Scrittore norvegese (Kragerø 1895 - Fornebu, Oslo, 1946), giornalista (Vor Verden, 1923-29; Tidens Tegn, 1924-40) e saggista conservatore: Streiftog i digtning og taenkning ("Escursioni nella poesia e [...] occupazione nazista. I suoi romanzi e drammi (per es., Den forjaettede dag "Il giorno promesso", 1926; Duel, 1932; Allerede nu "Già ora", 1937) dibattono, su una prospettiva metafisica, i più vivi problemi morali e sociali fra le due guerre mondiali. ...
Leggi Tutto
Generale e scrittore italiano (Camerano Casasco 1875 - Milano 1948). Lasciò il servizio attivo nel 1919. Fece parte (dal 1937) dell'Accademia d'Italia. Autore di apprezzati volumi di storia e d'arte militare [...] racconti (tra questi La Terra, 1939) e un altro romanzo (Il mercante di sole, 1942). Fu anche autore di memorie e massime morali (Le massime e i caratteri, 1943; L'ombra sulla terra. Storia sentimentale di tempi feroci, 1945; ecc.). Postuma (1964) la ...
Leggi Tutto
Scrittore russo (Mosca 1925 - ivi 1981). Segnalatosi col romanzo giovanile Studenty ("Studenti", premio Stalin 1950), scrisse racconti (Pod solncem "Sotto il sole", 1959), imponendosi col romanzo Utolenie [...] anni Sessanta acquistò fama internazionale con una serie di romanzi nei quali vengono messe in risalto le scelte morali del singolo in un sistema dominato dal compromesso: Obmen ("Lo scambio", 1969), Predvaritel´nye itogi ("Conclusioni provvisorie ...
Leggi Tutto
Alberti, Leon Battista
Stefano De Luca
Un grande protagonista dell'Umanesimo
Leon Battista Alberti ebbe vasti e molteplici interessi. Appassionato di letteratura ma anche di matematica, scrittore e [...] , imprimendogli la forma che vuole, così l'uomo deve forgiare la propria vita, ricorrendo a tutte le proprie capacità morali, intellettuali e fisiche. L'uomo virtuoso, scrive Alberti, non rimane inerte di fronte alle avversità, "non si attrista in ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] , due sono i compiti primari dell'anima razionale: conoscere tutte le cose con la speculazione, e fissare i principî dell'azione morale (I, 3). Poiché, però, soltanto l'uomo ha il privilegio di cercare la sapienza, ne deriva che questa deve essere la ...
Leggi Tutto
Scrittore, pensatore, medico (Dordrecht 1670 - Hackney 1733). Nella sua opera più famosa, The fable of bees, or private vices, publick benefits (1714) M. sostenne che gli impulsi derivanti dal naturale [...] nel 1714 col titolo The fable of bees, or private vices, publick benefits, insieme al commento An inquiry into the origin of moral virtue e ampi Remarks a spiegazione di alcuni versi (tale ed. fu poi ampliata nel 1723; nel 1729 comparve un secondo ...
Leggi Tutto
Benedétti, Mario. − Narratore, poeta e saggista uruguayano (Paso de los Toros 1920 - Montevideo 2009). Direttore dal 1954 della rivista Marcha, tra le più influenti nel panorama culturale uruguayano, [...] , nelle sue opere analizza le piccole gioie e le miserie della vita quotidiana, le debolezze della classe media, le crisi morali di una generazione che ha vissuto i momenti più difficili della storia del suo paese. Tra le altre opere in prosa ...
Leggi Tutto
Poetessa svedese (Göteborg 1900 - Alingsås 1941). L'immoralismo eroico di Nietzsche, l'umanesimo socialisteggiante predicato da E. Blomberg e la psicanalisi formano il sostrato della sua opera lirica e [...] dell'albero", 1935); De sju dödssynderna ("I sette peccati mortali", 1941, postumo). L'urgenza di irrisolti problemi morali è eloquentemente illustrata nel romanzo autobiografico: Kris ("Crisi", 1934) e nell'allegoria politica alla Huxley, Kallocain ...
Leggi Tutto
GABRIELLI, Prudenza
Lucinda Spera
Appartenente a una illustre casata romana, nacque a Roma il 17 dic. 1654 da Mario (fratello del cardinale Giulio e parente di papa Clemente X) e Maddalena Falconieri, [...] , a partire dalla fine del Seicento, alla vita mondana e culturale.
Sposò il conte Alessandro Marescotti, uomo di grandi virtù morali, il quale, per motivi di successione, assunse il cognome dei Capizucchi. La G. si dedicò per molti anni unicamente ...
Leggi Tutto
(gr. αἱ Μοῖραι) Le dee del destino nella mitologia greca. In Omero la M. è una sola, ma già in Esiodo sono tre: Cloto, la ‘filatrice’ della vita; Lachesi, la ‘fissatrice della sorte’ toccata all’uomo; [...] cieca delle M. è come una forza che frena il potere degli dei, espressione della fissità delle leggi fisiche e morali, come appare in Eschilo, soprattutto nell’Orestea, e anche in Sofocle. Successivamente i Greci concepirono il destino come placabile ...
Leggi Tutto
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...