BRIGNOLE SALE, Anton Giulio
Gaspare De Caro
Nacque a Genova il 23 giugno 1605, da Giovan Francesco, che fu doge nel 1635, e da Geronima di Giulio Sale. Per testamento del nonno materno, privo di discendenza [...] .; dello stesso si veda anche Lirici marinisti, Bari 1910, pp. 300, 302, che raccoglie alcuni versi del B., e la cit. Politici e moralisti del Seicento, con la nota biografica relativa al B. di S. Caramella alle pp. 303-306;M. De Marinis, A. G. B. S ...
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CANAL, Cristoforo
Ugo Tucci
Del ramo di S. Giustina, nacque a Venezia il 12 settembre del 1510 da Iacopo di Pietro e da Zanetta Ariano, e fu battezzato dieci giorni dopo a S. Geremia. Fin quando non [...] peggiore del carcere o delle mutilazioni, e in qualche caso anche del bando; ma pure guardandosi da un anacronistico moralismo sarebbe difficile accedere alle sue concezioni di un complesso di rematori, uomini anch'essi prima che elementi di una ...
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ODESCALCHI, Livio
Sandra Costa
ODESCALCHI, Livio. – Nacque a Como il 10 marzo 1658, unico figlio maschio di Carlo e della marchesa Beatrice Cusani.
Nel 1670, alla morte del padre, fu assegnato alla [...] Odescalchi ne fece anche un mezzo per affermare la propria autonomia culturale, e quindi personale e politica, rispetto al moralismo della curia romana. Costituì il caso esemplare di un aristocratico non solo amante dell’arte, ma dilettante e con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Riforma lascia un segno profondo nella vita musicale tedesca, non solo per quanto riguarda [...] la strada allo sviluppo fecondo di un’arte musicale che non si inaridisce nelle angustie del radicalismo e di un moralismo restrittivo o perfino repressivo.
L’effetto della Riforma luterana sulla musica d’arte risulta però graduale, tanto che i suoi ...
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FOSCARI, Piero
Cesco Chinello
Nacque a Venezia il 25 ag. 1865 da Annibale, discendente dalla casata patrizia, in decadenza dopo la fine della Repubblica, e da Teresa Lozzi. A dodici anni iniziò a frequentare [...] - e quello più propriamente politico in cui prevalsero la retorica nazionalista e un dannunzianesimo sfrenato, congiunti a un moralismo spesso venato da qualunquismo e a un rifiuto aprioristico dei nuovi processi politici innescati dalla crescita del ...
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Nacque ad Arezzo il 15 dic. 1798 da Pietro e da Agnese Albergotti.
Il padre, appartenente a una famiglia impoverita della piccola nobiltà e noto per aver scritto poesie in italiano e latino, aveva insegnato [...] Baccelli. In realtà, nelle prefazioni in sesta rima del G., dedicate ora al Colera morbus, ora al Progresso, ora al Moralismo, ora alla Cecità, ora all'Età dell'oro, ora all'Infreddatura, si realizza la maturazione del poeta nell'accostarsi al popolo ...
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ALBERGATI CAPACELLI, Francesco
Alberto Asor Rosa
Nacque a Bologna il 19 apr. 1728 dal marchese Luigi e da Eleonora Bentivoglio d'Aragona. Sebbene appartenesse ad una delle più nobili famiglie bolognesi, [...] di Pittura, Scultura e Architettura, Venezia 1784. A cura di A. Ravelli, comparve a Londra nel 1794 una Scelta di Commedie e Novelle morali del Marchese A.C.
Per i rapporti dell'A. col Goldoni: C. Goldoni, Mémoires, in Tutte le opere, a cura di G ...
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COSTANZO, Giuseppe Aurelio
Rosa Maria Monastra
Nacque a Melilli (Siracusa) il 6 febbr. 1841, e in quelle campagne trascorse la fanciullezza accanto alla madre Maria, la cui mite immagine di analfabeta [...] di Jules Vallès), si esplicita non tanto nella commedia I ribelli (ove ancora affiorano vistose remore di moralismo piccolo borghese), quanto piuttosto nel poemetto Gli eroi della soffitta, epopea conclusiva dell'anticonformismo scapigliato, di cui ...
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STROZZI, Lorenzo
Alessio Decaria
STROZZI, Lorenzo. – Fratello maggiore di Filippo (il Giovane; v. la voce in questo Dizionario), nacque a Firenze l’11 agosto 1482 da Filippo (il Vecchio; v. la voce [...] VIII) e la Calunnia di Luciano, indirizzata a maestro Girolamo Baccelli (Ashburnham 674/II) – e a comporre opere di argomento morale e devozionale, come la Pazienza e la Limosina, dedicate al duca Cosimo. Un sin qui ignoto Dialogo di frate Bernardino ...
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GUARNIERI, Silvio
Simona Carando
Nacque a Feltre, nel Bellunese, il 5 apr. 1910, unico figlio maschio di Giacomo, avvocato, e di Antonietta Roberti. Frequentò le scuole superiori a Belluno, poi, per [...] periodo si procurò l'appellativo di enfant terrible del gruppo, per la severità di giudizio che esercitava, con sincero rigore morale e intellettuale, su tutti e su tutto, senza escludere se stesso.
Per le edizioni di Solaria uscirono le sue prime ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...