Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] di Mariotte, in cui mancano i fotorecettori. La retina ha una struttura stratificata a cui partecipano vari elementi morfologici e strutturali: cellule nervose, cellule neurogliche e fibre nervose amieliniche; fra le cellule hanno particolare rilievo ...
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Informale
Marisa Volpi Orlandini
di Marisa Volpi Orlandini
Informale
sommario: 1. Introduzione. 2. L'informale in Europa. 3. L'informale in Nordamerica. 4. Conclusione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
‛Informale' [...] sotto il titolo Un art autre nel 1952, e perfino allo spazialismo e al nuclearismo. A prescindere quindi da una morfologia simile, ma anche da ogni dichiarazione di poetica, il termine coglie genericamente un'area il cui comun denominatore è soltanto ...
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PACHER, Michael
Giorgio Bonsanti
PACHER, Michael. – Nacque presumibilmente a Brunico/Bruneck intorno al 1435.
Non esiste documentazione su luogo e data di nascita; si sa però da numerosi documenti (un [...] rilievi bronzei dell’altare del Santo a Padova. Ma sono soprattutto i dipinti delle sette tavole, pur con dettagli morfologici che derivano anch’essi da Multscher, a mostrare con evidenza la presa di conoscenza dell’arte rinascimentale dell’Alta ...
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CORBIE, Abbazia di
S. Maddalo
(Corbeia nei docc. medievali)
L'abbazia di C., situata in Piccardia (dip. Somme), non lontano da Amiens, alla confluenza dei fiumi Ancre e Somme, fu fondata nel 658-661 [...] . 94r e 110r, che si piega e si contorce fino a rappresentare con il proprio corpo in movimento la morfologia della lettera, evolve nell'intreccio animalistico e geometrico di origine insulare che campisce alcuni capilettera e nelle iniziali figurate ...
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BRINDISI
P. Belli D'elia
(gr. Βϱεντέσιον; lat. Brundisium, Brentisium)
Città della Puglia meridionale, capoluogo di prov., il cui toponimo deriverebbe secondo Strabone dal messapico brunta o brunda [...] Quaderni del Museo Provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi 3, 1967, pp. 76-86; Analisi storico critica e studio dei caratteri morfologici del centro antico di Brindisi, a cura di A. Izzo, C. Gubitosi, cat., Brindisi 1968; R. Jurlaro, Il ''Martyrium ...
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Le scoperte archeologiche (v. lazio; toscana, in questa App.) e la ricerca scientifica dell'ultimo quindicennio hanno trasformato il quadro degli studi etruscologici, dal panorama della situazione protostorica [...] hanno notevolmente progredito, soprattutto per l'età arcaica: nuove acquisizioni di materiale e studi paleografici e fonetico-morfologici hanno potuto precisare ancora una volta l'esistenza di aree (in particolare una meridionale e una centro ...
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DOSI, Giovanni Antonio (Giovan Antonio, Giovannantonio), detto Dosio
Cristina Acidini Luchinat
Figlio di Giovanni Battista, nacque a San Gimìgnano (prov. Siena) presumibilmente nel 1533. Lo scrittore [...] e correttezza, affinché si comprendano (come evidenzia il D. nei commenti a margine) le proporzioni e i caratteri morfologici degli ordini in rapporto ai precetti di Vitruvio.
Dalla corrispondenza con il gentiluomo dilettante d'architettura cav ...
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COPPO di Marcovaldo (Coppus Alarcoaldi)
Miklòs Boskovits
Nato probabilmente a Firenze nel secondo o nel terzo decennio dei XIII secolo, fu attivo a Siena e a Pistoia, oltre che nella sua città d'origine, [...] " del neoellenismo bizantino del sec. XIII, mentre altri (Muratoff, 1928) insistevano sull'estraneità dell'indole e delle particolarità morfologiche della pittura di C. alla cultura bizantina. In verità sembra che l'artista si ispirasse, sì, ad una ...
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GIOVANNI da Rimini
Mauro Minardi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore riminese, operoso nella sua città tra lo scorcio del XIII secolo e il primo trentennio del XIV.
Il primo documento [...] sugli esordi di Pietro da Rimini. L'evidenza di simili presupposti è nella verifica di vari elementi morfologici, di chiaroscuro, di definizione dei panneggi, che rendono plausibile postulare continui accrescimenti nello stile del pittore. In ...
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Alvernia
G. Fournier
(lat. Arvernia; franc. Auvergne)
Regione della Francia centrale, comprendente i dipartimenti del Puy-de-Dôme, Cantal e parte dell'Alta Loira. Storicamente l'antica provincia era [...] , essenzialmente ornamentale, è più ricca e varia.
A una generica derivazione alverniate, sulla base di sicuri riscontri morfologici, si sono tra l'altro voluti ricondurre alcuni caratteri del corredo scolpito nelle pievi romaniche del Casentino ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione delle forme. Con sign. particolari: 1. In...
morfologico
morfològico agg. [der. di morfologia] (pl. m. -ci). – Che concerne la morfologia (nei varî usi di questo termine), o, più genericam., che si riferisce alla struttura, alla forma: indagine m., in anatomia comparata; caratteri m....