Agitatore politico e critico letterario romeno (Slavjanka, Char'kov, 1855 - Bucarest 1920). Detto anche Ion Gherea, il suo vero nome era Solomon Katz. In Russia, prese parte a moti rivoluzionarî, per cui [...] le condizioni della classe contadina in Romania, alla luce del marxismo. Propugnò un'arte a fini sociali e morali, militante e realistica, in opposizione all'imperante estetica "metafisica", idealistica, di Maiorescu e del gruppo di "Junimea". Come ...
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Poeta inglese (n. Lydgate, Suffolk, 1370 circa - m. dopo il 1451). Monaco benedettino a Bury St. Edmunds, fu scrittore fecondissimo; durante il regno di Enrico VI fu poeta di corte. Seguace dichiarato [...] ), Troy book (1412-20), The story of Thebes (1420 circa); opere di devozione: The life of Our Lady (1420 circa); inoltre vite di santi, allegorie, opere morali e filosofiche. Tra le poesie brevi è notevole per vivacità e umorismo London Lackpenny. ...
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Notaio, cronista e poeta (Bologna 1351 - ivi 1426). Compiuti gli studî giuridici, partecipò attivamente alla vita politica di Bologna aderendo al partito favorevole alla Chiesa e ricoprendo numerose cariche [...] dal sec. 8º alla fine del Trecento, si estende a narrare fatti cui ha partecipato di persona o che ha visto svolgere sotto i suoi occhi, giudicando con sufficiente serenità. Compose anche poesie morali e d'amore, per lo più in forma di ballate. ...
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Sviluppo, antropologia dello
Mariano Pavanello
L'incontro tra sviluppo e antropologia
La nozione di sviluppo è uno dei grandi miti della seconda metà del 20° sec., così come quella di progresso lo è [...] definisce il "populismo sviluppista" degli attori della cooperazione internazionale. In particolare, è necessario smascherare quegli orientamenti morali o politici per cui lo sviluppo è inteso come inerente il "bene" degli altri ("paradigma altruista ...
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FRISCHLIN, Nikodemus
Giuseppe Zamboni
Nato nel 1547, morto nel 1590: è l'ultimo umanista notevole della Germania del sec. XVI. Professore all'università di Tubinga, poeta laureato e comes palatinus, [...] poema epico biblico Hebraeis (scritto nel 1590, pubblicato nel 1599), né nelle elegie, zeppe di erudizione storica e di sentenze morali, né nelle poesie latine, che sono, a eccezione di quelle in cui esprime con vigore passioni momentanee o descrive ...
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FREJKA, Jiři
Angelo Maria RIPELLINO
Regista e teorico teatrale cèco d'avanguardia, nato il 6 aprile 1904. Direttore artistico del teatro Vinohrady (Praga).
Cominciò in quel Teatro Liberato che si proponeva [...] egli lotta contro le convenzioni e il falso tradizionalismo e concepisce lo spettacolo come scuola di virtù civili e tribuna di grandi idee morali e politiche. Sottolinea nella messinscena il rapporto del testo alla nostra epoca e all'uomo moderno. ...
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GALLUPPI, Pasquale
Mario Di Napoli
Nacque a Tropea il 2 apr. 1770 dal matrimonio fra i cugini Vincenzo e Lucrezia Galluppi, appartenenti rispettivamente al ramo siciliano e al ramo calabrese della famiglia, [...] 1912, pp. 129-152; G. Gentile, P. G. giacobino?, in Rass. stor. del Risorgimento, I (1914), pp. 389 ss.; D.A. Cardone, La morale e il diritto nel pensiero di P. G., in Riv. internaz. di filosofia del diritto, XI (1931), pp. 407-438, poi in Diritto e ...
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L'Ottocento: biologia. L'antropologia fisica
Renato G. Mazzolini
L'antropologia fisica
È difficile concepire una dissonanza maggiore tra quanto affermò il farmacista e naturalista Julien-Joseph Virey [...] che né l'anatomia, né la fisiologia può giustificare di collocarli al di sotto degli Europei da un punto di vista morale o intellettuale. Allora, come è possibile negare che la razza etiopica è capace di incivilimento? Ciò è altrettanto falso come lo ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Il contesto intellettuale: la conoscenza della natura nel neoconfucianesimo
Yung Sik Kim
Il contesto intellettuale: la conoscenza della natura nel neoconfucianesimo
Il [...] d'azione per l'educazione di sé in senso morale; in particolare, emerse come idea filosofica centrale del neoconfucianesimo fasi erano dotati non soltanto delle proprietà di vita, mente e morale, ma anche di materia, ed erano inerenti a ogni cosa al ...
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CONCINA, Daniele
Paolo Preto
Nato a Clauzetto (Udine) il 2 ott. 1687 da Pietro e Pasqua Cecconia, dopo i primi studi a San Daniele del Friuli e a Invelino di Carnia, frequentò il collegio dei gesuiti [...] e dei philosophes parigini; il C. non fece in tempo a vedere anche in Italia la vittoria dell'"empietà" e della "morale rilassata". Logorato da una vita intensa e spesa senza risparmio, morì nel suo convento del Rosario alle Zattere in Venezia il 21 ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...