Magistrato e letterato (sec. 13º). Fu giudice a Brescia e rappresentò il Comune nei patti della Lega Lombarda del 1226 e 1231. Nel 1238 difese Gavardo contro Federico II e fu fatto prigioniero: nel 1243 [...] (1246), imitato in più lingue, oltre a cinque sermoni (inediti); i tre trattatelli ebbero larga diffusione e numerosi volgarizzamenti. Scrittore dominato da preoccupazioni morali, scarsamente originale, ma preciso e dotato di buona cultura latina. ...
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BENEDETTO IX, papa
Ovidio Capitani
A Teofilatto, figlio di Alberico III, conte di Tuscolo., terzo di una serie di tre sommi pontefici romani, appartenenti alla famiglia tuscolana - Benedetto VIII (1012-1024) [...] la prima lettera sopprime, a causa della cattiva condotta morale delle monache, il monastero, favorendo una fondazione di denaro della carica, ma che costituiva, per rispetti e morali e politici, proprio il punto nodale delle difficoltà in cui ...
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ALVARO, Corrado
Ferdinando Virdia
Nacque a San Luca (Reggio Calabria) il 15 apr. 1895. Figlio di un maestro elementare, piccolo proprietario di terre, dopo aver compiuto i primi studi, s'allontanò dalla [...] con scene e costumi di G. De Chirico e musiche di I. Pizzetti; edita in Sipario, IV pp. 40-41), trasposizione in chiave morale e moderna del famoso mito. L'A. ridusse per il teatro delle Arti di Roma I Fratelli Karamazov di Dostoevskji e la Celestina ...
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CASTELNUOVO, Gaetano Cottone principe di
Francesco Brancato
Nacque a Palermo il 14 ag. 1714 da Carlo e da Anna Maria Morso e Fardella. Esponente della più alta aristocrazia isolana (fu investito del [...] pietà, quando già si cominciavano ad avvertire anche in Sicilia i propositi del governo di Napoli di un maggiore controllo sugli enti morali (nel 1781 avvenne l'estensione all'isola della riforma, già in atto nella terraferma, con cui lo Stato si era ...
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Pressburger, Emeric (propr. Imre)
Emanuela Martini
Sceneggiatore, produttore e regista cinematografico, e scrittore ungherese, naturalizzato britannico, nato a Miskolc il 5 dicembre 1902 e morto ad Aspall [...] Powell ed Emeric Pressburger" e dando vita a un mondo ricreato con vivida immaginazione e attraversato da tormentosi conflitti morali. Elementi che ritornarono anche nelle opere di narrativa, alle quali P. si dedicò quando abbandonò il cinema. Nel ...
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Critico letterario italiano (Torino 1900 - ivi 1977). I suoi scritti, caratterizzati da una libera e meditata accettazione del pensiero crociano e della critica stilistica, hanno riguardato, tra l'altro, [...] nazionale cui presiedeva, il volume di Prose d'arte, 1951), del Leopardi (ed. dei Canti, 1930 e delle Operette morali, 1933). Importanti gli studi di storia della critica e del pensiero estetico (Studi sulla critica letteraria nel Settecento, 1934 ...
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Pensatore e scrittore francese (Parigi 1889 - ivi 1973). Influenzato dal pensiero di H. Bergson e dei neoidealisti inglesi, M. sviluppò una sorta di 'esistenzialismo cristiano', il cui esito è il recupero [...] il complesso della sua opera; alla morte di É.-F.-D. Bréhier fu nominato membro dell'Accademia delle Scienze morali e politiche. Insieme all'insegnamento M. svolse un'intensa attività di saggista, drammaturgo, musicista e musicologo, conferenziere ...
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Economista, storico e teorico del marxismo (Cracovia 1881 - Lipsia 1950). Visse a Vienna, dove si laureò in legge nel 1908, e poi a Francoforte, insegnando economia politica all'università e collaborando [...] un'analisi volta ad identificare gli elementi contraddittorî interni al sistema, in contrapposizione sia alle interpretazioni "morali" del socialismo, che facevano leva sugli elementi di ingiustizia sociale, sia ad approcci meramente deterministici ...
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Monaco bretone (n. in Inghilterra 354 circa - m. forse presso Alessandria 427 circa); fu sullo scorcio del sec. 4º (forse attorno al 384) a Roma, che abbandonò (410: sacco di Alarico) con il monaco e discepolo [...] di s. Paolo, alcuni trattati teologici e ascetici, talora in frammenti. La dottrina di P. è moralismo ascetico-stoico: l'uomo può con le proprie forze morali osservare i comandamenti di Dio e salvarsi; la grazia gli è data soltanto per facilitare l ...
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FANTUZZI (Elefantucci, Elephantutius), Gaetano
Guido Fagioli Vercellone
Nato nell'avita villa di Gualdo presso Savignano sul Rubicone, in territorio riminese, il 1° ag. 1708, da Antonio conte di Primaro, [...] e da un Giacomo vescovo di Cesena dal 1677, del quale il F. apprezzava e conservava un manoscritto, Istruzioni e avvertimenti morali, canonici e politici, molto utili a chi vuol servire la corte romana (cfr. Ginanni, I, p. 198). I Fantuzzi godettero ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...