Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] ), ruppe con questi quando si accorse che si opponevano alla sua politica. Chiuse così la seconda classe (scienze morali e politiche) dell'Institut e trattò da visionari, "metafisici e fanatici" gli ideologi, accusandoli di propalare teorie astratte ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] et du citoyen del 1789. L’I. giuridico fa propria anche la tesi utilitaristica, in virtù della quale è moralmente buono solo ciò che rende possibile il conseguimento dell’utile sociale. Gli illuministi non rinnegano la razionalità delle norme del ...
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Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] il mondo e se stesso [...], di un potere assoluto su se stesso e sul suo ambiente, pone l'uomo in una posizione morale radicalmente nuova". O in Dobzhansky (v., 1962, p. 347): ‟L'evoluzione non deve più essere necessariamente un destino imposto dall ...
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ACCORDINO, Giuseppe
Renato Composto
Nacque a Patti (Messina) il 25 febbr. 1777. Parroco, canonico nella cattedrale, fu nominato nel 1827 vicario generale.
L'A. si tenne in corrispondenza con P. Galluppi, [...] sezioni dell'Ideologia,della Grammatica generale e della Logica,mentre una seconda parte avrebbe dovuto trattare delle facoltà morali studiando, successivamente, la sfera dei bisogni, la sfera della libertà e dei doveri, la sfera dei rapporti civili ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] fine in sé, dotato di un proprio valore religioso, evitavano di ridurre sia la religione sia la politica alla morale, proprio nella morale cercava la chiave dell'unità religiosa e della connessione tra religione e politica il filone che affidava allo ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] un ordine simbolico, in un insieme di rappresentazioni e di pratiche rituali, che stabiliscono le diverse qualità (fisiche, psichiche, morali, sociali) di un uomo o di una donna, oltre che all’interno di un sistema normativo capace di fissare status ...
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Pensatore e scrittore francese (Parigi 1889 - ivi 1973). Influenzato dal pensiero di H. Bergson e dei neoidealisti inglesi, M. sviluppò una sorta di 'esistenzialismo cristiano', il cui esito è il recupero [...] il complesso della sua opera; alla morte di É.-F.-D. Bréhier fu nominato membro dell'Accademia delle Scienze morali e politiche. Insieme all'insegnamento M. svolse un'intensa attività di saggista, drammaturgo, musicista e musicologo, conferenziere ...
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Filosofo (Edimburgo 1711 - ivi 1776). Rimasto orfano di padre a tre anni, trascorse l'infanzia a Ninewells con la madre. Successivamente fu di nuovo a Edimburgo e studiò in quella università. Nel 1734 [...] Europa. Intanto pubblicò una serie di Essays di vario argomento (morali, politici, economici, letterarî), in più edizioni a partire altrui, come quello da cui scaturisce il comportamento morale. La vita religiosa è analogamente fondata sul sentimento ...
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Filosofo, saggista e poeta spagnolo di lingua inglese (Madrid 1863 - Roma 1952). Dal 1872 visse negli USA, pur conservando la cittadinanza spagnola; nel 1889 si laureò alla Harvard University, dove poi [...] of reason (5 voll., 1905-06), una storia "naturale" dell'evoluzione della ragione umana, nei suoi aspetti scientifici, morali, estetici e religiosi, il cui modello può considerarsi la Fenomenologia dello spirito di Hegel. S. non può tuttavia essere ...
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Poeta e filosofo (sec. 12º), legato all'ambiente di Chartres, del quale rispecchia la cultura platonica, ma con forti suggestioni dalla scienza araba, soprattutto astrologica, e larghi echeggiamenti di [...] . Nel commento ai primi sei libri dell'Eneide, B. interpreta secondo l'uso della moralisatio la poesia di Virgilio, intesa come involucrum che nasconde verità filosofiche e morali (i primi sei libri corrispondono alle sei tappe della vita dell'uomo). ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...