Razzismo
George L. Mosse
di George L. Mosse
Razzismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Le concezioni razzistiche nel Settecento e nel primo Ottocento. 3. Maturazione e diffusione dell'ideologia razzistica [...] dovevano avere entrambe un ruolo decisivo nello sviluppo del pensiero razzistico.
Mentre per uomini come il Buffon e il Montesquieu lo sviluppo storico era condizionato dai fattori ambientali come il clima e la geografia, le differenze tra i popoli ...
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CORSINI, Bartolomeo
Vittorio Sciuti Russi
Nacque a Firenze il 9 maggio 1683 da Filippo, marchese di Laiatico, e da Lucrezia Rinuccini, primogenito di una nobile casata, arricchitasi nei secoli aurei [...] s., sio, 617 s., 643, 693 s., 698, 708; P. Berselli Ambri, L'opera di Montesquieu nel Settecento italiano, Firenze 1960, p. 24; R. Shackleton, Montesquieu. A critical biografy, Oxford 1961, p. 37 ; A. Caracciolo, Il dibattito sui "porti franchi" nel ...
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LONGO, Alfonso
Carlo Capra
Nacque a Pescate, nelle vicinanze di Lecco, il 12 ott. 1738, dal marchese Antonio e da Caterina Ghislanzoni (fede di battesimo in Arch. di Stato di Milano, Autografi, 138, [...] sottrarsi alle richieste dei creditori, ma proprio per le ragioni che le raccomandavano agli occhi dei tradizionalisti e che Montesquieu adduceva nell'Esprit des lois, cioè in quanto strumenti per mantenere uniti i patrimoni delle famiglie nobili e ...
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BRUNATI, Giovanni Francesco
Grete Klingenstein
Nacque il 5 genn. 1723 a Rovereto, nipote dell'abate Giovanni Battista Ruele, agente imperiale per gli affari religiosi e archivista dell'ambasciata imperiale [...] del potere temporale del papa e le istituzioni amministrative dello Stato della Chiesa è rilevabile l'influenza del Montesquieu. Nel primo capitolo (Della potenza temporale del papa) ilB. elenca le province dello Stato della Chiesa, indicandone la ...
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DAVILA, Enrico Caterino
Gino Benzoni
Ultimogenito d'Antonio di Francesco e di Fiorenza di Giacomo Sinclitico, nacque a Piove di Sacco (prov. di Padova) il 30 ott. 1576.
Di ricca e influente nobiltà [...] nn. 15 e 17, 416 n. 27; G. B. Vico, Opere, a cura di F. Nicolini, Milano-Napoli 1953, p. 195 n. 2; C. de Montesquieu, Lo spirito delle leggi, a cura di S. Cotta, II, Torino 1952, p. 305; M. Foscarini, Due lettere ... 1 in Arch. stor. ital., V (1846 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] cui pubblicò il commento alle epigrafi della Provenza. A Parigi rimase due anni, a contatto con Voltaire e Montesquieu; introdotto a Versailles, divenne socio dell’Accadémie des belles lettres. Nel 1736 riprese il suo percorso itinerante attraverso ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] di M.me de Lambert, M.me de Tencin, M.me du Deffand, M.lle de Lespinasse, M.me Geoffrin. C.-L-de Montesquieu è il più grande artigiano dello spirito moderno, lucido e attento osservatore del suo tempo (Lettres persanes, 1721; De l’esprit des lois ...
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DONÀ (Donati, Donato), Francesco
Paola De Peppo
Nacque a Venezia il 4 apr. 1744 dal patrizio Nicolò di Francesco, del ramo del rio della Sensa, e da Maria Vendramin. Fu attentamente seguito dal padre [...] eruditi.
Di particolare interesse era l'introduzione che rifletteva, da un lato, la lettura di alcuni storici illuministi (da Montesquieu a Voltaire, da Mably a Robertson) e dall'altro riprendeva la riflessione sulla storia di Venezia, che trent'anni ...
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La Massoneria
Fulvio Conti
Le origini della moderna Massoneria speculativa risalgono al 1717, quando le logge inglesi si riunirono a Londra per dar vita a un’istituzione comune, la Gran loggia, sorta [...] e finanziario. Restando al Settecento, occorre dire che al successo dell’istituzione massonica contribuì anche l’adesione di personaggi illustri: da Montesquieu a Voltaire, da J.B. d’Alembert a J.W. Goethe, da C.W. Gluck a F.J. Haydn, oltre a ...
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LAMBERTENGHI, Luigi Stefano
Carlo Capra
Nacque a Milano il 26 dic. 1739 da Giovanni Francesco e Teresa Pogliaghi. Il padre, di nobile, ma non ricca famiglia di origine comasca e cugino del più noto [...] austriaco, e poggiava su una solida conoscenza degli scrittori di cose economiche, da J.-F. Melon a F. Véron de Forbonnais, da Montesquieu ad A. Genovesi, da G. de Ustariz al marchese di Mirabeau della Théorie de l'impôt.
Il 14 ott. 1767 P. Verri ...
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