civiltà
Margherita Zizi
La vita materiale, sociale e spirituale di un popolo
Il concetto di civiltà è estremamente complesso e sfaccettato, ed è usato in una molteplicità di accezioni. La nozione di [...] di civiltà nell'antropologia ottocentesca
Formulato in modo compiuto dai filosofi francesi Charles-Louis barone di Montesquieu e Voltaire alla metà del Settecento e ulteriormente sviluppato dagli illuministi scozzesi, questo schema evolutivo dei ...
Leggi Tutto
ASSOCIAZIONE
Pierpaolo Donati e Diana Vincenzi Amato
Sociologia
di Pierpaolo Donati
L'associazione come espressione della vita sociale
Tradizionalmente lo studio dell'associazione umana è stato svolto [...] germi di tale impostazione in una serie di autori cosiddetti classici (da Aristotele a Ibn Khaldūn, a Vico, a Montesquieu), questo tipo di riflessione è strettamente collegato alla nascita e allo sviluppo delle scienze sociali moderne a base empirica ...
Leggi Tutto
Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] - una comparazione rivolta a determinare le condizioni del sorgere e della permanenza delle diverse forme di governo, come in Montesquieu, oppure a distinguere ciò che deriva dalla 'natura' degli uomini, non soggetta a mutamento, e ciò che è invece ...
Leggi Tutto
Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] è quel passaggio dall'originario significato normativo a un diverso significato del concetto di 'legge' che è dato riscontrare in Montesquieu, per il quale le leggi per un verso sono le regole di convivenza tra i popoli, o tra governanti e governati ...
Leggi Tutto
Comportamentismo
Luciano Gallino
Varietà del comportamentismo nelle scienze sociali
La mappa del comportamentismo nelle scienze sociali presenta complicate diramazioni. Al fine di orizzontarsi su tale [...] ; la tipologia dei partiti: questi e altri affini erano stati i temi privilegiati dagli europei, lungo una linea che da Montesquieu e Vico arrivava a Tocqueville e a Mosca, a Mill e a Weber. Senza che ciò significasse un accantonamento totale dei ...
Leggi Tutto
Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] per molti aspetti l'inverso dell'idea di cosmopolis avanzata da filosofi e autori universalisti, dagli stoici a Dante Alighieri, da Montesquieu a Kant (v. Conversi, Nationalism..., 2000). L'uno non implica l'altra, considerando tra l'altro che ad un ...
Leggi Tutto
Festa
Paolo Apolito
Introduzione
Il tema della festa è stato considerato nelle sue dimensioni religiose e politiche già prima di diventare oggetto di indagine delle scienze sociali, e anche quando lo [...] e libertinaggio, di risse e di delitti" (v. Ozouf, 1976; tr. it., p. 3). I paesi protestanti, sottolineano Montesquieu e Voltaire, presentano, sul piano della produzione economica, un vantaggio immediato nei confronti di quelli cattolici, perché in ...
Leggi Tutto
Azione sociale
Raymond Boudon
Introduzione
Eliminiamo innanzi tutto un possibile equivoco: non useremo qui l'espressione 'azione sociale' nel senso politico, che oggi spesso gli viene dato, di mezzo [...] legittimo considerare una società come una totalità e prendere in esame la congruenza delle sue istituzioni: è ciò che fa Montesquieu quando cerca di dimostrare che esiste un numero finito di regimi politici e che a ciascuno di essi corrisponde un ...
Leggi Tutto
SOCIOLOGIA DELLA LETTERATURA
Romolo Runcini
. Una disciplina critica nuova, come la s. della l., incontra le prime difficoltà nella stessa definizione del suo statuto epistemologico. Essendo nuova, [...] , e di qui le origini stesse della s. della l., emergono dalle istanze relativistiche e comparative dell'età illuministica (Montesquieu, Voltaire) che faranno capo poi allo storicismo della repubblicana baronessa A. L. De Stäel-Holstein (De la ...
Leggi Tutto
Potere
Steven Lukes
Introduzione
Il significato più generale del concetto di 'potere' si ritrova nel Sofista di Platone, in cui si afferma che il potere è "la definizione dell'essere", il tratto distintivo [...] del XVIII secolo, specialmente in America. Ma anche altri autori parlano del potere in questi termini. Secondo Montesquieu, ad esempio, 'l'état civil' unisce le volontà individuali, ma i poteri individuali (forces particulières) "non possono ...
Leggi Tutto