(App. IV, I, p. 548)
Giurista, morto a Roma il 21 maggio 1986. Nominato giudice della Corte costituzionale (14 maggio 1968), ha continuato a farne parte, anche oltre il termine ordinario di scadenza dall'ufficio, [...] Nel 1978 è stato insignito del premio nazionale Presidente della Repubblica dell'Accademia dei Lincei per la classe di scienze morali, storiche e filosofiche, nel 1984 del premio Capograssi per il diritto, e nel 1985 del premio Fiuggi.
La produzione ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] un ordine simbolico, in un insieme di rappresentazioni e di pratiche rituali, che stabiliscono le diverse qualità (fisiche, psichiche, morali, sociali) di un uomo o di una donna, oltre che all’interno di un sistema normativo capace di fissare status ...
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Magistrato e letterato (sec. 13º). Fu giudice a Brescia e rappresentò il Comune nei patti della Lega Lombarda del 1226 e 1231. Nel 1238 difese Gavardo contro Federico II e fu fatto prigioniero: nel 1243 [...] (1246), imitato in più lingue, oltre a cinque sermoni (inediti); i tre trattatelli ebbero larga diffusione e numerosi volgarizzamenti. Scrittore dominato da preoccupazioni morali, scarsamente originale, ma preciso e dotato di buona cultura latina. ...
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FANTUZZI (Elefantucci, Elephantutius), Gaetano
Guido Fagioli Vercellone
Nato nell'avita villa di Gualdo presso Savignano sul Rubicone, in territorio riminese, il 1° ag. 1708, da Antonio conte di Primaro, [...] e da un Giacomo vescovo di Cesena dal 1677, del quale il F. apprezzava e conservava un manoscritto, Istruzioni e avvertimenti morali, canonici e politici, molto utili a chi vuol servire la corte romana (cfr. Ginanni, I, p. 198). I Fantuzzi godettero ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] cui portata non è ben chiara, e che a nostro avviso non esclude la possibilità pur oggi di chiese in proprietà di enti morali laicali o di persone private; b) all'art. 9, che gli edifici aperti al culto siano esenti da requisizioni e occupazioni, e ...
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Poligrafo e poeta spagnolo, nacque ad Osuna in provincia di Siviglia il 12 giugno 1761. Laureatosi in diritto nell'università di Siviglia, fondò, insieme con Reinoso, Blanco White, Lista, la Academia de [...] un onorifico titolo nella curia pontificia. L'invasione francese gli fu causa di molti danni materiali e di dolori morali, poiché, pur parteggiando per la causa della libertà nazionale, ebbe di necessità ad acconciarsi alla dominazione straniera; il ...
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CORSETTO, Ottavio
Grazia Fallico
Nacque a Palermo nel 1538 da Giacomo, appartenente a una famiglia originaria di Noto e già illustre per nobiltà di toga (anche il nonno Antonio era stato un famoso giurista). [...] , nella quale ebbe modo di distinguersi non solo per la vastità e profondità della sua preparazione, ma anche per le qualità morali che lo portavano a professare un vero e proprio culto per la giustizia, simile in questo - come osserva il Baronio - a ...
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Siccardi, Giuseppe
Giurista e uomo politico (Verzuolo, Cuneo, 1802 - Torino 1857). Laureatosi in giurisprudenza a Torino, nel 1829 iniziò la sua carriera in magistratura. Nel 1840 fu nominato primo ufficiale [...] dell’autorizzazione governativa per l’acquisto e per l’accettazione di eredità e donazioni di beni stabili da parte di enti morali laici ed ecclesiastici, l’abolizione di alcune feste religiose. Il progetto venne diviso dalla Camera in tre leggi, che ...
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Il vocabolo indica tanto una categoria di atti giuridici, quanto un procedimento amministrativo tipico (procedimento autorizzatorio). Atti di autorizzazione si riscontrano in diritto costituzionale e in [...] dei casi, invalido o nullo; d) come condizioni di efficacia dell'atto (per es., molte delle autorizzazioni ad enti morali): mancando, l'atto non autorizzato rimane privo di effetti giuridici, in taluni casi è annullabile; e) come condizioni per ...
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VIERKANDT, Alfred
Giurista, nato ad Amburgo il 4 maggio 1867, attualmente professore emerito di filosofia e di sociologia all'università di Berlino; si è dedicato particolarmente allo studio della storia [...] municipali e statali. Die Stetigkeit im Kulturawandel (Lipsia 1908) viene fondata dal V. sull'uguaglianza delle disposizioni morali e delle doti spirituali dell'umanità. L'opera Grundlinien der Gesellschaftlehre (2ª ed., 1929) trovò il suo ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...