittendo la trama morfologica del testo e, in certi casi, eliminando l’ambiguità del riferimento: «ma non è l’orbe lunare una delle celesti sfere ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione delle forme. Con sign. particolari: 1. In...
morfologico
morfològico agg. [der. di morfologia] (pl. m. -ci). – Che concerne la morfologia (nei varî usi di questo termine), o, più genericam., che si riferisce alla struttura, alla forma: indagine m., in anatomia comparata; caratteri m....