L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] degli agentivi in -tore, -sore, un po’ più abbondanti nel Convivio, ma molto ridotti nel italianiste potevano far perno nientemeno che sul ritrovato De vulgari eloquentia di Id., Conti, glosse e riscritture, Napoli, Morano, pp. 225-235 (1a ed. in ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] sembrava aver conquistato il primato sul piano del prestigio e poteva essere / essa (al plurale esse / essi resistono un po’ meglio a loro), l’espansione di gli al dell’italiano contemporaneo, Napoli, Morano.
Castellani Pollidori, Ornella (2004 ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] capacità di comprendere la lingua) era un po’ più estesa, specie nelle aree urbane, ortografia).
2.5.2. Fonetica. Sul piano fonetico, il dittongo uo (buono altri scritti di prosa, poesia e memoria, Napoli, Morano, pp. 7-89.
Patota, Giuseppe (1987), ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] Biblioteca Apostolica Vaticana, sul fiorentino originario si è , e si moltiplicano nei secoli successivi. Un po’ più tardi (XII sec.), ma sempre precoci Id., La veneranda favella. Studi di storia della lingua italiana, Napoli, Morano, pp. 167-239. ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] entrambi, ma i secondi caratterizzano sul piano diatopico singole varietà regionali, la tv e gli altri media hanno diffuso un po’ in tutta Italia, da burino a piacione; ➔ dell’italiano contemporaneo, Napoli, Morano.
Castellani Pollidori, Ornella (2004 ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] l’accostamento alla lingua e alla cultura italiane (sul melodramma quale veicolo di circolazione dell’italiano all ); «e non mi pesa la lunga attesa», «un po’ per celia, un po’ per non morire» (da Madama Butterfly di Puccini); «Figaro qua Figaro là ...
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Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] vulgata è divisa in due libri, la disputa sul valore delle donne è l’argomento principale del uno né nell’altro senza distruzione far si po» (I, cap. 33), scelta anch’ Id., Studi sulla prosa antica, Napoli, Morano, pp. 445-484.
Ghinassi, Ghino (1963 ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura presi, senza altro dire lasciarono la fune,...