BELO, Francesco
Nino Borsellino
Poche e incerte le notizie relative alla vita dei Belo. Che fosse romano risulta dalla stampa delle sue opere, in particolare quella del Laberinto d'amore, pubblicato [...] tanto poco interessato all'intreccio da capovolgere le convenzioni teatrali tipiche delle trame amorose (e il loro implicito moralismo), che impedirebbero di far sposare un dileggiato e vecchio pedante con una fanciulla. L'animazione scenica della ...
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BIANCHI (de' Lancillotti), Tomasino
Tiziano Ascari
Nacque a Modena il 1º dic. 1473 da Iacopino, speziale e cronista, e da Cassandra Seghizzi, sorella di G. B. Seghizzi, maestro di casa del duca Alessandro [...] tratti caratteristici sono l'atteggiamento polemico verso il proprio tempo, un certo rassegnato pessimismo, un moralismo spesso pedante e invadente, una religiosità piuttosto superstiziosa, un fortissimo sentimento delle gerarchie sociali e insieme ...
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GAMBARUTI, Tiberio
Dario Busolini
, Tiberio. - Nacque ad Alessandria nel 1571, figlio di Adriano, appartenente a una cospicua famiglia della nobiltà cittadina. Del nome della madre, invece, non è rimasta [...] . Ma quella attiva, frutto dell'esercizio delle virtù morali, è secondaria rispetto alla contemplativa. Il tipo di governo G. chiede di possedere
tutte le possibili virtù civiche e morali, che non gli servono per crearsi un'autonoma coscienza civile, ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] nel verso". La materia, che, nelle prime e più numerose rime, è amorosa o galante, si volge nelle ultime a temi morali e polemici; ma i risultati migliori son da cercare nelle sezioni idilliche e descrittive: nei sonetti sui diporti di Baia (che per ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] umanità. Certe aperture di paesaggio di una freschezza luminosa e cordiale nell'XI e nel XII, o anche certi spunti di confessione e di moralità, nel V e nel VI, nel X e nel XV, appena accennati in un tono spoglio di eloquenza e di polemica, sono tra ...
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BATACCHI, Domenico Luigi
Raffaele Amaturo
Nacque a Pisa il 3 nov. 1748 da nobile famiglia di origine fiorentina. Scarse e malcerte notizie si hanno della sua infanzia e della sua prima giovinezza, ricavabili [...] con quello di natura superiore che solo sa suscitare l'autentica poesia, ma che pur sembra in un certo senso moralmente innocente e irresponsabile. A scagionare del resto il B. dall'accusa così spesso rivoltagli di immoralità e di scostumatezza, vale ...
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CECCHI, Giovan Maria
Claudio Mutini
Nacque a Firenze il 15 maggio 1518da Bartolomeo o Baccio di Sano Cecchi, famiglia del quartiere di Santa Croce, e da una Sannini, figlia di un farsettaio.
Primogenito [...] 1585 e rappresentata ancora nel 1622).
Delle commedie cosidette "morali" fanno parte, per non citare che le più note, di G. M. C., Rocca San Casciano 1904; Id., Delle farse e commedie morali di G. M. C., ibid. 1907; U. Scoti-Bertinelli, Sullo stile ...
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BUSENELLO (Businello, Bosinello), Giovanni Francesco
Martino Capucci
Nacque a Venezia il 24 sett. 1598 da Alessandro e da Laura Muscorno, in una famiglia ricca e influente, della quale più volte evoca [...] in G. G. Nicolini, Le ombre del pennello glorioso del sig. Pietro Bellotti, ibid. 1659, pp. 17-19, 104 s., 109; I sonetti morali ed amorosi, testo critico per c. di A. Livingston, ibid. 1911; rime scelte, in Marino e marinisti,opere scelte a c. di G ...
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CONTIN, Tommaso Antonio
Paolo Preto
Nato a Venezia il 4 giugno 1723 da Tomaso e Regina Morandi, entrò giovanissimo nella Congregazione dei chierici regolari teatini dove completò i suoi studi letterari [...] nota il Venturi, "un elemento d'avventura, d'ardimento e di indubbia intelligenza in mezzo all'erudizione e al sorridente moralismo della tradizione" (p. 122).
Nel 1765 non esitava ad attaccare lo stesso pontefice che nella bolla Apostolicum pascendi ...
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SAVARESE, Antonino
Lucilla Lijoi
(Nino). – Nacque a Castrogiovanni (poi Enna dal 1927) l’11 settembre 1882, da Antonino, ricco commerciante napoletano, e da Teresa Paladino, siciliana.
Trascorse l’infanzia [...] allegorie: 1915-1918 (Firenze 1920).
La scrittura di Savarese divenne in quel periodo più composta, orientandosi verso una riflessione morale e filosofica che assunse forma esplicita con Ploto, l’uomo sincero e altri racconti (Milano 1922), che, pur ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...