Tabu è una parola polinesiana («sacro, proibito»), spesso, ma impropriamente, pronunciata tabù, che designava originariamente una proibizione rituale riguardante oggetti o persone rivestiti di sacralità; [...] dall’una all’altra; inoltre, esso varia in ciascuna società nel tempo e attraverso le trasformazioni delle norme morali, culturali e sociali.
Le sfere semantiche più comunemente colpite da interdizione linguistica sono quelle magico-religiose, della ...
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MOSCATI, Sabatino (App. V, iii, p. 559)
Federico Mazza
Semitista, storico del mondo antico e archeologo, morto a Roma l'8 settembre 1997. Nel suo campo, è stato tra le personalità più eminenti del 20° [...] Mediterraneo Antico, 1998, pp. 1-8 e in Atti e Memorie dell'Accademia delle Scienze di Torino - Classe di Scienze Morali, 1999; e la sua biografia, a firma di F. Mazza, in Enciclopedia Archeologica, 1° vol., Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma ...
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GRASSI, Giuseppe
Claudio Marazzini
Nacque il 30 nov. 1779 a Torino da "poveri parenti", come si legge in una breve nota autobiografica pubblicata nel suo necrologio nell'Antologia di Firenze (1831), [...] francese.
Il 31 marzo 1816 fu eletto socio ordinario residente dell'Accademia delle scienze di Torino, nella classe di scienze morali, storiche e filologiche (tra gli accademici c'erano P. Balbo, G.F. Galeani Napione, G. Vernazza, G. Carena). Il 20 ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] un ordine simbolico, in un insieme di rappresentazioni e di pratiche rituali, che stabiliscono le diverse qualità (fisiche, psichiche, morali, sociali) di un uomo o di una donna, oltre che all’interno di un sistema normativo capace di fissare status ...
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PRINCIPI O PRINCIPI?
Si tratta di una coppia di ➔omografi.
• Prìncipi, con accentazione ➔sdrucciola, è il plurale del sostantivo maschile principe, che indica un titolo nobiliare, ma anche uno status [...] nel significato di ‘primo’
una teoria filosofica fondata su saldi principi
i tre principi della termodinamica
un giovane senza principi morali.
Storia
Le due forme sono omografe solo da quando, nel XX secolo, si è smesso di rendere nella grafia ...
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Concezione fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non oggettivo o assoluto, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (r. gnoseologico), sia dei principi e dei giudizi etici (r. [...] della conoscenza, ma anche quello dell’etica, dove si caratterizza per la negazione dell’esistenza di giudizi e principi morali validi in assoluto. Nel pensiero moderno il r. si ripropone soprattutto in connessione con lo scetticismo, come nel caso ...
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GRIMAL, Pierre
Paolo De Paolis
Latinista francese, nato a Parigi il 21 novembre 1912. Dopo aver compiuto gli studi presso l'Ecole normale supérieure, ha insegnato presso le università di Caen e Bordeaux, [...] critiche del De brevitate vitae (1959), della Phaedra (1965) e del De vita beata (1968), oltre che una concordanza delle opere morali (1965) e il volume Sénèque ou la conscience de l'Empire (1978). I rapporti fra Petronio e Lucano sono indagati in La ...
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Gli insulti sono parole ed espressioni cui si ricorre entro atti linguistici destinati a colpire e offendere l’interlocutore. Nel conflitto verbale, in cui rappresentano normalmente un punto di massima [...] del parlante (disgusto, sdegno, disprezzo, ecc.) sia una sua valutazione negativa del destinatario (di suoi aspetti fisici o morali, della sua provenienza, di persone o cose a lui collegate). Ma viene anche sottolineato come possa essere lo stesso ...
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CONGIUNTIVE, LOCUZIONI
Le locuzioni congiuntive sono sequenze formate da più parole che hanno, nel loro insieme, le stesse funzioni e gli stessi usi di una congiunzione
Sono arrivato, visto che hai [...] di fatto delle locuzioni congiuntive)
E poi che nullo / vivente aspetto egli molcea la cura /qui posava l’austero (U. Foscolo, Sepolcri)
Non vengono a capo, non ostante qualunque cura e diligenza vi pongano (G. Leopardi, Operette Morali). ...
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Linguista italiano (Milano 1922 - ivi 2021). Prof. di storia della lingua italiana a Milano, V. ha legato il proprio nome soprattutto all'esame dei dibattiti linguistici nella storia dell'italiano, sia [...] italiano, 1986), le indagini sulla lingua di Leopardi e di Manzoni (La lingua della prosa di G. Leopardi: le "Operette morali", 1992; La lingua di A. Manzoni - Giudizi della critica ottocentesca sulla prima e seconda edizione dei "Promessi Sposi" e ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...