BERTI, Alessandro Pompeo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lucca il 23 dic. 1686 da Domenico e da Maria Borganti (così il Mazzuchelli, seguendo il Sarteschi e lo Zaccaria. Le Novelle letterarie dei Lami, [...] gli trovò uno stampatore nel Pezzana di Venezia, poté pubblicare in tal modo la prima traduzione italiana dei Saggi di morale del signor di Chanteresme, Venezia 1729, in quattro volumi, che contenevano anche il Trattato dell'educazione d'un principe ...
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KENT, Charles
Mario GABRIELI
Critico e scrittore norvegese, nato nel 1880.
Nelle liriche giovanili (Iuninaetter, Moti di giugno, 1916; Min Ungdoms By og andre Vers, Il paese della mia giovinezza e altri [...] , Cristianesimo liberale, in Samtiden, 1930; En legmann orienterer sig i tilvaerelsen, Un profano si orienta nella vita, 1931), il K. ha espresso in forma sistematica la sua concezione della vita e dell'arte, basata su un moralismo assoluto. ...
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Scrittore svizzero tedesco (Zurigo 1911 - ivi 1991), fra i più noti e importanti del secondo dopoguerra. Molto attento alle problematiche dell'uomo contemporaneo, raggiunse i migliori risultati nei romanzi [...] 1964). Nei successivi, in parte autobiografici, Montauk (1975), Der Mensch erscheint im Holozän (1979) e Blaubart (1982), il moralismo dell'autore, alla ricerca della vera identità dell'uomo, trova nuova linfa e nuovi canali espressivi. Più copiosa l ...
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Nato a Napoli nel 1575, fu soldato a Venezia (1604-1607 circa); tornò poi a Napoli (1608), donde si recò a Mantova alla corte di Ferdinando Gonzaga (1612-13), da cui fu nominato cavaliere e conte palatino. [...] sua anima, sarebbe restato forse un semplice satellite, e non dei più luminosi, di Giambattista Marino. Il suo non arcigno moralismo, pronto sì all'ammonizione e all'invettiva, ma ancora più al sorriso canzonatorio e al ritratto satirico; la sua ...
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Filosofo e storico della filosofia, nato a Roma il 4 dicembre 1904. Professore prima nelle univ. di Firenze (dal 1931 al 1934) e di Pisa (dal 1934 al 1950), poi (dal 1950) di Roma (prima di storia della [...] dello spirito", che tutte si risolvono nella moralità, attivo intervento di comprensione e aiuto agli altri. Questo "moralismo assoluto" è insieme "pedagogismo assoluto", essendo concreta esperienza morale, per il C., l'esperienza etico-pedagogica ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] agli aspetti tragici di quel mondo; ma il richiamo è suggestivo e prova che a più di un secolo di distanza la linfa morale dal Maggi introdotta nel teatro comico era ancora viva e valida, e capace di alimentare le meditazioni e le ispirazioni di un ...
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BETTOLI, Parmenio
Sisto Sallusti
Nacque a Parma il 13 genn. 1835 da Carlo, impiegato, e da Clementina Dall'Argine. Fece studi disordinati, ma venne ben presto attratto dal teatro e dal giornalismo. [...] del femminismo e della moda progressista.
Da questa commedia s'intravede quella che sarà una costante del teatro bettoliano: un moralismo sano, ma un po' ristretto, che trae sapore da un appassionato attaccamento ai valori della tradizione e volge in ...
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Poeta tedesco (Bunzlau, Slesia, 1597 - Danzica 1639). Fu quella di O.una personalità che la particolare situazione storica pose in grande evidenza, quale poliedrico iniziatore di una letteratura colta, [...] a fare versi regolari, sebbene restaurasse la tirannia dell'alessandrino e sanzionasse il predominio sull'ispirazione del moralismo, dell'erudizione e della retorica. La sua opera creativa si può considerare un'illustrazione alla sua sistematica ...
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Romanziere e poeta inglese (Portsmouth 1828 - Box Hill, Surrey, 1909). Figlio di un sarto, studiò in Germania impregnandosi di filosofia idealista. Tornato a Londra, si introdusse nell'ambiente letterario [...] , 1866, ambientato in Italia dove M. fu corrispondente di guerra del Morning Post), che si batté contro il moralismo della società vittoriana denunciandone l'egoismo, la vanità, lo snobismo con maggior sottigliezza di W. Thackeray. Con The adventures ...
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Scrittore giapponese (n. Edo 1761 - m. 1816), conosciuto anche come abile illustratore sotto il nome di Kitao Masanobu. È uno dei migliori esponenti di quella vivace letteratura popolare che era stata [...] , indirizzò il proprio talento verso storie sentimentali o tenebrosi romanzi storici, come Sakurahime zenden akebono no sōshi ("La vera storia della principessa Sakura racconto dell'alba", 1799), percorsi da una vena di moralismo poco convincente. ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...