Chierico (sec. 11º) e maestro nella scuola vescovile, scrisse per primo un commentario all'Egloga di Teodulo, con interpretazioni allegoriche e morali, che godette di larga diffusione nel Medioevo. ...
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Scrittore greco (Scopelo 1714 - Monte Àthos 1784). Si ritirò monaco sul monte Àthos nel 1757, dopo una vita avventurosa. Scrisse poemetti morali: Lo specchio delle donne (1766), Il giardino delle Grazie, [...] i Diari della Dacia, e ῎Ανϑη νοητά (inedito), sui monasteri dell'Àthos ...
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Scrittrice di origine irlandese (Walpole, Massachusetts, 1912 - Dublino 1996). I rapporti coniugali e familiari, la religione e il sesso, i valori morali e il perbenismo piccolo-borghese della provincia [...] irlandese sono analizzati con squisita sensibilità e pungente ironia nei suoi racconti, una sorta di "commedia umana" in miniatura che dà un quadro straordinariamente vivo della vita irlandese e delle ...
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PSICOLOGIA SOCIALE
Luciano Arcuri
. Benché si ritrovino alcuni temi d'indubbio interesse psicosociale nella speculazione filosofica e nelle tradizionali discipline morali, si può collocare la nascita [...] della p. s. come disciplina dotata di una sua autonomia teorico-concettuale all'incirca nei primi anni del Novecento. Sono numerose ovviamente, soprattutto nel primo periodo di sviluppo della disciplina, ...
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Notaio e poeta genovese (sec. 13º). Celebrò in esametri la vittoria dei Genovesi sulla flotta di Federico II, e scrisse alcune favole morali in versi. ...
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Filosofo francese (Montrouge 1845 - Parigi 1921); prof. dal 1888 di storia della filosofia moderna alla Sorbona, presidente dcll'Accademia di scienze morali e politiche, membro dell'Accademia di Francia; [...] umana: ciò che, visto dal di fuori, è contingenza, guardato dal di dentro della nostra coscienza, o meglio della nostra volontà morale, è libertà, sforzo di superare quello che si è per realizzare quello che si deve essere. In tal modo la filosofia ...
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Prosatore ed ecclesiastico (Valenza 1608 - ivi 1661 circa); canonico e vicario generale della cattedrale di Valenza. Oltre a varie opere teologiche e morali in latino, scrisse Misceláneas predicables y [...] morales (1687). Incline al più esasperato concettismo, contribuì alla diffusione del cattivo gusto letterario ...
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Scrittrice francese (castello di Zuylen, presso Utrecht, 1740 - Colombier, presso Neuchâtel, 1805). Compose novelle e romanzi (il più noto: Caliste, 1787), riflessioni morali e politiche, opere drammatiche [...] e poesie. Donna di molto spirito, ebbe grande influenza sulla formazione intellettuale di Benjamin Constant ...
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Suicidio
Realino Marra
Suicidio e scienze sociali
Nella cultura occidentale, dall'antichità fino a tutto il Settecento, il suicidio è stato oggetto prevalentemente di valutazioni giuridiche, morali [...] intermedi tra l'individuo e lo Stato, con la conseguenza di privare ampi settori della vita sociale di orientamento e disciplina morali.
È dunque necessario che si creino di nuovo dei centri di solidarietà, così che tra gli uomini possano tornare a ...
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dono
Calogero Colicchi
Ha quasi sempre il significato proprio di " cosa donata ", con riferimento sia a oggetti materiali, sia a cose morali o spirituali. Infatti, in Pd V 19, il libero arbitrio è definito [...] il maggior don che Dio per sua larghezza / fesse creando; dono è chiamato ironicamente il sangue ferrarese, sparso da Alessandro Novello, vescovo di Feltro (IX 59); dono è quello che di sé può fare all'amante ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...