Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] e Podesta, nei Ricordi sono normali laude, laudo ed è «costante potesta» (Guicciardini 1951: LXXXIII, CI). Sul piano morfologico sono conservate le innovazioni del fiorentino «argenteo» (Manni 1979), contro le quali il Bembo riproponeva i tratti del ...
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Il genere maschile è una delle due classi di genere presenti in italiano (l’altra è il ➔ femminile; ➔ genere) ed è uno dei cardini attorno a cui ruotano i sistemi di genere della quasi totalità delle lingue [...] in cui la differenza tra esemplare di sesso maschile ed esemplare di sesso femminile non è codificata dalla lingua con mezzi morfologici. È il caso, ad es., di nomi della classe femminile come zebra, formica, giraffa, ecc. per i quali il cambio di ...
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SAVELLI, Roberto
Alessandro Ottaviani
SAVELLI, Roberto. – Nacque a Perugia il 17 aprile 1895 da Emanuele e da Teresa Pelicati.
Si laureò in agraria presso l’Università di Perugia nel 1917, dove intraprese [...] il settore concernente la sessualità delle piante superiori, cui destinò un centinaio di lavori, comprendenti approcci genetici, morfologici, teratologici e di biologia fiorale; circa quaranta gli studi rivolti alla citologia; fra i rimanenti, ampia ...
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CATULLO, Tomaso Antonio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Belluno il 9 luglio 1782; dopo aver seguito gli studi di medicina, matematica e chimica, nel 1811 divenne professore di storia naturale e [...] un’ampia raccolta di argomenti vari, in cui prevale un tipo di ricerca tesa alla ricognizione delle cause di certa morfologia terrestre. Il C. affronta il problema dell’origine dei ciottoli nei terreni d’alluvione, avvicinandosi alla soluzione più di ...
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ARANZIO (Aranzi), Giulio Cesare
Felice Mondella
Nacque a Bologna, probabilmente nel 1530, e si adottorò, il 20 maggio 1556, in filosofia e medicina presso lo Studio petroniano, dove era stato allievo [...] anatomica. Nella terza edizione del 1587 si nota una più accurata e precisa trattazione degli aspetti morfologici che acquistano rilievo rispetto a quelli funzionali prevalentemente espressi secondo la fisiologia galenica. A ciò contribuì ...
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IPPOLITO, Nunziante (Nunciante)
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Nacque a Napoli il 24 marzo 1796 da Cosma e da Maria Scaramuzzino. Laureatosi in medicina e chirurgia presso l'Università partenopea, nella sua città si avviò subito [...] p. XLI; A. Ferrannini, Medicina italica (Priorità di fatti e di direttive), Milano 1935, p. 119; G. Lambertini, Dizionario anatomico (Anatomici e morfologici e loro trovati), Napoli 1949, pp. 104, 430; E. Coturri - M.A. Mannelli, N. I. e la sua opera ...
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Sottofamiglia di Bovidi. Ruminanti grossi, tozzi, robusti, con corna a sezione circolare, appuntite, presenti in entrambi i sessi e più sviluppate nel maschio. I generi più noti sono Bos con la specie [...] latte, la pelle è fine e untuosa, l’ossatura leggera. Nei B. a duplice o triplice attitudine si hanno tipi morfologici che derivano dalla fusione di quelli descritti.
Le principali razze per la produzione della carne sono: Aberdeen Angus, beefmaster ...
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Tendenza di una dottrina (religiosa, politica ecc.) a proporsi come valida per tutti gli uomini. antropologia Nei loro studi sulle differenze culturali tra gli esseri umani, gli antropologi si sono posti [...] dunque chiaro che l’u. è elettivamente caratteristico delle religioni di salvezza dell’individuo (➔ Soter) a tutti i livelli morfologici, e nel loro ambito non ha incidenza in proposito il fatto che si tratti di religioni esclusivistiche, che non ...
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SEMANTICA (fr. sémantique; ted. Bedeutungslehre; ingl. sematology)
Benvenuto Terracini
Parola foggiata, dal gr. σημαντικός, attraverso una σημαντική [τέχνη] (M. Bréal), per indicare lo studio degli elementi [...] ); ciò nei nostri linguaggi grammaticalmente organizzati è accaduto, p. es., a tutti gli elementi i quali hanno una funzione morfologica. Inversamente quanto più un elemento è isolabile dalla frase, e ciò accade solitamente ai segni indicatori di una ...
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STATI UNITI (A. T., 127-146)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Piero LANDINI
Emilio MALESANI
Pino FORTINI
Emilio MALESANI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Gennaro [...] e Ozark; d) gli altipiani del Kentucky e del Tennessee.
IV. Sul meridiano di 95° e 100° O. corre all'incirca il limite morfologico tra la regione dei bassipiani e quella degli altipiani erbosi di O., e tale limite ha, come si è già veduto, anche un ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione delle forme. Con sign. particolari: 1. In...
morfologico
morfològico agg. [der. di morfologia] (pl. m. -ci). – Che concerne la morfologia (nei varî usi di questo termine), o, più genericam., che si riferisce alla struttura, alla forma: indagine m., in anatomia comparata; caratteri m....