Orafo e scultore (n. fine sec. 14º - m. poco prima del 1462), il più importante orafo abruzzese del secolo, forse di cognome Gallucci. Le sue prime opere (ostensorio di Francavilla a Mare, 1413; ostensorio [...] subì l'influsso dell'arte toscana, specialmente di L. Ghiberti (croci di Guardiagrele, 1431; L'Aquila, 1434; e Monticchio, 1436; soprattutto, paliotto della cattedrale di Teramo, 1433-48). Unico dipinto noto è la tavoletta firmata con la Madonna ...
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FORTUNATO, Giustino
Toni Iermano
Nacque a Rionero in Vulture (Potenza) il 20 ag. 1777 da Cherubino e da Emanuela Pessolano.
Originaria di Giffoni Vallepiana, nell'entroterra salernitano, la famiglia [...] fortuna familiare nasceva dall'industria del bestiame e dal fitto, "l'una e l'altro indefessamente, personalmente praticati prima in Monticchio, poi, dal 1784 al 1839, a Gaudiano, in fine dal '15 al '49, in Lagopesole" (G. Fortunato junior, 1931, pp ...
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Scrittore e uomo politico italiano (Rionero in Vulture 1848 - Napoli 1932), nipote del precedente; uomo di destra, legato politicamente al Sonnino, fu deputato dal 1880 al 1909, e senatore dal 1909. Prosatore [...] anche in una serie di lavori storici (S. Maria di Vitalba, 1898; Rionero medievale, 1899; La Badia di Monticchio, 1904; ecc.), oltre a ispirare vivaci studî geologici, economici e storiografici, impose alla classe politica il problema meridionale in ...
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CORTESE, Emilio
Alfredo Iacobacci
Nacque ad Alessandria il 25 sett. 1856, da Francesco e da Anna Castelli. Dopo che il padre, generale medico, venne trasferito a Roma, si laureò in ingegneria civile [...] ferr. attraverso lo stretto di Messina, in Giorn. dei Lavori Pubblici, Roma 1883; Irrigazione delle Puglie, serbatoio di Monticchio sull'Ofanto, Roma 1886; Appunti geologici sull'isola di Madagascar, in Boll. d. R. Comit. geolog. ital., XVIII ...
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BALDOVINO
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Probabilmente di origine normanna, come dimostrerebbe il suo nome, sarebbe stato fatto vescovo di Melfi anteriormente al 1050, se è vera la notizia, riferita dall'Araneo (pp. 109 s., ove, [...] 1717, coll. 922-924; G. Araneo, Notizie storiche della città di Melfi,Firenze 1866, pp. 109 s. 141; G. Fortunato, La Badia di Monticchio: Trani 1904, p. 353; F. Carabellese, L'Apulia e il suo Comune nell'alto medioevo, Bari 1905, p. 242; F. Chalandon ...
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BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] in commenda nel 1593 e nel 1595 (una era l'antichissima e celebre abbazia di S. Vincenzo al Volturno presso Monticchio) da un altro congiunto, il cardinale Altemps. È Filippo che lo persuade a non rinunciarvi (altri avrebbero sfruttato allo stesso ...
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LANCIA (Lanza), Galvano
Aldo Settia
Nipote ex fratre, piuttosto che figlio (come sostengono alcuni), di Manfredi (II) Lancia, marchese di Busca; certo figlio di una Beatrice, signora di Paternò, della [...] e Santa Cecilia, presso Eboli; in Basilicata dominò su Tolve, Rapolla, Muro Lucano, Montalbano Ionico e Acerenza nonché su Monticchio, tolto al monastero di S. Michele al Vulture. Egli contravvenne così in più di un caso alla politica di favore ...
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CARAFA, Oliviero
Franca Petrucci
Del ramo dei Carafa della Stadera, figlio di Francesco e di Maria Origlia, nacque nel 1430 e fu il successore del grande e potente Diomede, come capo della nobile famiglia [...] , in Napoli nobilissima, I (1892), pp. 11-14; F. Carabellese, La Puglianel secolo XV, Bari 1901, p. 17; G. Fortunato, La badia di Monticchio, Trani 1904, pp. 237-39, 241; M. L. Celier, Alexandre VI et la réformede l'Eglise, in Mélanges d'arch. et d ...
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