Scrittore cinese (Hedong, Shanxi, 773 - Liuzhou, Guangxi, 819), fu governatore di Liuzhou (dall'815). Il suo Yongzhou baji ("Otto cronache di viaggio a Yongzhou") è considerato un modello del genere descrittivo; [...] i suoi scritti allegorici o favole morali, influenzati dal classico taoista Zhuangzi, godono di costante popolarità. ...
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Scrittore e poeta spagnolo (Amusco forse 1412 - Toledo 1490 circa). Partecipò attivamente alla agitata vita politica del tempo. Il suo Cancionero comprende 108 composizioni, di carattere amoroso, di imitazione [...] gallego-portoghese, familiari e d'occasione, giocose, morali. La morte del marchese di Santillana gli ispirò una canzone allegorica in forma di visione, il Planto de las Virtudes, e una Poesía por el magnífico señor don Íñigo López de Mendoza. La sua ...
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Scrittore russo (Petrovskoe, Tula, 1884 - Mosca 1938). Autore di numerosi racconti, spesso satirici, rappresentò non senza qualche accento nostalgico la Russia prerivoluzionaria nell'ampio romanzo-epopea [...] Rus´ (5 voll., 1922-36). Ritrasse con amaro realismo le condizioni morali della vita sovietica nel suo romanzo più famoso, Tovarišč Kisljakov ("Il compagno K.", 1930, noto anche col sottotitolo Tri pary šelkovyck čulok; trad. it. Tre paia di calze di ...
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Umanista (Padova 1370 circa - Pinerolo 1429). Nel groviglio politico del primo Quattrocento, sognò la tranquillità degli studî sotto la protezione d'un principe: servì pertanto i Carraresi, l'imperatore [...] Sigismondo, infine il duca di Savoia. Lasciò due trattati morali e interessanti epistole. ...
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Scrittrice italiana (Ventimiglia 1907 - Sestri Levante 1991). Esordì con il romanzo Disordine (1932), cui seguirono, fra gli altri,Trent'anni (1941), Stagioni (1946), La guerra è stupida (1949), dove una [...] delicata sensibilità femminile si fa eco delle inquietudini morali del nostro tempo. Tra le opere successive: La violenza (1967), Una lunga confessione (1971), Irene muore (1974), La sconosciuta (1978). ...
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Verseggiatore (Firenze 1384 - ivi 1448); araldo dei Signori sino al 1442 (anno in cui, pur conservando il titolo, fu sostituito nella sua carica a causa di una grave infermità), scrisse apprezzabili rime [...] d'amore per commissione, poesie politiche, morali, giocose e una Rappresentazione sul dì del giudizio, artisticamente poverissima, alla quale lavorò anche F. Belcari. ...
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CAMPANILE, Giuseppe
Gaspare De Caro
Scarse notizie biografiche rimangono di questo poligrafo salernitano del sec. XVII, prevalentemente derivate dalla Biblioteca napoletana del contemporaneo Nicolò [...] a Diano, in Principato Ultra; la data di nascita non è nota: peraltro un ritratto, pubblicato nel frontespizio dei suoi Dialoghi morali, suggerisce che nel 1666 doveva essere in età vicina ai cinquanta anni. Visse a Napoli e fu ascritto all'Accademia ...
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Poeta spagnolo (prima metà sec. 14º), nato forse ad Alcalá de Henares, arciprete di Hita (prov. di Guadalajara); autore del Libro de buen amor (1334 circa), opera di complessa fusione di elementi burleschi, [...] allegorici e lirici, digressioni morali, esempî e apologhi, reminescenze latine classiche e medievali; il Libro dal punto di vista della tecnica è una giustapposizione di una parte legata al "mester de clerecía" e a forme elaborate di lirica, e di un ...
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Scrittore (Parigi 1707 - ivi 1777), figlio di Prosper, detto Crébillon fils. Fu autore di racconti e romanzi licenziosi che ebbero molto successo, come L'Écumoire (1733), Le Sopha (1745), ma che, per le [...] loro audacie politiche e morali, condussero C. in prigione e in esilio, anche se per brevi periodi. Con uno stile sempre elegante, e con garbata disinvoltura, scrisse altri racconti dialogati: La nuit et le moment (1755) e Les hasards du coin du feu ...
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Filosofo italiano (Francavilla a Mare 1844 - Napoli 1922). Nel 1885 successe nell'univ. di Napoli a F. Fiorentino, di cui proseguì la tradizione neokantiana; socio nazionale dei Lincei (1907). Opere principali: [...] Le forme dell'intuizione (1881); Le idee morali in Grecia prima d'Aristotele (1882); Coscienza, volontà, libertà (1884); L'idealismo indeterminista (1898); Il materialismo psicofisico e la dottrina del parallelismo in psicologia (1901), l'opera più ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...