. Sia come elaborazione teorica sia come realizzazione pratica, la Democrazia cristiana è dentro il quadro della democrazia moderna quale fu definita da Th. Jefferson: "governo di popolo, dal popolo e [...] sociale e simili. Democrazia cristiana significò, per i cattolici democratici, non soltanto una democrazia basata sui valori morali della civiltà cristiana, ma una democrazia in cui i lavoratori fossero non solo elettori (si era verso la ...
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Mably, Gabriel Bonnot de
Pensatore politico francese (Grenoble 1709-Parigi 1785). Fratello del filosofo Condillac, studiò nel seminario di Saint-Sulpice a Parigi; suddiacono, entrò nella cerchia del [...] la diplomazia. Nelle sue opere (Des droits et des devoirs du citoyen, 1758; Entretiens de Phocion sur le rapport de la morale avec la politique, 1763; Doutes sur l’ordre naturel des sociétés politiques, 1768; De la législation ou principes des lois ...
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Uomo politico del regno di Castiglia (Cañete 1390 circa - Valladolid 1453). Figlio naturale di un nobile aragonese, fu il favorito di Giovanni II di Castiglia; nel 1423 fu nominato connestabile del regno. [...] versi e il Libro de las claras e virtuosas mujeres (1446), con prologo di Juan de Mena, animato da austeri principî morali. De L. scrisse inoltre poemetti galanti di tipo trovadoresco. La Crónica de don Álvaro de Luna, scritta da Gonzalo Chacón tra ...
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Pensatore e critico russo (Kudinovo, gov. di Kaluga, 1831 - Troice-Sergieva Lavra, Mosca, 1891); medico militare durante la guerra di Crimea, e quindi (1863-70) console in varie città della Turchia. Passò [...] e il mondo slavo", 1885-86), in cui propugna anche la creazione di un grande impero slavo con centro a Costantinopoli; per quelle morali, Naši novye christjane F. M. Dostoevskij i graf. Lev Tolstoj ("I nostri nuovi cristiani F. M. D. e il conte L.T ...
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PASQUALE I, papa
Andrea Antonio Verardi
PASQUALE I, papa. – Figlio di un certo Bonoso e di Teodora, nacque nella seconda metà dell’VIII secolo, forse a Roma, dove ebbe la sua formazione clericale all’interno [...] a specificare che egli operò misericordiosamente usando dei suoi possessi, fatto questo che sembra comunque indicarne la particolare statura morale. L’attività presso questo monastero e la fama ricevuta per i suoi comportamenti lo portarono di lì a ...
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VOLPE, Gioacchino (XXXV, p. 563)
Antonello Biagini
Storico, morto a Santarcangelo (Romagna) il 1° ottobre 1971. Diresse sino al 1943 la Scuola di storia moderna e contemporanea, istituita da P. Fedele. [...] realismo storico di Gioacchino Volpe, Roma 1964; Aspetti della storiografia di Gioacchino Volpe, in Atti dell'Accademia di Scienze morali e politiche della Società nazionale di Scienze, Lettere ed Arti in Napoli, Napoli 1970, vol. LXXXI, pp. 346-424 ...
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CASSAN, Carlo
Sergio Cella
Nacque a Forlì il 10 genn. 1884 da Antonio, maggiore della guardia di finanza, ed Eugilde Barocelli. Con la famiglia si trasferì a Padova ancora bambino, e qui frequentò con [...] scuole serali per emigrati istituite nei vari centri della previncia: alle lezioni di utilità pratica egli univa insegnamenti morali e patriottici, comunicando la sua convinzione di far parte d'una nazione povera sì materialmente, ma altamente civile ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] ha in N. Machiavelli la sua formulazione più precisa. Per primo egli considera la politica come una scienza e la separa dalla morale. Accanto a lui F. Guicciardini è dominato anch’egli dal senso del concreto, pur ritenendo che l’uomo non domini la ...
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RESISTENZA
Mario Niccoli
. L'accezione specifica del termine si ricollega comunemente ai clandestini Cahiers de la résistance, ma in realtà ha precedenti sia in francese, sia in italiano. Con esso s'intendono [...] superare di molto le più fiduciose aspettative. Con la forza delle armi i partigiani aiutarono a stroncare la potenza e il morale di un nemico molto superiore a loro per numero; senza queste vittorie dei partigiani non ci sarebbe stata in Italia una ...
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. Termine largamente diffuso durante la guerra mondiale per designare, sia gli appartenenti ad armi, corpi o reparti combattenti del R. Esercito o della R. Marina, sia le truppe di terra o di mare mobilitate [...] allo scopo di esaltare tutti gli eroismi delle guerre dell'Indipendenza; e l'Istituto del Nastro Azzurro, eretto in ente morale con r. decr. 31 maggio 1928, n. 1308, che raccoglie i combattenti decorati al valor militare.
Le opere assistenziali.
Per ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...