Filologo italiano (Cremona 1886 - Lido di Lavinio 1967). Insegnò filologia romanza (dal 1925) a Friburgo, poi a Milano e infine a Roma. Scolaro di F. Novati, del quale condusse a termine Le origini (1926) della vallardiana Storia letteraria, derivò dal maestro il metodo dell'indagine scientifica e il garbo dell'esposizione storica. Condirettore degli Studi medievali e degli Studi romanzi, direttore ...
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Filologo, morto a Roma il 28 maggio 1942.
Bibl.: F. Neri, Ricordo di G. B., in N. Antologia, 16 giugno 1942; A. Monteverdi, in Annuario della R. Università di Roma, 1944-45, p. 291 segg.; id., in Giorn. [...] stor. d. lett. ital., CXIX (1942), pp. 97-104; cfr. anche Ann. della R. Accademia d'Italia, IV (1931-32), con cenni bibliografici ...
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FELICE
Paolo Radiciotti
Grammatico, fiorì a Pavia nella seconda metà del sec. VII, al tempo del re dei Longobardi Cuniperto (unico sovrano dal 688 al 700). Principale fonte su di lui è Paolo Diacono, [...] I, München 1911, p. 259; G. Manacorda, Storia della scuola in Italia, I, Palermo 194, pp. 29, 37, 192; F. Novati-A. Monteverdi, Storia letter. d'Italia. Le origini, Milano-Appiano 1926, p. 59; A. Viscardi, Le origini, Milano 1939, pp. 41, 267, 424; G ...
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Filologo italiano (Cremona 1859 - San Remo 1915), discepolo di A. D'Ancona, prof. (dal 1890) di letterature neolatine nell'Accademia scientifico-letteraria di Milano, poi facoltà di lettere dell'università; [...] gli studî intorno a Le origini della letteratura italiana (opera lasciata incompleta, poi terminata e pubbl. da A. Monteverdi, 1926) e al primo Umanesimo (La giovinezza di Coluccio Salutati, 1888, cui seguì l'esemplare edizione dell'Epistolario ...
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Le lingue e i dialetti che si sono svolti da un comune fondamentale strato latino nelle regioni più profondamente latinizzate e in cui la latinità non fu sopraffatta (come invece avvenne nella Rezia settentrionale, [...] e distintive. Questa classificazione, già proposta in termini leggermente diversi da C. Tagliavini e quindi da A. Monteverdi, distingue 4 grandi aree: area iberica, con tre gruppi dialettali: portoghese, spagnolo e catalano; area gallica, con ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] », come scelta espressiva rispetto al latino. Nel duecentesco Contrasto di Cielo d’Alcamo sono accostate due diverse soluzioni di stile (Monteverdi 1954: 106-121; Stussi 1993: 9), l’una di tono elevato (per es., nei primi due versi), l’altra con ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] senese Uberto Benvoglienti, che inviò nutrite postille). Con esse comincia la storiografia linguistica italiana in senso moderno (Monteverdi 1948; Marazzini in Muratori 1988, che colloca l’attività di Muratori nella temperie culturale del tempo, tra ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] canzone siciliana, "Studj Romanzi", 22, 1932, pp. 5-68 (rist. in Id., Studio filologico, Milano 1986, pp. 27-64); A. Monteverdi, La critica testuale e l'insegnamento dei Siciliani, in Essais de philologie moderne, Paris 1953, pp. 209-217; E.G. Parodi ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] » (De Sanc-tis 1996: 567), i quali furono prontamente musicati dai migliori compositori dell’epoca come Claudio Monteverdi e Gesualdo da Venosa, e risultarono decisivi per la formazione e sistematizzazione del linguaggio del melodramma (➔ melodramma ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] dell'Institut de France, fino all'attuale vol. 41, del 1981, che arriva al secolo 14°); F. Novati, A. Monteverdi, Le origini, Milano 1926; A. Viscardi, Le origini, Milano 19644; più schematico il compendio di F. Bertini, Letteratura latina medievale ...
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madrigale
s. m. [etimo incerto]. – 1. a. Componimento poetico di origine popolare, che compare in Italia almeno dal sec. 14°, consistente all’inizio in un breve quadretto di natura campagnola e pastorale, talvolta tendente all’epigramma, con...
toccata
s. f. [der. di toccare]. – 1. L’atto di toccare una volta: dà una t. al pendolo, per vedere se riprende a oscillare; basta una t. di frusta, e il cavallo si rimette a correre. 2. Forma di composizione musicale per strumenti a tastiera...