Letterato (Palermo 1535 o prima - ivi 1593). Notaio, ebbe numerose cariche pubbliche che gli attirarono invidie e inimicizie, da cui fu travagliato a più riprese fino alla tragica morte. Oltre a rime e [...] a scritti morali, tra cui gli Avvertimenti cristiani (post., 1896), documento significativo del modo di pensare dell'epoca, lasciò scritti linguistici (Annotazioni, post., 1601, al Compendio di M. Troiano tratto dalle Osservazioni della lingua ...
Leggi Tutto
Cittadino fiorentino (sec. 14º), ricordato in documenti tra il 1347 e il 1370, figlio del giurisperito Pace (v.) di messer Iacopo da Certaldo. Lasciò un Libro di buoni costumi (pubbl. 1921), contenente [...] una serie d'ammaestramenti morali, in parte estratti da opere consimili, in parte originali e di notevole interesse come documento del costume di quel secolo. ...
Leggi Tutto
Scrittore e teologo siriaco, detto "il sapiente persiano" (m. poco dopo il 345, forse martire nella persecuzione di Sapore II), il più antico di cui possediamo gli scritti (23 "Dimostrazioni", taḥwiyātā, [...] brevi trattati su temi morali, liturgici, biblici o apologetici), noti dapprima in versione armena e attribuiti a Giacomo di Nisibi, ma rivendicati ad A. dalla scoperta (W. Cureton, 1855) del testo originale, in cui ad A. è dato anche il nome di ...
Leggi Tutto
Scrittore italiano (Bologna 1891 - Monza 1985). La sua vasta produzione comprende poesie, romanzi, opere di teatro, saggi storici e critici. Al centro ideale della sua opera sta l'ampia trilogia romanzesca [...] di teatro (Amleto, 1923, n. ed. Amleto 1918, 1957; L'alba dell'ultima sera 1949, ecc.); saggi storici, critici e morali (La congiura di don Giulio d'Este, 2 voll., 1932; Confessioni letterarie, 1932; Gioacchino Rossini, 1941; Nel fiume della storia ...
Leggi Tutto
Talmudista ebreo (Salonicco 1500 - Gerusalemme 1580 o 1585), a Ṣafèd dal 1518, autore del Qiryat sēfer (1551), un commento alla Bibbia, al Talmūd e a passi difficili di Maimonide, nonché di un'opera sui [...] principî religiosi e morali e di una raccolta di responsi giuridici. ...
Leggi Tutto
Narratore croato (Vinkovci 1858 - Koprivnica 1906). I suoi racconti (Biser Kata, 1887; Proletarci, 1888) e romanzi (Mrtvi kapitali "Capitali morti", 1889; Medju svijetlom i tminom "Fra la luce e le tenebre", [...] 1891) raffigurano le condizioni sociali e morali della Slavonia dei suoi tempi. ...
Leggi Tutto
Califfo abbaside (m. 1225); figlio di an-Nāṣir, gli succedette alla sua morte (1225), ma morì pochi mesi dopo. Il suo breve passaggio sul trono, benché politicamente insignificante, è celebrato dagli storici [...] musulmani per le alte qualità morali del califfo. ...
Leggi Tutto
Teologo ebreo spagnolo (m. 1340), attivo a Saragozza, dove scrisse un importante commento al Pentateuco (1291), in cui tra le diverse interpretazioni viene privilegiata quella cabalistica. Commentò anche [...] altri libri biblici e fu autore di testi omiletici, morali e mistici. ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico italiano (Maratea 1839 - Roma 1914). Sacerdote (1869) a Cosenza, fondò (1876) Il monitore ecclesiastico per la raccolta e la divulgazione degli atti della Santa Sede. Vescovo di Conversano [...] (1881), fu nel 1901 creato cardinale. Studioso di teologia morale e di diritto (Consultazioni morali-canonico-liturgiche, 1893; Questioni teologico-morali, 1907; Questioni canoniche, 1908), ebbe parte nella codificazione del diritto canonico ...
Leggi Tutto
Nome dato (a partire dal sec. 15º) a Vincentius magister (pol. Mistrz Wincenty), cronista polacco (Kargów, Opatów, 1160-61 - convento di Jędrzejów 1223), vescovo di Cracovia (dal 1208). Autore di una Cronaca [...] che, con intendimenti didattici e morali, racconta, in un latino artificioso, la storia polacca dalle origini sino al 1206. ...
Leggi Tutto
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...