ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] 1937), pp. 3-51. Più recentemente A. Mancini, Nuovi dubbi ed ipotesi sulla epistola a Can Grande, in Rendic. d. classe di scienze morali e storiche d. R. Acc. d'Italia, s. 7, IV (1942-43), pp. 227-242 ha opinato che si possano considerare autentici i ...
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Cardinale (Roma 1540 - ivi 1603). A undici anni già improvvisava poesie e musica, di qui il soprannome di Poetino. Professore allo studio di Ferrara (1557), fu poi chiamato a Roma da Pio IV che lo nominò [...] libri De l'educazione cristiana de' figliuoli (1584), scritto per suggerimento di s. Carlo Borromeo e ispirato ai principî morali ed educativi della Controriforma. Per il suo elegante stile latino l'A. fu considerato successore del Bembo; fu uno dei ...
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Scrittore francese (Decize, Nièvre, 1890 - Alsudia-Cansades, Alicante, 1980); dal 1946 membro dell'Académie française, di cui è stato segretario perpetuo dal 1958 al 1973. Autore di romanzi, dapprima sulla [...] (Au cadran de mon clocher, 1960; 30.000 jours, 1980) e libri estremamente suggestivi che, muovendo dalle descrizioni a lui congeniali, diventano riflessioni morali: Tendre bestiaire (1969), Bestiaire enchanté (1969) e Bestiaire sans oubli (1971). ...
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Presunto autore, insieme con un fratello di cui non è tramandato il prenome (entrambi sono chiamati dalla tradizione Marcii fratres), dei carmina (o vaticinia) Marciana, di due dei quali Livio (XXV, 12) [...] C.); ma la lingua è ammodernata e il testo non è sicuro, si possono ridurre a esametri. Insieme con altri testi sacri (scritti in greco) erano conservati dal collegio dei quindecemviri. A un M. sono attribuiti i praecepta Marciana (sentenze morali). ...
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Scrittore (Ofena 1894 - Roma 1943); esordì giovanissimo su La Voce e Lacerba; combattente della guerra del 1915-18 e decorato al valore, fu poi critico letterario e collaboratore di varî giornali. La sua [...] e romanzi (Vita vivente, 1923; Il sole dell'abisso, 1931; La vita ha sempre ragione, 1934, ecc.), saggi critici e morali (Anime e corpi, 1932; L'altra moneta, 1933; Dostoievski, 1935, ecc.) è ispirata a motivi che, passando da un crepuscolarismo ...
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Sostenitore, nei sec. 16°-18°, della libertà di pensiero filosofico e religioso, e in particolare, durante l’Illuminismo, anche dell’emancipazione dalla fede e dalla morale cristiana.
Il termine si diffonde [...] ha il suo centro in Francia e si manifesta in una varietà di atteggiamenti. Non solo vi sono le forme del libertinismo morale degli esprits forts, che sembrano trovare nell’opera di T. de Viau le più significative espressioni letterarie, ma anche all ...
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Agitatore politico e critico letterario romeno (Slavjanka, Char'kov, 1855 - Bucarest 1920). Detto anche Ion Gherea, il suo vero nome era Solomon Katz. In Russia, prese parte a moti rivoluzionarî, per cui [...] le condizioni della classe contadina in Romania, alla luce del marxismo. Propugnò un'arte a fini sociali e morali, militante e realistica, in opposizione all'imperante estetica "metafisica", idealistica, di Maiorescu e del gruppo di "Junimea". Come ...
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Poeta inglese (n. Lydgate, Suffolk, 1370 circa - m. dopo il 1451). Monaco benedettino a Bury St. Edmunds, fu scrittore fecondissimo; durante il regno di Enrico VI fu poeta di corte. Seguace dichiarato [...] ), Troy book (1412-20), The story of Thebes (1420 circa); opere di devozione: The life of Our Lady (1420 circa); inoltre vite di santi, allegorie, opere morali e filosofiche. Tra le poesie brevi è notevole per vivacità e umorismo London Lackpenny. ...
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Notaio, cronista e poeta (Bologna 1351 - ivi 1426). Compiuti gli studî giuridici, partecipò attivamente alla vita politica di Bologna aderendo al partito favorevole alla Chiesa e ricoprendo numerose cariche [...] dal sec. 8º alla fine del Trecento, si estende a narrare fatti cui ha partecipato di persona o che ha visto svolgere sotto i suoi occhi, giudicando con sufficiente serenità. Compose anche poesie morali e d'amore, per lo più in forma di ballate. ...
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FIORETTI, Benedetto (Udeno Nisiely)
Gianfranco Formichetti
Nacque a Mercatale (Pistoia) il 18 ott. 1579 da Giovan Battista (si ignora il nome della madre).
A ventidue anni prese gli ordini minori, dopo [...] scrittori "si è tratto ciò che mi è paruto considerabile, e appartenente a Poetica, a Rettorica, a critica, e a moralità". E subito aggiunge: "Questa ultima spezieltà è stata il fondamento, e il fine principalissimo di tutte queste fatiche; stimando ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...