Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In Francia, sotto l’impulso della querelle des anciens et des modernes, si segnala il [...] ipotetico modello greco, ma si riflette anche nella pratica musicale, come nella cosiddetta “seconda pratica”, che Monteverdi giustifica riferendosi alla Repubblica di Platone.
Nel Settecento, tuttavia, emergono i primi veri impegni di ricostruzione ...
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DE PAOLI, Domenico
Raoul Meloncelli
Nacque a Valdagno (Vicenza) l'8 giugno 1894 da Angelo e Francesca Tiso. Praticamente autodidatta, nel 1915 studiò pianoforte e composizione con G. F. Malipiero a [...] 'Egitto), dic. 1955. Ha curato l'antologia Sonate italiane del sec. XVIII per cembalo o pianoforte, London 1939, e C. Monteverdi, Lettere, dediche, prefazioni, Roma 1973. Ha tradotto dall'inglese: E. Lockspeiser, C. Debussy. La vita e l'opera, Milano ...
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Musicista e compositore (Roma 1561 - Firenze 1633). Attivo presso la corte medicea, P. fece parte della Camerata fiorentina de' Bardi e ne condivise l'estetica del «recitar cantando» (stile al quale è [...] a una, due e tre voci (1609), varie pagine polifoniche, altre opere in collaborazione, tra cui Arianna (1608, con C. Monteverdi), Guerra d'amore e di bellezza (1615), La precedenza delle dame e Barriera nell'Arena di Sparta (1625), Adone (1628), vari ...
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Musicista (Köstritz, Turingia, 1585 - Dresda 1672). Nel 1599 fu ammesso nel Collegium Mauritianum di Cassel. Suo maestro in quel tempo fu G. Otto, buon polifonista di scuola veneziana. Nel 1606 entrò all'univ. [...] maestro di cappella aulico a Dresda. Nel 1628-29 tornò però in Italia per conoscere le nuove musiche italiane (e rivedere C. Monteverdi, suo grande amico e modello). Nel 1633-35 lavorò a Copenaghen (ove tornò nel 1637 e poi nel 1642-45), nel 1638 ...
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GASTOLDI (anche Castoldi), Giovanni Giacomo
Gaetano Cesari
Compositore, nato a Caravaggio al principio della seconda metà del sec. XVI, morto (in Mantova?) prima del 1619 (non nel 1622 come si afferma [...] sua carriera. Finché fu in carica, ebbe vicino a sé musicisti come Jakob van Wert, Benedetto Pallavicino, Salomone Rossi e Claudio Monteverdi, senza che la sua reputazione ne fosse scossa. In omaggio alla sua fama fu anche composto un carme, posto in ...
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LEONI, Giovanni Antonio
Carlida Steffan
Nacque tra il 1588 e il 1590 da Marco Antonio, probabilmente a Padova, essendo menzionato come "Antonius Aleonio quondam Marci Antonii, nobilis Paduani prope [...] Sacri affetti contesti… da diversi eccellentissimi autori, raccolti da Francesco Sammaruco…: qui, accanto ai prestigiosi nomi di C. Monteverdi, G. Frescobaldi, G. Allegri e A. Grandi, ritorna lo stesso Nicoletti, il quale, tra i fedelissimi allievi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per circa un ventennio Francesco Cavalli è l’operista più rappresentato nei teatri veneziani, [...] non vi è, tranne rari casi, alcuna menzione ufficiale (motivo per cui, ad esempio, anche l’attribuzione a Claudio Monteverdi delle musiche dell’Incoronazione di Poppea di Gian Francesco Busenello è tutt’altro che certa).
Non va perciò misconosciuta l ...
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Poema in 20 canti, in ottave, di T. Tasso, sulla prima crociata e la conquista di Gerusalemme. Già verso i sedici anni il Tasso cominciò a lavorare sull'argomento (ne sono testimonianza, in un codice vaticano, [...] le quali giova solo ricordare, per il valore poetico, La Jerusalén conquistada (1609) di F. Lope de Vega. Alcuni episodi della Gerusalemme liberata furono volti in musica (celeberrimo il Combattimento di Tancredi e Clorinda, 1638, di C. Monteverdi). ...
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Nacque a Siena il 2 dicembre 1578, da nobile famiglia, e quivi compose la sua prima opera data alla luce: Il pnmo Libro de' Madrigali a sei voci, stampato nel 1596 in Venezia dal Gardano. Errata è la notizia [...] ed espressione delle parole. È la stessa mescolanza che si nota nelle musiche madrigalesche di Marenzio e nelle prime opere del Monteverdi, senza che vi s'incontrino accenni di cromatismo. Preceduto da una lunga serie di madrigalisti, che dal 1546 in ...
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TEODORICO di Chartres
Pio Paschini
Bretone di origine e fratello di Bernardo cancelliere della cattedrale di Chartres, fu come lui maestro in quelle scuole che erano molto celebri nei primi decennî [...] , giovandosi di quanto in proposito avevano scritto i migliori autori allora noti dall'età classica in poi. Quest'opera egli compose prima del 1142, quando lasciò l'insegnamento.
Bibl.: Novati e Monteverdi, Le origini, Milano 1926, p. 496 segg. ...
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madrigale
s. m. [etimo incerto]. – 1. a. Componimento poetico di origine popolare, che compare in Italia almeno dal sec. 14°, consistente all’inizio in un breve quadretto di natura campagnola e pastorale, talvolta tendente all’epigramma, con...
toccata
s. f. [der. di toccare]. – 1. L’atto di toccare una volta: dà una t. al pendolo, per vedere se riprende a oscillare; basta una t. di frusta, e il cavallo si rimette a correre. 2. Forma di composizione musicale per strumenti a tastiera...