DELLA GHERARDESCA, Bonifazio
Christine E. Meek
Figlio del conte di Donoratico Giovanni (Ianni), nacque con ogni probabilità intorno al 1260, dall'antica e potente famiglia feudale toscana. Abracciata [...] presso il convento pisano di S. Caterina, nella cronaca del quale viene lodato per le sue qualità spirituali, morali e fisiche: "hic fuit nobilissima persona, tam corpore quani spiritu; et continentissimac vitae fuit; etiam valde sensatus". Nel ...
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Giornalista e uomo politico (Ancona 1871 - Roma 1941). Studioso di problemi sociali, amministratore (1898) e quindi direttore (1900) del Corriere della sera, ne fece uno dei più diffusi e autorevoli giornali [...] al giornale da lui diretto una linea politica fondata sull'antigiolittismo (vide nel Giolitti mancanza di idealità politiche e morali e assenza di senso dello stato) e sul liberismo economico. Nel 1915 portò un contributo forse decisivo alla causa ...
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Scrittore bizantino (sec. 7º); nato in Egitto, fu a Costantinopoli prefetto e segretario imperiale. Scrisse Περὶ διαϕόρων ϕυσικῶν ἀπορημάτων καὶ ἐπιλύσεων αὐτῶν ("Intorno a diverse difficoltà naturali [...] ἱστορία ("Storia universale") sul regno dell'imperatore d'Oriente Maurizio (582-602), importante anche perché ricca di notizie sui Persiani e sugli Slavi. Ci resta inoltre una raccolta di lettere, divise in tre sezioni ("morali, rustiche, amatorie"). ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Luca Cagnazzi de Samuele
Francesco Di Battista
Questo economista pone un problema storico rilevante: in che senso possiamo considerarlo un economista di transizione? E dunque più in generale: con quali [...] 333; Analisi dell’economia privata e pubblica, 1830, pp. 118-19). Anche le posizioni di politica economica appaiono influenzate dalla morale: la parola d’ordine liberista di Jean-Claude-Marie-Vincent de Gournay è fatta propria «ne’ limiti dell’onesto ...
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Shakespeare, William
Rosa Maria Colombo
Il creatore del teatro moderno
Poeta e drammaturgo inglese di assoluta grandezza, Shakespeare compendia in sé un’epoca di feconda creatività teatrale, la cosiddetta [...] sia dall’ortodossia religiosa medievale sia dalle regole del dramma classico. La sua opera esprime le crisi intellettuali e morali del suo tempo, legate alla visione di un mondo tutto umano, critico del senso provvidenziale della storia e ribelle ...
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Filosofo inglese (Clapham, Londra, 1846 - Oxford 1924). Influenzato da T. H. Green, lettore e ammiratore di Hegel, con Bosanquet e McTaggart tra i maggiori esponenti del neo-idealismo inglese, propose [...] di J. S. Mill e dei positivisti inglesi, sia contro il formalismo dell'etica kantiana; B. riteneva che i doveri morali non derivassero dalla natura del singolo individuo ma dal suo ruolo e dalla sua funzione nella società. In Principles of logic ...
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Letterato (Botticino 1791 - Brescia 1843). Conobbe, giovanissimo, U. Foscolo, con il quale ebbe poi frequenti contatti; fu in relazione con V. Monti. Redattore e segretario della Biblioteca italiana (1818), [...] a Gaesbeek, presso Bruxelles; tornò a Brescia nel 1838. I suoi saggi (Dei Promessi Sposi di A. Manzoni, 1831; Considerazioni morali sull'Ortis, pubbl. postumo negli Scritti, a cura di N. Tommaseo, 1860) lo pongono tra i maggiori critici italiani del ...
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Economista italiano (Torino 1899 - Milano 1998); prof. nell'Istituto sup. di commercio di Bari e dal 1934 nell'univ. Bocconi di Milano, in cui ricoprì anche la carica di rettore (1945-52). Svolse ricerche [...] la Costituente (1945-47). Socio nazionale dei Lincei (1957); nel 1954 gli venne attribuito il premio Einaudi per le scienze morali. Opere principali: Le teorie monetarie e il ritorno all'oro (1928; n. ed. 1964); Dinamica economica (1932); La politica ...
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Poeta (Ferrara 1705 - ivi 1788), appartenente alla famiglia ducale. Ricco, non ambizioso, visse una vita semplice e solitaria dedita agli studî e alla pietà. Dopo giovanili rime amorose, bernesche, pastorali, [...] furente magnanimità che fa sentire vicino il Romanticismo. Per la loro lugubre tristezza lo preannunciano anche le 12 Visioni sacre e morali, l'opera più nota di V., cominciate nel 1749, terminate nel 1766, ma poi corrette per tutto il resto della ...
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Mistica spagnola (Agreda 1602 - ivi 1665). Entrata giovanissima tra le clarisse del convento dell'Immacolata Concezione di Agreda, ne fu ben presto nominata badessa. È nota soprattutto per la sua opera [...] un decreto della S. Congregazione dell'Indice (1681), poi ritirato. Notevole, anche da un punto di vista letterario, la sua corrispondenza con Filippo V su argomenti ascetici, morali e politici. Nel 1747 fu introdotto il processo di beatificazione. ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...