Il termine rianalisi abbraccia fenomeni linguistici di varia natura, per lo più in prospettiva diacronica, e con riferimento a livelli d’analisi diversi (morfologia, sintassi). Il termine evidenzia una [...] ciste.
(h) Formazione del singolare a partire da lessemi in /-i/: in altri casi la finale in /-i/ è reinterpretata come morfema plurale da cui si ricava il singolare: per es., francone *wai > fr. ant. guai > it. guai!, interiezione, circa 1224 ...
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SEMANTICA (fr. sémantique; ted. Bedeutungslehre; ingl. sematology)
Benvenuto Terracini
Parola foggiata, dal gr. σημαντικός, attraverso una σημαντική [τέχνη] (M. Bréal), per indicare lo studio degli elementi [...] semantema indica l'elemento di ciascuna parola cui è affidata questa funzione significativa in opposizione a fonema, morfema). La semantica fa parte della linguistica generale e trae i suoi materiali dalla lessicografia delle singole lingue ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] -o in amo indica insieme il tempo presente, il modo indicativo, la prima persona sing.; in chiamò il morfema -ò porta le informazioni grammaticali di terza persona sing., passato remoto, indicativo.
Tuttavia, in alcune forme finite (come l’imperfetto ...
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Gli infissi sono un particolare tipo di ➔ affissi, cioè di elementi morfologici che non possono essere utilizzati da soli nel discorso, ma soltanto in combinazione con radici o temi lessicali, per formare [...] nome di infisso agli affissi che interrompono la radice. Dal momento che l’italiano impiega solamente infissi posti fra il morfema lessicale e il suffisso, un altro nome talvolta impiegato è quello di antisuffissi, proposto da Prati (1942); circa gli ...
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sigma Diciottesima lettera dell’alfabeto greco (maiuscolo Σ, minuscolo σ), corrispondente alla consonante latina s. fisica La lettera Σ indica la particella elementare, più specificamente iperone (barione [...] sciogliere»); nominativo sigmatico (es., gr. λύκος «lupo», lat. lup-u-s), contrapposto a quello asigmatico, cioè formato senza il morfema -s (es., gr. ἀνήρ, lat. vir «uomo»); perfetto sigmatico (lat. dixi). medicina In anatomia, s. colico o iliaco (o ...
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Sassoni Gruppo non omogeneo di diversi popoli germanici residenti nel 3° sec. d.C. tra l’Elba, l’Ems e l’Eider. Nell’età delle invasioni barbariche non mutarono la loro sede, ma ne ampliarono i confini [...] s, che nella scrittura resta separato mediante un apostrofo (per es.: the boy’s book «il libro del ragazzo»). Il morfema s è spesso soppresso (allora nella grafia sopravvive l’apostrofo) se il nome termina in -s: Mr. Charles’ son «il figlio del ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] , si afferma la pronuncia sorda, con chie[s]e per entrambi i significati. Al Nord, peraltro, la presenza di un confine di morfema può spesso bloccare il processo di sonorizzazione, come in a[s]ociale, ri[s]ollevare, vende[s]i. Ciò sta a indicare che ...
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linguaggio dei segni
Forma di comunicazione non verbale mediante gesti simbolici utilizzata dalle persone sorde. Negli individui colpiti da sordità profonda in età prelinguistica l’apprendimento del [...] l. dei s. ha sviluppato indicatori grammaticali che hanno la funzione di morfemi flessivi e derivazionali (unità linguistiche che, aggiunte a un morfema base, forniscono rispettivamente forme grammaticali diverse e parole derivate), mentre a livello ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] , quali i nomi di agente (guida).
4.1.2 Composizione. La composizione consiste nell’unione di due (o più) morfemi lessicali. I composti dell’italiano sono formati tipicamente da due parole autonome; la relazione fra i costituenti del composto non è ...
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Il termine suppletivismo designa il fenomeno morfologico (➔ morfologia) per il quale in uno stesso paradigma flessivo (➔ paradigmi) entrano a far parte due (o più) morfemi lessicali diversi. Il risultato [...] il termine suppletivismo debole.
In tale visione allargata, il suppletivismo può essere esteso a comprendere le alternanze tra morfemi lessicali in rapporti di tipo derivazionale (per es., acqua → idrico, cavallo → equino) e anche l’alternanza di ...
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morfema
morfèma s. m. [der. del gr. μορϕή «forma», sul modello di fonema] (pl. -i). – In linguistica, elemento formale che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica....
morfemica
morfèmica s. f. [dall’ingl. morphemics, der. di morpheme «morfema»]. – Settore della linguistica strutturale che studia i morfemi sia in quanto elementi lessicali, unità minime significative (m. lessicale, corrispondente approssimativamente...