Storico della filosofia italiano (Modena 1878 - Roma 1948); prof. (dal 1922) di storia della filosofia nell'univ. di Pavia, fu costretto (1938) per le leggi antiebraiche a ritirarsi dall'insegnamento. [...] studî di storia della filosofia, particolarmente competente nel campo del pensiero greco (i sofisti, Platone, ecc.), sostenne (Sceptica, 1921) un radicale scetticismo, che però riteneva compatibile con una professione di fede nelle verità morali. ...
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DE VICO, Francesco
Giuseppe Monaco
Nacque a Macerata il 19 maggio 1805 dal conte Pietro De Vico Ubaldini e dalla contessa Amalia Archinto di Milano. Compì regolarmente i primi studi presso il convitto [...] liceali presso il convitto degli scolopi di Siena. Nel dicembre 1823 entrò nella Compagnia di Gesù dove, per le doti morali e per le capacità nei lavori letterari, gli venne affidato, prima che finisse il noviziato, l'insegnamento della grammatica ...
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Scrittore e giornalista italiano (Novara 1909 - Milano 1967). Inviato speciale di varî giornali, poi redattore del Corriere della sera, di cui curò la pagina letteraria settimanale, trasse dai suoi molti [...] 1953; Giornale indiano, 1955; La Cina è vicina, 1957; ecc.), alieni da ogni facile colorismo e attenti agli aspetti morali e sociali dei singoli paesi. Ha scritto anche racconti e romanzi (Memolo, 1929; Radiografia di una notte, 1932; Storie crudeli ...
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Economista e filosofo ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1929 - ivi 2000). Vincitore del premio Nobel nel 1994 (con J. Nash e R. Selten) per la sua "analisi pionieristica degli equilibri nella [...] . Contributi sostanziali ha pure fornito all'elaborazione di una teoria etica in grado di spiegare le preferenze morali individuali alla luce degli aspetti universalistici scaturiti dai principi di razionalità e utilità sociale.
Vita e pensiero ...
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CAPRA, Orazio Claudio
Franco Barbieri
Nato a Vicenza nel 1723 da Gaetano e da Teresa Sale, è detto, dall'amico concittadino Arnaldo Arnaldi Tornieri, "angelo di costumi e letterato di merito" (Rumor, [...] Da Schio e ripreso dal Rumor, indica però soltanto rime ed elogi occasionali, frammezzo a lettere istruttive, esortazioni morali e perfino discorsi filosofico-edificanti rivolti in genere ai fedeli, ai preti o, specificamente, ad una figlia monaca ...
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Faure, Élie
Altiero Scicchitano
Critico e storico dell'arte francese, nato a Sainte-Foy-la-Grande (Gironde) il 4 aprile 1873 e morto a Parigi il 29 ottobre 1937. Nel corso di una riflessione estetica [...] , viste non solo nella loro singolarità, ma anche come espressione sublimata di un contesto e delle sue tensioni morali e sociali, intuì fin dal 1920 le potenzialità del cinematografo, sul cui schermo ritenne prodursi la fusione quasi miracolosa ...
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Nesbø, Jo. – Scrittore, musicista e attore norvegese (n. Oslo 1960). Laureatosi presso la Norwegian School of Economics and Business Administration in Economia, dopo aver lavorato come giornalista freelance [...] alla serie del detective Harry Hole, antieroe tormentato e violento ma dotato di grande abilità investigativa ed elevati standard morali. Scrittore in grado di comporre vicende complesse e ambiziose, giocate sul filo della tensione estrema, N. ha ...
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Economista (Parigi 1896 - ivi 1978), prof. nell'École libre des sciences politiques (1930-40) e nell'Institut d'études politiques (1945-48); ha rappresentato la Francia alla Conferenza delle riparazioni [...] di giustizia della CECA (1952) e giudice della Corte di giustizia delle Comunità Europee. È stato membro dell'Accademia di scienze morali e politiche (dal 1944), dell'Accademia di Francia (dal 1964) e socio straniero dei Lincei (1957). Fin dai primi ...
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Prosatore polacco (Varsavia 1935 - ivi 2014). Nei suoi racconti, a partire dalla prima raccolta Ten stary złodziej ("Quel vecchio furfante", 1958), e nei successivi volumi (tra cui Opoviadania wybrane [...] città (Varsavia) servendosi del linguaggio tratto dai più diversi ambienti sociali, sempre con uno sguardo attento ai problemi morali ed esistenziali dei Polacchi sotto il regime comunista. Nei due volumi di Report o stanie wojennym ("Rapporto sullo ...
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Attrice e direttrice di compagnie teatrali (Reichenbach, Sassonia, 1697 - Laubegast, Dresda, 1760). Attiva dal 1717 in compagnie girovaghe insieme a Johann Neuber (1697- 1759), che sposò l'anno successivo, [...] del dramma regolare, concepito sul modello delle opere classiche francesi, ad abolire l'improvvisazione, a elevare le condizioni morali e sociali degli attori. Le sue innovazioni furono accolte con favore. Ma poi la concorrenza del teatro d'opera ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...