Scrittore, nato a Torino il 22 ottobre 1898, morto a Milano il 7 ottobre 1955. Diplomato in ragioneria e amministratore di società industriali, si era liberamente formato alla scuola di F. Neri e C. de [...] psicologica mescolandosi a una vivacità polemica talora sconfinante nell'acrimonia, e il gusto dell'erudizione a un moralismo mordace, a volte compiaciuto, nel suo anticonformismo, fino al paradosso.
Pubblicò alcune raccolte di saggi: I cancelli ...
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BIANCHI, Angelo (Bianchi-Giovini, Aurelio)
Piero Treves
Nacque in Como il 25 nov. 1799 dalla guardia carceraria Francesco e da Maria Zoini. Non si sa né quando né perché assumesse il nom de plume Aurelio [...] , conforme all'esempio del Berchet e dei collaboratori del Conciliatore, poesia e letteratura commiste di satirico moralismo pariniano e d'infiltrazioni germaniche.
È imitazione della Eleonora del Bürger, volgarizzata e commentata nella Lettera ...
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RAYNAL, Paul
Guido Ruberti
Autore drammatico francese, contemporaneo. S'impose all'attenzione del pubblico e della critica nel 1920, con un dramma, Le maitre de son cøur, che si distaccava apertamente [...] è così simile a Le maître de son cøur, trionfa l'amore fraterno. L'insistenza sui medesimi temi e il tono di alto moralismo che si sostituisce alle risorse del dialogo comune, fanno del R. uno scrittore forse più gradito a una ristretta cerchia di ...
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BERTANA, Emilio
Giovanni Ponte
Nato a Monselice il 25 giugno 1860, si laureò a Padova nel 1883 in lettere e filosofia. Insegnò lettere italiane nei licei classici di Sondrio (1885-1886), di Como (1886-1890), [...] soprattutto quelli sul Parini e sull'Alfieri.
Del primo egli pose in rilievo il fondamentale interesse sociale, la forte coscienza morale, la varia umanità e i legami con la cultura letteraria del tempo, attestati dai suoi versi giocosi. Del secondo ...
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Newell, Mike (propr. Michael Cormac)
Simona Pellino
Regista cinematografico inglese, nato il 28 marzo 1942 a St. Albans (Hertfordshire). Dall'inizio degli anni Ottanta è stato uno degli autori che hanno [...] in Inghilterra con tonalità spente e asettiche, vagamente iperreali, evidenziando la dimensione interiore della protagonista e il moralismo soffocante del periodo storico. Dopo The good father (1986; Amore e rabbia ‒ The good father), film drammatico ...
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SOGGETTIVE, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni soggettive sono proposizioni subordinate ➔completive che svolgono, per così dire, la funzione di soggetto della proposizione reggente [...] a un uso più popolare e parlato rispetto a un uso più formale e letterario
Si dice che è puro moralismo (www.forumalfemminile.com)
In ogni caso, si costruiscono con il congiuntivo soprattutto i verbi che indicano un’apparenza (sembrare, parere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Conclusosi il brillante ciclo dell’attività teatrale antica, in età medievale questo [...] , che sta alla base delle ricche feste, delle giostre e delle parate militari di età medievale, il rigoroso moralismo della Chiesa identifica molte espressioni culturali antiche, tra cui lo spettacolo teatrale, con il paganesimo. Le uniche recite ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il XVIII secolo presenta una cesura nettissima, una “faglia” molto marcata attraversa infatti gli anni [...] .
Un’immagine che è in parte il frutto di un’elaborazione più tarda, dovuta al disagio e al falso moralismo delle classi borghesi del secondo Ottocento, cui la Rivoluzione francese aveva garantito una rapida ascesa sociale. Da questa prospettiva ...
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Scrittrice svedese (Mårbacka, Värmland, 1858 - ivi 1940). Vincitrice nel 1909 del premio Nobel per la letteratura, la sua colorita opera epico-narrativa è quasi tutta ispirata alle tradizioni popolari [...] e il fiabesco Nils Holaerssons underbara resa genom Sverige, nei quali il talento epico della scrittrice trionfa sul moralismo astratto e sugli intenti pedagogici che offuscano altre opere (Antikrists, 1897, trad. it. I miracoli dell'Anticristo, 1930 ...
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Romanziere e critico, nato a Ginevra il 14 luglio 1829, naturalizzatosi francese dopo il '70; entrò all'Accademia di Francia nell'81, morì a Combs-la-Ville il 2 luglio 1899. Spirito colto e preoccupato [...] du temps présent, 1883; Profils étrangers, 1889; L'Art et la nature, 1892, ecc.) la vasta cultura, il cordiale moralismo, l'estetismo sincero, lo spirito europeo dello Ch. trovano espressione chiara, sobria, armoniosa; e qualcuno di questi libri è ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...