Burgenses
Emanuele Conte
Fra gli elementi più tradizionalmente 'medievali' della politica di Federico II vi fu l'incapacità di cogliere le potenzialità di sviluppo economico e sociale che il fenomeno [...] Ernesto Sestan (1950), secondo il quale "Federico non riuscì mai a capire le città come autonomi organismi politici, sociali, economici, morali; come dire che non riuscì a capire o a intuire una delle forze storiche più vive e possenti del suo tempo ...
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Movimento politico italiano fondato nel 1919 da B. Mussolini, giunto al potere nel 1922 e rimasto al governo dell’Italia fino al 1943.
Per estensione il termine indica movimenti e regimi sorti in Europa [...] e il successo del f. furono però poste dalla guerra e dalle sue conseguenze economiche, sociali, culturali e morali, che accelerarono violentemente la trasformazione della società e la crisi dello Stato liberale, suscitando nuove forze che non si ...
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ROSTOVTZEFF, Michael (XXX, p. 161)
Storico dell'antichità, morto a New Haven (Connecticut) il 21 ottobre 1952. Insegnò alla Yale University sino al 1939, poi (fino al 1944) fu direttore degli studi archeologici [...] 1956, pp. 65-73; P. Fraccaro, Commemorazione del socio straniero M. R., in Rendiconti dell'Accademia dei Lincei. Classe di scienze morali, serie 8ª, vol. XI (1956), pp. 184-191; A. Momigliano, In memoria di M.R., in Rivista Storica Italiana, LXV ...
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POLLINI, Girolamo
Ginevra Crosignani
POLLINI, Girolamo. – Nacque a Firenze, presumibilmente nel 1544, da «parenti nobilissimi» (Ghilini, II, 1647, p. 154).
La tradizionale opera sugli scrittori domenicani [...] -191v, in partic. c. 174v).
Pollini fu, dunque, di nobili natali, ma fu anche uomo di singolari doti morali e intellettuali. Si applicò allo studio delle belle lettere, facendo «meraviglioso profitto» sia nella filosofia sia nella teologia. Tuttavia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] in Storia dell’età barocca, cit., pp. 124 e 127-33). La sensazione che la traduzione tacitista del machiavellismo forniva sul piano morale, più ancora che sul piano etico-politico, era quella di una umanità e di una vita pubblica e privata viste alla ...
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ANGIOJ (Angioy), Gian Maria
Renzo De Felice
Nacque, secondo di quattro figli, a Bono il 21 ott. 1751 da Pier Francesco, nobile possidente, e da Margherita Arras. Persi in giovane età entrambi i genitori, [...] la carica di giudice della Reale Udienza. Sposò Annica Belgrano, dalla quale ebbe tre figlie.
Uomo di spiccate doti morali e intellettuali, aperto alle nuove esigenze sociali (fu, tra l'altro, proprietario illuminato e tentò con successo nelle sue ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] infatti che una r. implichi un concetto di Dio, abbia articoli di fede, comprenda azioni di culto, né forme di carattere morale; come massimo comune denominatore di ogni complesso chiamato r. si può ritenere il rapporto di un gruppo umano con ciò che ...
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Giurista e storico (Chemnitz 1632 - Berlino 1694). Fu il primo a insegnare in una università diritto naturale e delle genti (a Heidelberg dal 1661); fu quindi consigliere di Stato e storiografo regio a [...] : nella prima è elemento essenziale la coattività connessa con la sanzione in rapporto alla non osservanza della norma giuridica; nella morale invece non vi è coazione, e il rispetto della norma è rimesso alla coscienza. In Italia l'opera di P., che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] della fede i progressi materiali non generano più una decadenza morale, ma anzi insegnano a scorgere nella natura un disegno […] l’abito mentale scientifico, la misura dello scrittore e del moralista» (Saggi, a cura di M. Barenghi, 1° vol., 1995 ...
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BONGHI, Ruggiero
Pietro Scoppola
Nacque a Napoli il 21 marzo 1826 da Luigi, avvocato di origine bergamasca, e da Carolina de Curtis. Morto il padre nel 1836, il B. fu educato dal nonno materno Clemente [...] º nov. 1895 (ripubblicato in Rimpianti, Palermo 1903, pp. 1-46);Id., Il B. a Roma nel 1848. Nota letta... alla R. Acc. di scienze morali e politiche di Napoli, Napoli 1895 (poi ibid., pp. 47-59);F. Ermini, R. B., Prato 1895; R. De Cesare, R. B. nella ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...