PRISCO, Michele
Giuseppe Antonio Camerino
Scrittore, nato a Torre Annunziata il 18 gennaio 1920. Esordisce con una raccolta di racconti (alcuni dei quali anticipati in riviste), La provincia addormentata [...] i racconti di Fuochi a mare (1957), i primi dei quali risalgono al 1944, che si soffermano soprattutto sulle conseguenze morali della guerra, P. - senza trascurare nel frattempo la sua attività di pubblicista e di organizzatore culturale (nel 1960 è ...
Leggi Tutto
Scrittore spagnolo (Madrid 1830 - ivi 1901), figlio di Mariano José. Autore di commedie di costume quali Flor del valle, Los lazos de la familia, di libretti di zarzuele come Las campanas de Carrión, El [...] , di drammi storici come Lanuza, En palacio y en la calle. La sua vena comica nasconde a volte un fondo malinconico e sentimentale, e una certa tendenza al moralismo. Scrisse anche romanzi (La gota de tinta, 2 voll., 1858; La última sonrisa, 1891). ...
Leggi Tutto
Giornalista e scrittore italiano (Torino 1904 - Milano 1988). Collaborò a varî quotidiani e periodici, con funzioni anche di critico musicale e direttore (Oggi, 1956-62). Pubblicò volumi biografici, critici [...] , 1935; Ore piccole, 1936; Verdi vivo, 1951; La vita di Maria, 1954; Paura di che?, commento ai Promessi sposi, 1956; ecc.) e alcuni romanzi (Nati per vivere, 1938; Raffaella e Vittoria, 1941; ecc.), improntati a un moralismo arguto e bonario. ...
Leggi Tutto
Scrittore statunitense (n. Birmingham, Alabama, 1944). Dopo aver studiato alla Oxford University e alla Stanford University, ha cominciato a vivere tra New York e la California, insegnando scrittura creativa [...] centro delle sue storie la provincia americana con le sue esistenze a volte banali e prive di sogni, osservate senza moralismo attraverso uno stile asciutto e quasi desolato. Alla prima raccolta In the garden of North American martyrs: a collection ...
Leggi Tutto
Scrittore nigeriano (Minna 1921 - Enugu 2007). Autore di romanzi, racconti e storie per bambini, esordì nel 1947 con la novella When love whispers. Tra i temi ricorrenti della sua narrativa sono il conflitto [...] valori tradizionali africani; lo stile, giornalistico, si carica spesso di simboli e di ironia sferzante che sfocia in moralismo biblico. Si ricordano i romanzi People of the city (1954), Burning grass (1962), Beautiful feathers (1963), Iska (1966 ...
Leggi Tutto
Scrittore (Parigi 1862 - Agen 1941); interessato ai problemi di costume, dopo i primi romanzi (Le scorpion, 1887; Mademoiselle Jaufre, 1889), si dedicò soprattutto all'analisi, nella media e alta borghesia, [...] si ricordano: Lettres de femmes, 1892; Les demi-vierges, 1894; Les vierges fortes: Frédérique, 1900; Les anges gardiens, 1913; Les don Juanes, 1922. Nelle ultime opere si volse a un accentuato moralismo. Nel 1909 entrò all'Académie Française. ...
Leggi Tutto
Poligrafo inglese (Langar, presso Bingham, 1835 - Londra 1902). Lasciò la carriera ecclesiastica contro la volontà paterna e fece l'allevatore di pecore in Nuova Zelanda. Tornato in patria, studiò pittura [...] 1897); uno studio sui sonetti di Shakespeare (Shakespeare's sonnets reconsidered, 1899); racconti satirici sulla religione e il moralismo (Erewhon, 1872; Erewhon revisited, 1901); libri di viaggio in Italia (Alps and sanctuaries, 1881; Ex voto, 1888 ...
Leggi Tutto
CASTALDO, Antonino
Salvatore Nigro
Nacque e visse a Napoli, dove morì intorno al 1590. Rinomato notaio, fu segretario dell'Accademia dei Sereni e cancelliere della città proprio durante i tumulti del [...] modo ricostruire il suo "ritratto" attraverso i tanti interventi metanarrativi (il più delle volte ispirati a un moralismo stantio e convenzionale) della sua Istoria nella quale vengono raccontati sotto forma di cronaca gli avvenimenti più salienti ...
Leggi Tutto
Pseudonimo dello scrittore francese François-Marie-Alexandre Carcopino-Tusoli, nato il 3 luglio 1886 a Numea (Nuova Caledonia) dove il padre dirigeva un reclusorio. Certo anche alle impressioni infantili [...] mondo di criminali e di miserabili, di fronte ai quali, per virtù di comprensione e rappresentazione, cade in lui ogni convenzionale moralismo non nato da un'attiva superiorità etica. Da lì la sua lotta al mondo borghese.
Se si badi, dunque, ai temi ...
Leggi Tutto
Scrittore spagnolo (Lérida 1831 - Madrid 1906). Di idee politiche democratiche e antimonarchiche, collaborò a varî periodici e fondò (1864) con L. Rivera il Gil Blas, d'intonazione satirico-politica. Fu [...] mujeres y el matrimonio (1865); Fruta verde (1881); Melodías íntimas (1884). Epigrammatico e, a volte, popolareggiante, di facile versificazione, ha dato un'impronta personale a un genere letterario nel quale il moralismo si dissolve nel burlesco. ...
Leggi Tutto
moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...