Poeta tedesco (Halle 1711 - Laublingen 1781). Studiò teologia a Halle e divenne parroco a Laublingen. Nella storia della poesia il suo nome è legato a quello del più dotato J. I. Pyra. Inizialmente seguaci [...] und Damons (Lange) freundschaftliche Lieder che, non estranei all'influsso del pietismo, celebrano in clima pastorale classico sentimenti morali e religiosi, su tutti quello dell'amicizia. Da solo, con minor fortuna, L. pubblicò una traduzione delle ...
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Poeta (n. a Firenze dopo il 1271 - m. prima del 1316), figlio di messer Lambertuccio (m. 1304), mercante laniero, banchiere e guelfo di parte nera, anch'egli verseggiatore. Di Dino restano 22 componimenti, [...] dal poeta a Firenze. Ma alla notizia si dà generalmente scarso credito da parte degli studiosi. Suo figlio Matteo (1297 circa - 1348) è un tardo epigono dello stil novo; le sue rime amorose, morali e politiche non sono prive di grazia ed eleganza. ...
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LEM, Stanisław
Pietro Marchesani
Narratore e saggista polacco, nato a Leopoli il 12 settembre 1921. La quasi totalità dei suoi numerosi romanzi e racconti, come Astronauci (1951; trad. it. Il pianeta [...] . L. oltrepassa in essi i limiti convenzionali del genere science-fiction per l'attenzione ai problemi filosofici e morali posti all'uomo dalle possibilità dello sviluppo scientifico. Dall'intreccio dei motivi fantascientifici con la satira e l ...
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CARDONA, Maria
Renato Pastore
Nata nel 1509, da Giovanni di Cardona, conte di Avellino e da Giovanna Villamarino (sorella costei della più celebre Isabella di Sanseverino), la C. raccolse - alla morte [...] "ideale" della C.: vi appaiono esibite le sue virtù morali e intellettuali (soprattutto la temperanza, la grazia, l'umiltà), evidentemente nell'amplificazione di genere e certe sentenze morali, attribuite alle labbra della gentildonna (sulla virtù, ...
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trascendentalismo Movimento poetico e filosofico nordamericano che ebbe il suo centro nella Nuova Inghilterra nella prima metà del 19° secolo. Le sue origini risalgono al 1815, quando la Chiesa unitaria [...] trascendentale, che impronta di sé ogni altra realtà: in sostanza, fu una reazione al razionalismo e alle posizioni, anche morali, religiose e sociali che a esso più o meno direttamente s’ispiravano; e, insieme, un’esaltazione dell’individuo nei ...
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Scrittore svedese (Jönköping 1828 - Djursholm 1895). Giornalista militante, fautore delle idee liberali, deputato al parlamento (1870-72), accademico di Svezia (dal 1877), fu tra i più significativi esponenti [...] Riforma. Presente anche nella lirica, nella quale R. si rivela alunno di E. Tegner, la disamina dei problemi teologico-morali (Dikte, 1882; 1891). Tra gli scritti dottrinali ricordiamo Bibelns lära om Kristus ("La dottrina della Bibbia intorno a ...
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Uomo politico e letterato (Madrid 1581 o 1582 - ivi 1658); gentiluomo di camera di Filippo IV, principe di Squillace per il matrimonio con donna Anna de Borja, fu dal 1615 al 1622 viceré del Perù, ove [...] , tenuto in altissimo conto dai contemporanei: insipido e manierato nel poema eroico Nápoles recuperada por el rey don Alonso (1651), imitazione del Tasso; di fresca vena invece e di sana misura nei sonetti, nelle epistole morali e nelle liriche. ...
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VIDA, Marco Girolamo
Mario Marcazzan
Poeta, nato a Cremona nel 1485, morto vescovo di Alba il 27 settembre 1566. Dalla città natale, dove le tendenze umanistiche faticosamente si svolgevano dalle tenaci [...] l'argomento della Cristiade, atto a conciliare la profana raffinatezza della sua cultura umanistica con la fermezza della sua coscienza morale. Il poema lo tenne occupato per circa un decennio, e fu compiuto sotto il pontificato di Clemente VII, che ...
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MARCEL, Gabriel-Honoré
Vittorio STELLA
Filosofo e scrittore francese, nato a Parigi il 7 dicembre 1889; conseguì (1907) il diploma di studî superiori con una tesi, rimasta inedita, su Les idees métaphysiques [...] per il complesso della sua opera; alla morte di É.-F.-D. Bréhier fu nominato membro dell'Accademia delle Scienze morali e politiche. Insieme all'insegnamento M. svolge una varia attività di saggista, drammaturgo, musicista e musicologo, conferenziere ...
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CERESETO, Giovanni Battista
Francesco Muzzioli
Nacque ad Ovada (Alessandria) il 18 giugno 1816 da Tommaso, pittore, e da Cattarina Calcagno, e, compiuti i primi studi presso le Scuole pie, entrò nell'Ordine [...] giobertiano. I suoi scritti, quasi tutti collegati alla sua attività didattica, contengono spesso l'esortazione al risorgimento morale e civile degli italiani, e cenni negativi verso il clericalismo più conservatore e verso i gesuiti.
Nei Frammenti ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...