AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] fautori della costituzione siciliana del 1812, come un Paolo Balsamo, che a suo giudizio riprendeva i "principi di Montesquieu e di Mably: insomma.., tutto il crudo delle nuove dottrine del secolo passato: utopie non moderate da alcuna saviezza ...
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Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] della religione siano caduti nell’inconveniente di «confutar tutto» nonostante, a suo dire, pensatori francesi come Montesquieu, Voltaire, Rousseau, «che si dichiarano filosofi», avessero scritto, insieme a «cose irreligiose, superficiali o false ...
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Conflitto sociale
Charles Tilly
Introduzione
Vi è conflitto sociale quando una persona o un gruppo avanza pretese di segno negativo nei confronti di altre persone o gruppi, pretese che, qualora venissero [...] studiosi che ravvisano l'essenza della vita sociale in relazioni concrete tra individui altrettanto concreti. Quando Montesquieu identificò nella società intera, modellata dalle proprie condizioni ambientali e dall'esperienza storica comune a tutti ...
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Ecologia
Raimondo Strassoldo
Introduzione
L'ecologia è una scienza naturale, derivata dalla biogeografia e più precisamente dalla geografia delle piante, che studia le relazioni tra gli organismi viventi [...] menzioni il 'fattore geografico' tra quelli che spiegano il comportamento umano e le strutture sociali: Aristotele, Bodin e Montesquieu sono solo tre fra gli infiniti nomi associabili a questa 'teoria'. Per Kant, che a Königsberg ebbe a insegnarla ...
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Governo
Giovanni Bognetti
I termini 'esecutivo' e 'governo' nel linguaggio della scienza giuridica e politologica
Il termine 'governo' è attualmente adoperato dalla dottrina giuridico-costituzionalistica [...] con la 'Rivoluzione gloriosa' del 1688. La prima organica teorizzazione d'essa fu opera, come è noto, di Montesquieu. Ma le concrete attuazioni istituzionali dello schema 'divisorio' si moltiplicarono, in versioni diversificate, al di qua e al ...
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PARINI, Giuseppe
Giuseppe Nicoletti
– Suddito lombardo dell’impero asburgico, nacque il 23 maggio 1729 a Bosisio, sul lago di Pusiano nei pressi di Erba in Brianza, da Francesco Maria e Angiola Maria [...] cinquecenteschi seppure, per l’esplicita impostazione ideologica, esso si riallaccia anche ai grandi pensatori dell’Illuminismo francese (da Montesquieu a Voltaire e a Rousseau).
In effetti, questa volta sono posti uno di fronte all’altro, titolari ...
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Cameralismo
Pierangelo Schiera
1. Introduzione
Il cameralismo non è fenomeno facile da definire preliminarmente, sulla base di criteri interni attinenti, come di consueto, ai contenuti della sua esistenza [...] scientifico generale.
Su quel versante sorgono certo le grandi figure che tutti conosciamo, da Machiavelli a Bodin, a Hobbes, a Montesquieu, a Marx. Ma esse vivono anche grazie a un sottobosco fatto di un'infinità di minori, di specie e consistenza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Intellettuale e scrittore di primo piano, impegnato in una sperimentazione incessante [...] dalle letture degli illuministi, concentrate a Torino nell’inverno del 1769. Le Lettere filosofiche di Voltaire, Montesquieu e Helvétius (ridimensionato nel giudizio dopo le delusioni rivoluzionarie degli anni Novanta) confermano un atteggiamento ...
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BARBAGALLO, Corrado
Piero Treves
Nato a Sciacca (Agrigento) il 1° dic. 1877 di famiglia catanese (il padre insegnava nelle scuole medie di quella cittadina), trascorse la fanciullezza e l'adolescenza [...] declinino gli Stati e si corrompano o si trasformino le società, il vecchio problema umanistico del Montesquieu, riproposto adesso in chiave sociologico-meccanicistica. Non senza concessioni frequenti alla storia narrativa (od événementielle),tale ...
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ROMAGNOSI, Giovanni Domenico (Gian Domenico)
Gian Paolo Romagnani
– Nacque l’11 dicembre 1761 a Salsomaggiore, primo di dieci figli, da Marianna Trompelli e dal notaio Bernardino, consigliere del Ducato [...] salda la figura del sovrano. Il sistema di bilanciamento dei poteri immaginato da Romagnosi, e derivato non già da Montesquieu o dal modello britannico (da lui ritenuto, sulla scorta di Gaetano Filangieri, troppo aristocratico), ma ancora da quello ...
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