CASTALDO, Antonino
Salvatore Nigro
Nacque e visse a Napoli, dove morì intorno al 1590. Rinomato notaio, fu segretario dell'Accademia dei Sereni e cancelliere della città proprio durante i tumulti del [...] modo ricostruire il suo "ritratto" attraverso i tanti interventi metanarrativi (il più delle volte ispirati a un moralismo stantio e convenzionale) della sua Istoria nella quale vengono raccontati sotto forma di cronaca gli avvenimenti più salienti ...
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DONATI, Forese
Liana Cellerino
Nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XIII da Simone di Forese e Tessa (Contessa), nobile donna di cui s'ignora il casato.
Apparteneva ad una famiglia ricca e potente [...] la propria opera, Dante pensò di pronunciare anche a nome del Donati.
Interrogativi non trascurabili sulla veridicità degli addebiti morali e sociali che Dante e il D: si scambiano emergono infine dagli acquisti conseguiti dalla critica sul complesso ...
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BETTOLI, Parmenio
Sisto Sallusti
Nacque a Parma il 13 genn. 1835 da Carlo, impiegato, e da Clementina Dall'Argine. Fece studi disordinati, ma venne ben presto attratto dal teatro e dal giornalismo. [...] del femminismo e della moda progressista.
Da questa commedia s'intravede quella che sarà una costante del teatro bettoliano: un moralismo sano, ma un po' ristretto, che trae sapore da un appassionato attaccamento ai valori della tradizione e volge in ...
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BIANCHI, Angelo (Bianchi-Giovini, Aurelio)
Piero Treves
Nacque in Como il 25 nov. 1799 dalla guardia carceraria Francesco e da Maria Zoini. Non si sa né quando né perché assumesse il nom de plume Aurelio [...] , conforme all'esempio del Berchet e dei collaboratori del Conciliatore, poesia e letteratura commiste di satirico moralismo pariniano e d'infiltrazioni germaniche.
È imitazione della Eleonora del Bürger, volgarizzata e commentata nella Lettera ...
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BERTANA, Emilio
Giovanni Ponte
Nato a Monselice il 25 giugno 1860, si laureò a Padova nel 1883 in lettere e filosofia. Insegnò lettere italiane nei licei classici di Sondrio (1885-1886), di Como (1886-1890), [...] soprattutto quelli sul Parini e sull'Alfieri.
Del primo egli pose in rilievo il fondamentale interesse sociale, la forte coscienza morale, la varia umanità e i legami con la cultura letteraria del tempo, attestati dai suoi versi giocosi. Del secondo ...
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GENUZIO, Andrea
Lucinda Spera
Nacque a Napoli intorno al 1615 da una famiglia appartenente all'aristocrazia urbana di seggio.
Laureatosi in giurisprudenza nel 1636, sostenne apertamente il governo del [...] degli ambienti più direttamente legati alla corte.
La sua produzione letteraria fu per lo più improntata a un moderato moralismo, anche se stilisticamente in linea con la predilezione secentesca per le ricercatezze formali. Il nome del G. comparve ...
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CATANIA, Paolo
Salvatore Nigro
Nipote del poeta Antonio Veneziano, nacque a Monreale nel 1591 c. Il 21 luglio 1610 entrò nel convento monrealese di S. Maria, dove indossò l'abito dell'Ordine di S. Benedetto. [...] e Giambattista Basile) ora come citazione di realtà popolare (come nel caso di Giulio Cesare Cortese e di Marco Boschini). Il moralismo del C. si risolve in prudenziale norma di vita ("...sia l'uom cauto nel suo vivere"), con inviti alla tolleranza ...
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BUZZATI TRAVERSO, Dino
Marcello Carlino
Nacque a Belluno, in località San Pellegrino, il 16 ott. 1906. La famiglia, di origini bellunesi, apparteneva all'alta borghesia ed aveva una ricca tradizione [...] perché l'intreccio è ancora di quelli ben oliati e a forte tenuta ed esibisce, con uno strisciante e remunerativo moralismo, tutti gli ingredienti di una narrativa di consumo: una storia d'amore spesso pruriginosa e piccante, un personaggio femminile ...
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BALSAMO CRIVELLI, Gustavo
Alberto Frattini
Nato a Torino il 25 febbr. 1869, primogenito di Carlo - marchese di Zelo Surrigone e Terdobbiate - e di Ersilia Bevilacqua, ebbe come maestri nello studio [...] di Gioberti; nel 1919 aveva apprestato per l'Utet una ottima edizione (con ampio saggio introduttivo) del Primato morale e civile degli italiani. Nel 1924 il B. curava una scelta di estratti dalla Protologia,riscontrandoli sugli autografi (prefatore ...
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DE AMICIS, Edmondo
Lucia Strappini
Nacque a Oneglia (Imperia Levante) il 21 ott. 1846 da Francesco, "banchiere regio dei sali" e Teresa Busseti. A Cuneo, dove la famiglia si era trasferita nel 1848, [...] per il lettore medio (i paesi descritti sono tutti europei o mediterranei); e, insieme, di illustrazione accattivante di quel moralismo didascalico che è la molla più intima della scrittura deamicisiana.
In questi anni il D. ha già acquistato ampia e ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...