FILELFO, Giovanni Mario
Franco Pignatti
Nacque a Costantinopoli il 24 luglio 1426, primogenito di Francesco e di Teodora Crisolora. L'anno seguente il padre tornò in Italia con la famiglia e tenne il [...] Firenze e Siena, provvedendo personalmente alla sua istruzione: in una satira (dec. VI, ecatostica I) espose al figlio i principi morali cui avrebbe dovuto attenersi per condurre una vita proba e onesta. Ma ancora fanciullo il F. mostrò il carattere ...
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Poligrafo (n. Firenze 1509 - m. forse a Torino dopo il 1572). Fu alla corte di Francesco I (1528) e di Cosimo de' Medici (1538). Si recò a varie riprese in Francia e v'introdusse l'erudizione antiquaria. [...] quali scritte e pubblicate anche in francese: Illustratione de gli epitaffi et medaglie antiche (1558); Le imprese heroiche et morali ritrovate (1559); La vita et Metamorfoseo d'Ovidio figurato et abbreviato in forma d'epigrammi (1559); Dialogo pio ...
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Scrittore francese (Angoulême 1595 - ivi 1654). Integrò per la prosa la riforma letteraria operata nella poesia dal Malherbe, mirando all'ordine e alla chiarezza. Arbitro del gusto fino alla metà del Seicento, [...] 'Hôtel de Rambouillet. Lasciò 820 Lettres; trattati: Le Prince (1631, per confutare il Machiavelli); Le Barbon (1648); Socrate chrétien (1652); Aristippe ou la Cour (1658); e gli Entretiens (71 dissertazioni religiose, morali, politiche e critiche). ...
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SACCHETTI, Roberto
Giorgio PETROCCHI
Scrittore, nato a Torino il 7 giugno 1847, morto il 26 marzo 1881 a Roma, dove era corrispondente della Gazzetta piemontese, dopo avere svolto intensa attività giornalistica [...] di Garibaldi nel Trentino (1866).
La sua produzione letteraria non fu né ampia né molto organica, ma assai ricca di fermenti morali e civili. Dal lungo romanzo Cesare Mariani (Torino 1876, 3 voll.), che è a suo modo una critica dell'ambiente sociale ...
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FOPPA, Marco Antonio
Franco Pignatti
Nacque a Roma nel 1603 dal mercante e. nobile bergamasco Giovanni Paolo, che aveva ottenuto anni prima la cittadinanza romana, e da Lorenza Testa.
Insieme al fratello [...] a quando Giovan Battista, entrato nella Congregazione dell'Oratorio di S. Filippo Neri nel 1622 (a Roma compose Cento discorsi morali sopra i dialoghi di s. Gregorio Magno, pubblicati solo nel 1673) non divenne nel 1643 arcivescovo di Benevento e si ...
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WIRNT von Gravenberg
Bruno Vignola
Poeta tedesco del principio del sec. XIII, oriurido della Franconia, autore di un poema cavalleresco contenente le avventure di Wigalois, cavaliere bretone figlio [...] racconto dove abbondano le scene, non sempre riuscite, d'incantesimi e di meraviglie, è condito di oneste sentenze e riflessioni morali, e mostra nello stile l'influsso di Hartmann v. Aue e, nell'ultima parte, anche quello di Wolfram von Eschenbach ...
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Shakespeare, William
Rosa Maria Colombo
Il creatore del teatro moderno
Poeta e drammaturgo inglese di assoluta grandezza, Shakespeare compendia in sé un’epoca di feconda creatività teatrale, la cosiddetta [...] sia dall’ortodossia religiosa medievale sia dalle regole del dramma classico. La sua opera esprime le crisi intellettuali e morali del suo tempo, legate alla visione di un mondo tutto umano, critico del senso provvidenziale della storia e ribelle ...
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Letterato (Botticino 1791 - Brescia 1843). Conobbe, giovanissimo, U. Foscolo, con il quale ebbe poi frequenti contatti; fu in relazione con V. Monti. Redattore e segretario della Biblioteca italiana (1818), [...] a Gaesbeek, presso Bruxelles; tornò a Brescia nel 1838. I suoi saggi (Dei Promessi Sposi di A. Manzoni, 1831; Considerazioni morali sull'Ortis, pubbl. postumo negli Scritti, a cura di N. Tommaseo, 1860) lo pongono tra i maggiori critici italiani del ...
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Poeta (Ferrara 1705 - ivi 1788), appartenente alla famiglia ducale. Ricco, non ambizioso, visse una vita semplice e solitaria dedita agli studî e alla pietà. Dopo giovanili rime amorose, bernesche, pastorali, [...] furente magnanimità che fa sentire vicino il Romanticismo. Per la loro lugubre tristezza lo preannunciano anche le 12 Visioni sacre e morali, l'opera più nota di V., cominciate nel 1749, terminate nel 1766, ma poi corrette per tutto il resto della ...
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Critico e moralista (n. Mercatale di Vernio 1579 - m. 1642), noto come Udeno Nisiely (nome formato di una parola greca, una latina e una ebraica, "di nessuno fuorché di Dio"), autore dei Proginnasmi poetici [...] di note critiche su autori di tutti i tempi (dai greci agli scrittori italiani del Cinquecento) da cui emergono la straordinaria versatilità e la ricchezza di interessi del Fioretti. Come moralista, scrisse le Osservazioni di creanze e gli Esercizi ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...