Figlio (m. 915 circa) di Bořivoj I; presso l'imperatore Arnolfo (895) cercò protezione dai soprusi dei Moravi. Promosse la diffusione del cristianesimo in Boemia e fondò chiese. Gli successe Vratislao [...] I ...
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Scrittrice austriaca (Zdislavice, Moravia, 1830 - Vienna 1916). In novelle e romanzi (Dorf- und Schlossgeschichten, 1884 e 1886; Das Gemeindekind, 1887) descrisse l'ambiente dell'aristocrazia austriaca, [...] della piccola borghesia viennese e dei contadini moravi. Si ricordano anche gli Aphorismen (1880). ...
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Figlio (n. 893 - m. Augusta 911) di Arnolfo re di Germania e imperatore, a sette anni divenne re sotto un consiglio di reggenza; fu l'ultimo dei Carolingi in Germania. Il suo regno fu sconvolto dagli assalti [...] di Danesi, Serbi, Moravi e Ungari, e dalle lotte tra i più potenti signori locali. Gli successe Corrado I di Franconia. ...
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Intellettuale russa (Riga 1764 - Karasubazar, Crimea, 1824); moglie del diplomatico Burchard Aleksej Konstantinovič von K. (n. in Livonia 1744 - m. Berlino 1802), da cui divorziò nel 1796. Da un soggiorno [...] del secolo, piegò verso una sorta di misticismo, che si rafforzò (dal 1804) con la conoscenza della dottrina dei Fratelli moravi e con l'amicizia per Jung-Stilling. La K. prese a predicare una sua religione mistico-pietistica di generica adesione ...
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Nobile romano (m. Roma 891), fu eletto successore di Adriano III (885), con l'opposizione dell'imperatore Carlo il Grosso, che aveva forse in animo un'altra candidatura. Sotto il suo pontificato avvenne [...] l'atteggiamento più intransigente, negando la canonicità della sua elevazione al patriarcato. In rapporto con Svatopluk, principe dei Moravi, riuscì a imporre alla Chiesa morava la liturgia in lingua latina, condannando così l'opera di Metodio. ...
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Musicista di origine ceca (Hukvaldy, Moravia, 1854 - Ostrava 1928). Studiò a Praga, Lipsia, Vienna. Fu prof. di composizione e direttore del conservatorio di Brno. Compose molte opere teatrali tra cui: [...] , da camera. Nella sua produzione, stilisticamente influenzata dagli impressionisti francesi, è fatto largo e geniale uso di elementi etnici moravi. Celebri, tra i pezzi sinfonici, Taras Bulba (1918) e la Sinfonietta (1926). In lui, già vecchio, si ...
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Geografo e uomo politico (Sainte-Foy-la-Grande, Gironda, 1830 - Torhout 1905). Figura complessa e inquieta, R. fu esiliato dalla Francia per motivi politici. Intraprese quindi lunghi viaggi in Europa e [...] protestante, studiò dapprima, col fratello maggiore Elia, a Neu-Wied in Germania, in un collegio di Fratelli Moravi, poi nella facoltà protestante di Montauban nella Francia meridionale, infine all'università di Berlino, dove fu allievo entusiasta ...
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Anabattista (n. Welsberg - m. sul rogo a Innsbruck nel 1536). A partire dal 1528, guidò l'emigrazione dei Tirolesi in Moravia; qui moderò i contrasti sorti fra le diverse comunità e correnti anabattiste, [...] pacifico) e versavano puntualmente i tributi ai signori che li accettavano sulle loro terre. Tollerati dai nobili moravi, subirono ripetute persecuzioni imperiali; scacciati dalla Moravia (1622), si diffusero in Ungheria e Transilvania, poi in ...
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ADRIANO II, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne a famiglia dell'aristocrazia romana, da cui erano usciti altri due papi: Stefano IV (816-817) e Sergio II (844-847). Nell'842 cardinale prete del titolo [...] Fr. Dvornik, Lo scisma di Fozio. Storia e leggenda, Roma 1953, pp. 157-191.
- Per le missioni tra i Bulgari ed i Moravi, Fr. Dvornik, Les Slaves, Byzance et Rome au IXe siècle, Paris 1926, specie pp. 173-217, 248-285; Id., Les légendes de Constantin ...
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morato
agg. [der. di mora1]. – Detto di un nero di tono caldo, tendente al bruno: tinta m.; spesso unito a nero: un gatto dal pelo nero m.; raram. unito a nome d’altro colore, per indicare una tonalità tendente al bruno: viola m.; rosso morato.