Marthaler, Christoph
Marthaler, Christoph. – Regista teatrale e musicista svizzero (n. Erlenbach 1951). Dopo gli studi di musica si è formato a Parigi alla scuola di teatro di J. Lecoq. Ha raggiunto [...] e opere liriche, fra cui La nuit des rois (2002), tratto da W. Shakespeare, Winch only (2006) da C. Monteverdi, Geschichten aus dem Wienerwald (2007) da O. von Horvath, Papperlapp (2010), improvvisazioni di musica classica e parole, I dieci ...
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Brano strumentale in forma libera e a carattere introduttivo che precede una suite, una fuga, un atto d’opera; può essere anche una composizione a sé stante.
L’uso di un p. era frequente nelle composizioni [...] fonia, abbia però un senso di sufficiente appagamento formale. Ne sono esempi la toccata iniziale dell’Orfeo (1607) di C. Monteverdi, ma anche i p. di grandi operisti del 19° sec., specialmente quelli di G. Verdi (Traviata, Ballo in maschera, Aida ...
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Poeta, critico musicale e giornalista inglese, nato a Scotswood on Tyne (Northumberland) il 1° marzo 1900. Ha frequentato una scuola quacchera e successivamente la London School of Economics. Obiettore [...] in Inghilterra dai tempi dei Four Quartets di T. S. Eliot. Elementi autobiografici e rimandi storici − la musica di C. Monteverdi, i bardi gallesi, i miti e il paesaggio del Northumberland, luoghi della memoria, re, usanze e tradizioni − danno vita a ...
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SETTIMA
Giulio Cesare Paribeni
. Nome di un intervallo musicale. Si distinguono tre specie di settime. La settima maggiore si compone di cinque toni e un semitono: la settima minore di quattro toni [...] sua autonomia come accordo e la facoltà d'esser dato di posta (senza preparazione) furono consacrate da Claudio Monteverdi, nel libero clima artistico della monodia accompagnata.
Ad analogia dell'accordo di settima naturale, i compositori usarono poi ...
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DEGRADA, Francesco
Cesare Fertonani
Formazione e prime esperienze
Nacque a Milano il 23 maggio 1940 da Luciano, impiegato, e Hirte De Libero; lo zio materno, che ebbe una fondamentale importanza nella [...] amati – giacché per Degrada l’interesse storico-critico non era mai disgiunto dal sincero apprezzamento estetico – s’incontrano Monteverdi e Vivaldi, Domenico Scarlatti e Pergolesi, Gluck e Mozart, Verdi e Gian Francesco Malipiero.
Se si prendono ...
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PASQUALINI, Marcantonio
Margaret Murata
(Marc’Antonio). – Cantante (castrato) e compositore. Nacque a Roma dal barbiere imolese Vincenzo (morto nel 1622) e da Fulvia Tolomei, romana; fu battezzato il [...] of opera, III, London 1992, p. 902; H. Krausser, Melodien, München 1993 (trad. it. Melodien: la musica diavolo, Siena 2007); C. Monteverdi, Lettere, a cura di É. Lax, Firenze 1994, p. 186; D. Fabris, Mecenati e musici, Lucca 1999, ad ind.; P. Tosini ...
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CESARI, Gaetano
Maria Caraci
Nacque a Cremona il 24 giugno 1870 da Ambrogio e da Carolina Bonaretti. Dapprima avviato agli studi, giunto alla terza media dovette interromperli per problemi familiari, [...] primordi dell'arte monteverdiana. Madrigali a 4 e a 5 voci di M. A. Ingegneri. "Sacrae Cantiunculae" e Canzonette di C. Monteverdi a cura di G. Pannain su appunti di G. Cesari, in Istituzioni e monumenti dell'arte musicale in Italia, VI, Milano 1939 ...
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OREFICE, Giacomo
Andrea Lanza
OREFICE, Giacomo. – Nacque a Vicenza il 27 agosto 1865 da Giuseppe e da Carlotta Levi, entrambi di antica e agiata famiglia di origine ebraica.
Iniziò presto gli studi [...] , Torino 2005, pp. 21-25; F. Lazzaro, I meccanismi recettivi della musica antica nelle trascrizioni novecentesche dell’“Orfeo” di Monteverdi, in Il Saggiatore musicale, XVII (2010), pp. 207-209; A. Lanza, G. O., in The new Grove dictionary of ...
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BRANZOLI, Giuseppe
Clara Gabanizza
Nacque a Cento il 5 apr. 1835 (secondo lo Schmidl, a Imola nel 1845). Stabilitosi a Roma in giovane età, studiò mandolino, chitarra, viola e composizione; s'interessò, [...] , un concerto storico di musica teatrale, nel quale vennero eseguite musiche di G. Caccini e di C. Monteverdi, con strumenti del Seicento (una manifestazione del genere indica una cultura e un gusto artistico veramente notevoli, soprattutto ...
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Musicista (Ferrara 1583 - Roma 1643). Allievo di Luzzasco Luzzaschi. Nel 1604 è a Roma, cantore e organista dell'Accademia di S. Cecilia. Nel 1607 segue il prelato, poi cardinale, Guido Bentivoglio, suo [...] quelle meraviglie organistiche) seguì un lungo oblio. Studî recenti hanno rivalutato l'altezza di questo genio che - con C. Monteverdi e G. Carissimi - è figura fondamentale per la comprensione, oltre che del Seicento, dell'intera storia della musica ...
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madrigale
s. m. [etimo incerto]. – 1. a. Componimento poetico di origine popolare, che compare in Italia almeno dal sec. 14°, consistente all’inizio in un breve quadretto di natura campagnola e pastorale, talvolta tendente all’epigramma, con...
toccata
s. f. [der. di toccare]. – 1. L’atto di toccare una volta: dà una t. al pendolo, per vedere se riprende a oscillare; basta una t. di frusta, e il cavallo si rimette a correre. 2. Forma di composizione musicale per strumenti a tastiera...