Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] sistema, chiamato generalmente 'sistema logo-sillabico' (Gelb 1963), i logogrammi rappresentano i morfemi liberi, mentre i sillabogrammi rappresentano i morfemi non liberi (ricorrendo alla polivalenza; per es., il segno SU rappresentava al tempo ...
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PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] 'abside della chiesa di S. Lazzaro con il Cristo tra i simboli degli evangelisti e gli apostoli, nei quali morfemi e formule semplificate sono accordati all'impianto allungato delle figure e alla tessitura fitta del panneggio, proposto in sequenze ...
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HITTITI (XVIII, p. 510)
Walter BELARDI
Hittito geroglifico. - Con questa espressione (anche ittito o eteo geroglifico) si intende designare la lingua usata nelle iscrizioni che sono redatte in scrittura [...] luvia e geroglifica è sostanzialmente identica; l'uso delle particelle congiuntive -ḫa, -pa, -wa coincide. Per alcuni morfemi della declinazione, invece, luvio e geroglifico si differenziano (vedi sopra). Nel lessico il geroglifico in molti casi va ...
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La traduzione può essere intesa come atto del tradurre, cioè letteralmente ed etimologicamente il trasportare un testo da una lingua (detta di origine o di partenza) in un’altra lingua (detta di destinazione [...] che funge in quel caso da metalinguaggio (e infatti si alternano parole ed etichette per caratteristiche formali o funzionali di morfemi; ad es., Acc per «accusativo», Hon per «onorifico») e da una seconda riga che contiene la traduzione vera e ...
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I suffissi sono ➔ affissi (tecnicamente, morfi legati), cioè elementi non liberi con funzione flessiva oppure derivazionale che nel formare una parola si aggiungono alla parte finale di una radice o di [...]
I suffissi esprimono significati più astratti e generali rispetto ai significati che possono essere veicolati dai morfemi lessicali. A differenza di questi ultimi, costituiscono una lista tendenzialmente chiusa, che difficilmente si può arricchire ...
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TAGALI (Tagalog)
Paolo GRAZIOSI
Renward BRANDSTETTER
Popolazione delle isole Filippine. Abita la grande isola di Luzon e alcune isole vicine e può considerarsi la popolazione indigena più importante [...] , per lo più prefissi, che esprimono i più svariati rapporti: azione volontaria o involontaria, semplice o iterata, ecc.; oltre ai morfemi per i tempi, i modi, l'attivo e il passivo. La maggior parte dei prefissi cominciano, come in moltissime lingue ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] vari secoli e non è limitata al solo inizio dell'età islamica.Un secondo tipo di relazione può essere definito 'morfemico' (Grabar, 1973, trad. it., pp. 259-260) in quanto è possibile attribuire significati precisi a quegli elementi che sono stati ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] della lingua e quindi più permeabile alle innovazioni: anche i più rari fenomeni di prestito di fonemi e di morfemi sono sempre indotti attraverso il prestito di lessemi. Fra questi sono i nomi la categoria maggiormente interessata, anche se ...
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Anatomia e medicina
Organo della cavità orale dei Vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione e, nell’uomo, nell’articolazione [...] disposizione di un numero relativamente ristretto di unità minime significanti denominate monemi (H. Frei, A. Martinet) o morfemi (L. Bloomfield). Il versante significante dei monemi è a sua volta articolato come combinazione con disposizione di un ...
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LINGUAGGI SETTORIALI
Claudio Giovanardi
Con l. s. s'intende una varietà funzionale della lingua comune utilizzata da determinati gruppi socioprofessionali per esprimere e comunicare contenuti, nozioni, [...] in alcune terminologie tecniche: amplificatore, sintonizzatore, trasformatore, calcolatrice, copiatrice, trebbiatrice. Al secondo gruppo risalgono i morfemi specializzati delle varie discipline, come per es. i suffissi −one e −trone della fisica in ...
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morfema
morfèma s. m. [der. del gr. μορϕή «forma», sul modello di fonema] (pl. -i). – In linguistica, elemento formale che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica....
morfemica
morfèmica s. f. [dall’ingl. morphemics, der. di morpheme «morfema»]. – Settore della linguistica strutturale che studia i morfemi sia in quanto elementi lessicali, unità minime significative (m. lessicale, corrispondente approssimativamente...