È la perdita di sangue dall'intestino; avviene prevalentemente nei processi ulcerativi di quello, per ulcera duodenale, dissenteria, tifo, tubercolosi, carcinoma, colite ulcerosa, ma può aversi anche come [...] quantità), applicazione d'una vescica di ghiaccio sull'addome, uso interno d'oppiacei (laudano) o ipodermico di morfina; inoltre uso d'emostatici: cloruro di calcio per bocca nelle forme lievi, nelle gravi, iniezioni di coaguleno eventualmente ...
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FERRARIO (Ferrari), Ottavio Francesco
Aldo Gaudiano
Nato a Busto Arsizio (Varese) il 2 febbr. 1787 da Felice e da Marianna Marchesi, dopo i primi studi si occupò come aiutante farmacista a Tradate. [...] in Italia allo stato grezzo. Proprio in quegli anni erano cominciate le prime fortunate estrazioni di alcaloidi dalle droghe: dopo la morfina e la stricnina, erano state isolate, da p.J. Pelletier e J.-B. Caventou. nel 1820, la chinina e la cinconina ...
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neuromodulazione
Insieme di modificazioni della trasmissione degli impulsi nervosi indotte, a scopo terapeutico, a livello del sistema nervoso centrale (encefalo, midollo spinale) o del sistema nervoso [...] ricevute da un programmatore esterno. I farmaci più comunemente usati per il trattamento della spasticità sono baclofen o morfina, mentre per la terapia antalgica si utilizzano morfina e altri farmaci oppioidi, ziconotide, clonidina, bupivacaina. ...
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Sostanza che veicola le informazioni neuronali attraverso la trasmissione sinaptica.
Modalità di liberazione
I n. sono sintetizzati nel citoplasma neuronale partendo da precursori molto comuni, disponibili [...] oppioidi, come le endorfine e le encefaline, che stimolano i recettori per la morfina: la loro individuazione ha permesso di capire il meccanismo d’azione della morfina, cioè in che modo essa produca gli effetti analgesici, stimolanti o depressivi ...
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È una pianta della famiglia Cucurbitacee, detta anche Colocynthis officinalis Schr., della regione mediterranea e dell'Asia tropicale, che viene anche coltivata. Ha fusti sdraiati pelosi, con foglie alterne [...] dei raggi Röntgen e ha notato la grande rapidità con la quale l'intestino tenue si svuota del suo contenuto. Somministrando morfina all'animale in modo che la coloquintide possa essere trattenuta più a lungo nell'intestino, si notano i gravi effetti ...
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MONTEMARTINI, Clemente
Luigi Cerruti
MONTEMARTINI, Clemente. – Nacque il 12 giugno 1863, a Montù Beccaria, piccolo centro dell’oltrepò pavese, da Pietro e da Angela Mascheroni, primo di tre fratelli [...] italiana, 1898, vol. 28, 2, pp. 305-312) e della farmacognosia. In questo campo fu notevole la proposta di un metodo per il dosamento della morfina nell’oppio e nei relativi suoi preparati (C. Montemartini - D. Trasciatti, Sulla determinazione della ...
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PNEUMOTORACE (dal gr. πνεῦμα "aria" e torace)
Leonardo Alestra
È la raccolta di aria nella cavità pleurica. L'aria può penetrare: o dall'esterno per ferite penetranti del torace, oppure dall'interno [...] 'infermo. Per quanto riguarda la terapia: nel pneumotorace a inizio repentino si deve intervenire con qualche iniezione di morfina per calmare il dolore, con inalazioni di ossigeno per combattere la dispnea e con cardio-eccitanti (canfora, caffeina ...
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Medico, nato a Leith nel 1777, laureato nel 1795 a Edimburgo. Esercitò la professione in Scozia e in Irlanda e studiò specialmente le malattie dei bambini e le malattie acute infettive. Nel 1801-2 pubblicò: [...] ha significato prognostico grave, ma non sempre infausto; esso infatti può regredire completamente in casi d'intossicazione da morfina, da cloralio, da ossido di carbonio e in quelli di scompenso cardiaco; gravissimo è il suo significato prognostico ...
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dolore
Stefano Faenza
Sensazione sgradevole o di sofferenza, susseguente alla stimolazione di recettori sensoriali presenti nell’organismo, dovuta all’azione di un agente che compromette l’integrità [...] assunto per sedare il dolore. Le proprietà analgesiche dell’oppio (Papaver somniferum) e dei suoi derivati, quali la morfina, e della marijuana (Cannabis sativa), erano note sin dall’antichità.
Negli anni Settanta del secolo scorso una clamorosa ...
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Famiglia di piante Dicotiledoni, ordine Ranuncolali, comprendente erbe con vasi laticiferi a succo bianco, giallo, rosso; i fiori sono attinomorfi o zigomorfi, con 2 sepali caduchi e 4 o più petali, gli [...] , di formula C20H21NO4, è contenuto allo 0,5-1% nell’oppio e si ricava come prodotto secondario dell’estrazione della morfina. Fu isolato da H.E. Merck nel 1848, ma si può preparare anche sinteticamente. È una base debole, otticamente inattiva ...
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morfina
s. f. [dal fr. morphine, der. del lat. scient. morphium (che fu il primo nome dato a questo alcaloide), dal gr. Μορϕεύς «Morfeo», con allusione alle proprietà narcotiche del farmaco]. – Alcaloide che si estrae dal papavero da oppio...
morfinismo
s. m. [der. di morfina]. – Nel linguaggio medico, l’insieme dei fenomeni di intossicazione cronica da morfina, sia a livello fisico (disturbi digestivi, irregolarità del polso, dimagrimento, anemia), sia a livello psichico (indifferenza...