Scrittore svizzero tedesco (Zurigo 1911 - ivi 1991), fra i più noti e importanti del secondo dopoguerra. Molto attento alle problematiche dell'uomo contemporaneo, raggiunse i migliori risultati nei romanzi [...] 1964). Nei successivi, in parte autobiografici, Montauk (1975), Der Mensch erscheint im Holozän (1979) e Blaubart (1982), il moralismo dell'autore, alla ricerca della vera identità dell'uomo, trova nuova linfa e nuovi canali espressivi. Più copiosa l ...
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BETTOLI, Parmenio
Sisto Sallusti
Nacque a Parma il 13 genn. 1835 da Carlo, impiegato, e da Clementina Dall'Argine. Fece studi disordinati, ma venne ben presto attratto dal teatro e dal giornalismo. [...] del femminismo e della moda progressista.
Da questa commedia s'intravede quella che sarà una costante del teatro bettoliano: un moralismo sano, ma un po' ristretto, che trae sapore da un appassionato attaccamento ai valori della tradizione e volge in ...
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Poeta tedesco (Bunzlau, Slesia, 1597 - Danzica 1639). Fu quella di O.una personalità che la particolare situazione storica pose in grande evidenza, quale poliedrico iniziatore di una letteratura colta, [...] a fare versi regolari, sebbene restaurasse la tirannia dell'alessandrino e sanzionasse il predominio sull'ispirazione del moralismo, dell'erudizione e della retorica. La sua opera creativa si può considerare un'illustrazione alla sua sistematica ...
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Romanziere e poeta inglese (Portsmouth 1828 - Box Hill, Surrey, 1909). Figlio di un sarto, studiò in Germania impregnandosi di filosofia idealista. Tornato a Londra, si introdusse nell'ambiente letterario [...] , 1866, ambientato in Italia dove M. fu corrispondente di guerra del Morning Post), che si batté contro il moralismo della società vittoriana denunciandone l'egoismo, la vanità, lo snobismo con maggior sottigliezza di W. Thackeray. Con The adventures ...
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Educatore e pedagogista svizzero (Zurigo 1746 - Brugg 1827), di famiglia oriunda italiana. L'idea centrale della sua didattica era un metodo «basantesi sulla vita integrale dei rapporti familiari: nell'istruzione [...] si strinse intorno a Bodmer, capo dei patrioti e democratici, ispirandosi alle idee di Rousseau e all'ideale d'un moralismo stoico e ribelle e d'un patriottismo democratico. Tuttavia, sciolto il gruppo, egli si dedicò all'agricoltura e, acquistato un ...
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Scrittore giapponese (n. Edo 1761 - m. 1816), conosciuto anche come abile illustratore sotto il nome di Kitao Masanobu. È uno dei migliori esponenti di quella vivace letteratura popolare che era stata [...] , indirizzò il proprio talento verso storie sentimentali o tenebrosi romanzi storici, come Sakurahime zenden akebono no sōshi ("La vera storia della principessa Sakura racconto dell'alba", 1799), percorsi da una vena di moralismo poco convincente. ...
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BIANCHI, Angelo (Bianchi-Giovini, Aurelio)
Piero Treves
Nacque in Como il 25 nov. 1799 dalla guardia carceraria Francesco e da Maria Zoini. Non si sa né quando né perché assumesse il nom de plume Aurelio [...] , conforme all'esempio del Berchet e dei collaboratori del Conciliatore, poesia e letteratura commiste di satirico moralismo pariniano e d'infiltrazioni germaniche.
È imitazione della Eleonora del Bürger, volgarizzata e commentata nella Lettera ...
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BERTANA, Emilio
Giovanni Ponte
Nato a Monselice il 25 giugno 1860, si laureò a Padova nel 1883 in lettere e filosofia. Insegnò lettere italiane nei licei classici di Sondrio (1885-1886), di Como (1886-1890), [...] soprattutto quelli sul Parini e sull'Alfieri.
Del primo egli pose in rilievo il fondamentale interesse sociale, la forte coscienza morale, la varia umanità e i legami con la cultura letteraria del tempo, attestati dai suoi versi giocosi. Del secondo ...
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Newell, Mike (propr. Michael Cormac)
Simona Pellino
Regista cinematografico inglese, nato il 28 marzo 1942 a St. Albans (Hertfordshire). Dall'inizio degli anni Ottanta è stato uno degli autori che hanno [...] in Inghilterra con tonalità spente e asettiche, vagamente iperreali, evidenziando la dimensione interiore della protagonista e il moralismo soffocante del periodo storico. Dopo The good father (1986; Amore e rabbia ‒ The good father), film drammatico ...
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Scrittrice svedese (Mårbacka, Värmland, 1858 - ivi 1940). Vincitrice nel 1909 del premio Nobel per la letteratura, la sua colorita opera epico-narrativa è quasi tutta ispirata alle tradizioni popolari [...] e il fiabesco Nils Holaerssons underbara resa genom Sverige, nei quali il talento epico della scrittrice trionfa sul moralismo astratto e sugli intenti pedagogici che offuscano altre opere (Antikrists, 1897, trad. it. I miracoli dell'Anticristo, 1930 ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...