Scienza che ha per oggetto lo studio dei fenomeni collettivi suscettibili di misura e di descrizione quantitativa: basandosi sulla raccolta di un grande numero di dati inerenti ai fenomeni in esame, e [...] medie aritmetiche dei caratteri fisici dei suoi componenti e lo stesso tipo possiede anche gli attributi medi intellettuali e morali.
In tempi più recenti la s. ha conosciuto un’espansione senza precedenti, considerando anche la tendenza moderna di ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] delle parti del giorno (Aurora, Crepuscolo, Notte, Giorno; le Ore).
Relative a risvolti filosofici, teologici, etici e morali del concetto di t., le raffigurazioni rivolte alle rappresentazioni delle età dell’uomo (le tre età), le rappresentazioni ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] alla parola. Se a ciò si aggiunge che, rispetto alla religione ebraica, le altre due fanno del proselitismo o un dovere morale (islam) o il fulcro su cui ruota l’intera dottrina (cristianesimo), si comprende come le lingue in cui si espongono le ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] della migliore tradizione illuministica. L’eredità di questa prosa fu raccolta da ➔ Giacomo Leopardi nello stile delle Operette morali.
Per fonetica, morfologia, sintassi e lessico, la lingua di Monti rappresenta in modo compiuto e controllato le ...
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BIONDELLI, Bernardino
Tullio De Mauro
Nacque a Verona il 14 marzo 1804. Dopo avere insegnato matematica, storia e geografia nelle scuole di Verona e di altre città del Veneto, si stabilì nel 1839 a [...] e liguri della parabola del figliuol prodigo,tratte dalle carte di B. B., in Mem. della R. Accad. dei Lincei, classe di sc. morali, s. 4, XV, 8 [1918], pp. 729-89; a pp. 775-76 elenco dell'altro materiale edito). Il B. stesso, mettendo a frutto ...
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I nomi deaggettivali, cioè derivati da aggettivi, sono anche detti nomi di qualità (per es., grandezza, verità, allegria). Essi non si differenziano nel significato dagli aggettivi da cui derivano, se [...] nomi derivati con il suffisso -ismo (e la sua variante colta -esimo) in genere esprimenti atteggiamenti morali o concezioni (moralismo, paganesimo, perbenismo, totalitarismo).
Rainer, Franz (1989), I nomi di qualità nell’italiano contemporaneo, Wien ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] sono in Giorgio Piside (sec. 7°) che canta nel nuovo verso (dodecasillabo b.) avvenimenti storici, controversie teologiche, argomenti morali e satirici. L’epigramma è trattato da Agazia e da Paolo Silenziario. La teologia si limita a controversie ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] , al compitare, e sillabare, e leggere», curando l’apprendimento ortografico e portando campioni di massime, proverbi e «favolette morali», secondo un’idea laica di educazione. E in un manuale d’istruzione per gli insegnanti insisteva che «le prime ...
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I complimenti sono atti linguistici con cui il parlante esprime ammirazione ed elogio nei confronti del destinatario, valutandone positivamente l’aspetto fisico, il carattere, il talento, gli oggetti posseduti, [...] ’età assumono significato diverso in società diverse. Nei paesi orientali, dove l’età avanzata è simbolo di saggezza e virtù morali, dire a un adulto che sembra più giovane o che non è cambiato nel tempo sarebbe offensivo, perché interpretabile come ...
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GALVANI, Giovanni
Francesca Brancaleoni
Nacque a Modena il 24 giugno 1806, figlio secondogenito di Giuseppe e Giuseppina Conti. Precocissimo, ancora fanciullo studiò la geometria, la retorica e la fisica, [...] a Modena il 19 apr. 1873.
Fonti e Bibl.: B. Veratti, Necrologia del conte comm. G. G., in Opuscoli religiosi, letterari e morali, s. 3, t. VII (1873), pp. 444 s.; P. Risi, Dei tentativi fatti per spiegare le antiche lingue italiche e specialmente l ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...